Alba di un nuovo inizio

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È una tragedia, quando muore una persona a te cara....Tuttavia, col tempo impari che quella persona è dentro di te. Beh...non è stato lo stesso per il nostro protagonista...

Una volta sparito il corpo di Emi, la sua anima non poté essere libera. Jeminy l'aveva rubata e Kazu:ki era pronto a riprendere ciò che non era proprietà del nemico. Inoltre, non poteva lasciarlo vivo, dopo quello che aveva fatto. Perciò prese una pericolosa decisione....Voleva sfidare un dio.

Ceh...Ascolta un attimo, fratè, Emi sarebbe morta comunque, voglio dire...

Ma no....Doveva riprendersi l'anima della ragazza e liberarla. Era deciso, ormai. E sarebbe stato pronto a tutto, pur di riuscirci. Però c'erano i problemi dei quattro giganti (le statue di ghiaccio, fuoco, terra e aria. Se ne parla nel capitolo "Ura: pianeta di misteri")
In ogni caso era più importante compiere queste due missioni. E ora...DIALOGHI!!!

***

Voce: «La sua anima viene con me...»

E così...Sparì...
Kazu rimase a bocca aperta e cominciarono a scendere le lacrime. Abbassò il capo lentamente. I capelli, che cominciavano a diventare bianchi, coprivano gli occhi, che cominciavano a diventare blu oltremare. Poi sorrise. Ma non era un tenero sorriso, bensì quello di un pazzo...Un pazzo che voleva desintegrare ogni cosa, in quel momento.

KG: «(La sua aura....)»

Y: «(Si sta riscaldando...Sta diventando troppo potente...)»

Intanto, l'aura, colore blu, si stava manifestando. La temperatura corporea, in quei casi, poteva salire fino a 20000 gradi (ovvero, temperatura-cometa vivente: in pratica tutto e tutti potevano crepare male a distanza di 100 metri o più. Se la potenza dell'aura veniva rilasciata, poteva desintegrare 5-10 km di pianeta. Profondità: 5-10 km. Una sorta di lampadina-bomba). Più raramente, a 50000 gradi. Quella di Kazu, però, arrivò a 1000 e si spense.

Aiko: «Fratellone...Tutto bene...?»

Diceva, mentre Kazu scoppiava in una risata. Quando si perde il controllo e non si accetta la verità dei fatti...

KG: «Allontanati da...!»

Manco il tempo di finire, erano stati tutti catapultati in aria, mentre il tetto dell'ospedale andava in frantumi. I ragazzi si salvarono perché KG riuscì in tempo a creare una barriera.
Yasu non seppe resistere e si avvicinò a Kazu, combattendo contro la forza della sua aura che la respingeva.

Yasu: «Kazu!!! Ti prego, smettila!!!»

Cercava di urlare più che poteva, perché l'aura produceva un rumore, paragonabile a quello del sovraccarico, che impediva di sentire anche il botto più potente. Peggio di cinque discoteche messe insieme, ecco. A quel punto, Yasu andò incontro alla morte, attivando la sua aura, che le permetteva di resistere massimo un minuto, vicino a una temperatura così elevata. Lo abbracciò forte, nonostante il dolore e le bruciature, e gli sussurrò nell'orecchio:

Yasu: «Torna in te...Ti prego...»

Lo diceva quasi piangendo. Dovette aspettare cinque secondi che sembravano interminabili, prima di vedere Kazu tornare normale. Lei cadde subito. Lui anche. La differenza fu che lei era già andata, dallo sfinimento e dal dolore insopportabile delle ustioni, mentre lui, disteso a terra, riuscì a pronunciare esatte parole:

Kazu: «Mi è sembrato di conoscere, per la prima volta, un angelo....Perché ho l'impressione...Che non la rivedrò più....?»

Poi, anche lui cadde nel sonno...
S

i svegliò sull'isola, dov'era stato l'altro giorno...O era passato più tempo? Non lo sapeva. Era, in ogni caso, disteso su un letto per due persone. La stanza era tutta bianca e c'era un balcone a due metri di distanza. Ad un certo punto cominciò a sentire dei dolori provenienti da tutto il corpo. Cercò di togliersi il lenzuolo, ma le braccia gli facevano malissimo.
In quel momento entrò KG

KG: «Oh, ma guarda...Dopo 48 ore, ti svegli...»

Kazu: «...Ehm....»

Qualche secondo di silenzio. KG lo guardava con sguardo serio. Poi si sedette sul letto e cominciò a parlare

KG: (sospiro) «Hai combinato un bel guaio, ieri....»

Kazu: «Di che stai parlando..?»

KG: «La tua aura.....»

Kazu: «?»

KG: «I tuoi sentimenti sono troppo forti. Ieri la tua aura si è sprigionata, per via della morte di Emi e per l'anima rubata. La tua temperatura è salita a 1000 gradi e hai distrutto il tetto dell'ospedale. Hai buttato in aria tutti noi e Yasu ti è venuta incontro. Ti ha abbracciato e dopo qualche secondo la tua aura si è spenta. Ha fatto un grande sacrificio e ora è nelle tue condizioni, o peggio. Quando la vedrai, ringraziala»

Kazu: «...»

KG: «Appena ti sarai ripreso non avrò pietà. Ci sono troppe persone che tengono a te e tu devi assolutamente difenderle. Non puoi permetterti di farle star male. Non sai che ha fatto tua sorella, pur di rivederti un'ultima volta, prima che io e te partissimo»

Kazu: «...Capisco...»

KG: «...Tutto qui? Davvero??»

Kazu: «E chi lo sa....? Magari sono apatico...O stanno succedendo talmente tante cose, per colpa mia...»

KG: «....»

Kazu: «...»

KG: «...Vedi di riposare...Torno fra qualche ora...»

Kazu: «Va bene.....»

Chiuse la porta...E andò via...

Kazu: «...Nulla ora....Ha più senso.....»

Looking for Power
Vendetta

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