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Nessuno parlò per un bel po', colpa dell'imbarazzo, mentre entrambi si dirigevano di nuovo in cantina distanti l'uno dall'altro. Taehyung non riusciva a capire come diavolo fosse successo. Poco prima si trovava a scappare dal padre terrorizzato e poco dopo catapultato in un armadio, da solo al buio con Jungkook, e poi all'improvviso il primissimo bacio della sua vita con uno sconosciuto che il padre aveva rapito e chiuso in cantina.

Per non parlare del fatto che si era sentito alla grande, godendo del calore delle mani di Jungkook, e il motivo era ovvio, ma Taehyung ogni volta che cercava di verificarlo scuoteva la testa negando tutto ciò che gli passava per la testa.

Taehyung riportò Jungkook dove lo aveva lasciato, ma prima li avvicinò il piatto pieno di acqua sporca (che doveva essere brodo, secondo le parole di Taehyung) per farglielo bere tutto d'un fiato, ormai, affamato e confuso com'era, avrebbe mandato giù anche del petrolio. Dopodiché Tae gli legò i polsi e intimò a Jungkook di non fare parola, o anche solo di lasciar intuire al padre che presto sarebbero scappati entrambi. 

Non c'era nemmeno bisogno di dirlo, ma JK rassicurò comunque Tae, dato che sembrava davvero in ansia. Scacciò dalla mente la voglia improvvisa di assaggiare di nuovo le sue labbra quando questo si girò per andarsene, poteva approfittarne per scusarsi del gesto affrettato e decisamente fuori luogo di prima ma,  nel profondo, sapeva che non gli dispiaceva più di tanto, e poteva essere abbastanza sicuro che non era dispiaciuto nemmeno a Taehyung.

Quando rimase da solo, addormentarsi fu quasi d'obbligo, stremato com'era, ma non prima di aver maledetto mentalmente le belle labbra di Tae per averlo tentato tanto. Aveva fatto una delle figure più brutte della sua vita, tutto per colpa di Taehyung. Non riusciva a non pensare al bacio, e a come gli parse di sentire i muscoli di Taehyung rilassarsi quando le sue labbra toccarono quelle del minore. O forse era un impressione di JK, magari credere che il suo bacio fosse stato utile a scacciare il terrore era solo un modo per sentirsi meno in imbarazzo. Fatto stava che il suo viso era tornato rosso, che strano modo di dare il primo bacio.

Tae, ora che ci pensava, doveva essere abituato a situazioni del genere. Non all'essere baciato a tradimento, ma al dover correre via dal padre e cercare di non farsi picchiare. Non doveva essere bello vivere come Kim Taehyung "Adesso la mia situazione famigliare non mi sembra così disastrata..." disse fra sé e sé il castano "....almeno mio padre si limita a non calcolarmi, se mi picchiasse o si ubriacasse sarebbe davvero il peggio... non può farlo perché sarebbe uno scandalo... ma se lo facesse non mi piacerebbe". 

A quel punto JK non poté far altro che pensare a TaeTae e anche alla sorella. Loro ci erano nati in quella situazione? O forse il padre era diventato così con gli anni? Che intendeva Taehyung quando diceva che nessuno gli avrebbe creduto se avesse tentato di denunciare gli abusi? Non poteva mostrare le ferite sul corpo? A proposito, aveva ferite? Quel vecchio malato gli faceva del male, oppure si limitava a terrorizzarlo a morte? Avrebbe voluto porre tutte quelle domande a Taehyung e un'improvvisa curiosità gli fece perdere sonno. 

Voleva riavere Taehyung vicino perché, isolato dal buio della cantina ora che la lampadina aveva deciso di esplodere letteralmente, al freddo, si stava iniziando a sentire improvvisamente solo. Si concedette un'occhiata fuori dalla finestra e quando vide le stelle incastonate nel cielo potette capire che era ormai notte inoltrata. Voleva muoversi e uscire, come suo solito passato una certa ora tarda, magari per andare a bazzicare insieme a Namjoon o a Jimin luoghi che di regola non dovrebbero essere "bazzicabili" da ragazzini della loro età.

Rimanere immobile in un posto per tanto tempo non gli era mai piaciuto, era fatto per gironzolare e vagabondare al buio. Un tonfo e lo scalpicciare di piedi scalzi lo sorpresero e quando si ritrovò l'ombra di una ragazza, un'ombra decisamente più alta di lui e dai capelli molto lunghi, finse di essersi addormentato. Con la testa piegata verso il basso chiuse le palpebre e aspettò che la sconosciuta se ne andasse, cercò di nascondere i tremolii di freddo che scuotevano il suo corpo.          

La sconosciuta tirò fuori una coperta da sotto al suo vestito e la usò per coprire il ragazzo che, mentalmente, la ringraziò. Essa si girò e tornò in casa. 

Quella doveva essere la sorella di Taehyung, pensò Jungkook, che tornato con la testa eretta iniziò a fantasticare sul suo aspetto. Si iniziò a chiedere che viso avesse e se, sopratutto, assomigliasse al fratello.   

†Escape - VKOOK †Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora