Chi muore amando rimane con te

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Erano riuniti tutti nella sala d'attesa. Chiamarono Kazu per un prelievo del sangue. Poi andarono ad analizzarlo, mentre fecero preparare Emi per un altro prelievo. Kazu obbiettò sul farglielo fare, dato che lei era un po' debole, ma se volevano capire se Emi avesse potuto salvarsi, quello era l'unico modo.
I medici seppero la risposta ma fecero attendere un po', prima di comunicarla.
Intanto, in sala d'attesa tutti erano ansiosi di scoprire se l'amica avesse mai potuto salvarsi o no. L'unica tranquilla era Aiko, che consolava il fratello

Kazu: «Come va...?»

Aiko: «Bene...»

Kazu: «Gli allenamenti?»

Aiko: «Abbiamo cominciato con l'evocare un drago»

Kazu: «Io, invece, solo con qualche flessione, niente di più»

Aiko: «Io credo che mi allenerò più sull'agilità che sulla resistenza. Senti....Per qualsiasi cosa io ci sono»

Kazu: «Sei molto dolce, ma tranquilla. Non te ne devi preoccupare» diceva mentre le accarezzava il capo

Y: «Allora, come vanno gli allenamenti?»

KG: «Bene. Dobbiamo aggiustare un po'...Il caratterino»

A: «Hehehe...Mai stata brava, quando si trattava di severità, all'epoca, eh? Hehehe....»

KG: «Spiritoso...»

A: «Modestamente, dracula...Hehehe!»

KG: «Tsk...Il dracula sarai tu, fra un po' di tempo, con quella ragazzina...»

A: «Già, mi sto già preparando...»

Y: «Ehi, vi siete scordati di me...?»

Yasu: «Kazu, come ti senti?»

Kazu: «Bene, tranquilla...»
Ora la sua espressione era diversa. Non nutriva più un odio profondo per lei, e la ragazza lo aveva notato bene.

Dottoressa: «Bene, ascoltate tutti. Ora ci dirigeremo i camera di Emi, così discuteremo con lei di alcuni fatti»

E in camera sua....

Dottoressa: «Emi non si può curare»

Kazu: «...Eh no, però....»

Aiko: «No!»

Yasu: «..Non è possibile..»

KG, A, Y: «Lo sapevamo...»

Kazu: «E voi come ca*** facevate....?»
Li guardava proprio con odio! Il suo occhio cicatrizzato aveva sfumature azzurre e rosso fuoco

Emi: «Calmo....»

Kazu: «No, non sto calmo....!»

KG: «Si che lo sei, se no ti rispedisco a casa»

A: «KG, stai serena....»

Ma a quel punto, un vortice bianco apparve...Le luci si spensero...E apparve un'ombra oscura da un occhio rosso. Era metà umano e metà demone.

Figura: «Ci rivediamo»

Kazu: «E tu chi ca*** saresti...?!»

Aiko: «E la smetti di pronunciare sempre sta parola? È una fissa....»

Figura: «Tranquilla, piccola...Finalmente ci ripresentiamo...»

Yasu: «Ma tu non eri quello che stava come giudice, all'Arena?»

Aiko: «Aspetta....»

Yasu: «E non hai lo stesso cappuccio rosso inglese che avevi anche quando ci siamo incontrati fuori dall'Arena?»

Emi: «E non sei lo stesso del negozio?»

Kazu: «Insomma, ma chi sei?»

FiJemigurnay: «Piacere...Io sono...
Jeminy....»
(Avete notato che si stava trasformando pure il nome da Figura a Jeminy?)

Silenzio

Jeminy: «Ora vi spiego perché Emi muore, e voi state zitti e non vi muovete»

E nessuno riusciva più a parlare, ma
manco a muoversi!

Jeminy: «Allora: questa ragazza ha una spada che mi appartiene, ma che mi ha nascosto tutto il tempo...Inoltre ha il potere dell'invisibilità...Per ricompensarla del il giochetto che mi ha fatto divertire parecchio, dal momento che non potevo rintracciarla, ho mandato la sua armata in pasto al mio animaletto preferito....Così lei si è messa male, l'armata è morta, ben le sta, dopo tutti i compagni miei che ha fatto a pezzi, e io ora mi riprendo la spada e prendo pure la sua vita, insieme al suo potere. Contenti?»

Kazu stava spaccando la barriera che impediva il movimento. La sua rabbia era atroce...

Kazu: «Stronzo....MA CHI TI CREDI DI ESSERE, EH???!!!»

Jeminy: «Un...dio del fuoco che è stato derubato. Ehi ehi! Come hai fatto a liberarti?»

Kazu: «Boom, magia....!»

Jeminy: «Ha haa!! Quanto sei divertente, mi piaci...Comunque mi hai chiamato stronzo, quindi una punizione la meriti»

Gli diede un ceffone che distrusse la finestra, tanto era veloce l'aria, in quel momento, e lo scaraventò giù dall'ospedale (a 10 km orari). Kazu salvò solo la testa, il collo e metà petto, grazie alla protezione lucente che si arrivò istantaneamente. Tutte le altre ossa andarono in frantumi. Poi lo vide vicino alla finestra rotta, mentre prendeva Emi, che non riusciva a dimenarsi perché ancora debole. Jeminy poggiò il dito sul suo collo e un'aura demoniaca verde, dalle sfumature simili a quelle dell'Aurora Boreale, formava un teschio. Era il veleno delle frecce demoniache. Con quello, Emi sarebbe potuta morire poche ore dopo. Fatto questo, il demone...Sparì...
Kazu alzava lo sguardo per l'ultima volta e vedeva per l'ultima volta Emi che cadeva, prima di chiudere gli occhi lacrimanti...
Poco prima dell'alba, i poteri curativi di Yasu, fecero guarire Kazu, che non poteva ancora muoversi. Emi era peggiorata, ma sapeva che il suo amore era vivo. Lui era seduto su una sedia, vicino al suo letto, e lei lo accarezzava. Se non avesse rubato quella spada, nulla di tutto ciò sarebbe successo. E lei stava per morire

Emi: «Tu hai quel draghetto con te, giusto?»

Kazu: «Si...»

Emi: «Lì ci sarà una parte della mia anima che sarà pronta a rinascere, quando verrà il momento»

Kazu: «Rinascerai già così...?»

Emi: «Si...E potrò rivederti....»

Kazu: «...Perché hai rubato la spada....?»

Emi: «Era un compito per l'armata. Con quella spada nelle mie mani, l'armata sarebbe stata più forte»

Kazu: «Si....Ora l'armata è morta...E tu te ne andrai...»

Emi: «Ma io starò sempre nel tuo cuore e nell'anima di quel draghetto. Chi muore amando rimane con te....»

Kazu: «Ma chi ama e vive ancora, soffre....»

Emi era sempre più debole e sul punto di morire. La fecero stendere. Tutti erano lì: Kazu, Yasu, Aiko, KG, Y, A, la dottoressa...
E quando Emi salutò per l'ultima volta tutti, uscendo dal suo petto, un'aura azzurra che formava un drago si espanse per tutta la camera, con la sua luminosità. Era la sua anima e lo spirito del drago, che ora risiedeva in quell'animaletto dormiente, ancora chiuso nella gabbia. Poi, una sfera blu/azzurra si materializzò sopra il corpo della ragazza distesa, ormai morta. Apparve una mano d'ombra che se la prese. Si udiva sibilare nell'aria, e la cosa era molto inquietante: "...questa è mia..."

Looking for Power
Alba di un nuovo inizio

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