terzo

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Presi l'astuccio e lo infilai nello zaino che misi in spalla.
Uscii dall'aula, sorpassando poi il grande cancello.
Scoprii di dover fare la strada di ritorno da sola.
Non che sia stata una novità, ovviamente.

Approfittai di quel momento per estrarre gli auricolari e inserirli nell'apposito jack, per poi finalmente ascoltarmi la musica.
Andai sulla riproduzione casuale e partì "how long" di Charlie Puth, che mi accompagnò per un bel tragitto.

Quando rientrai a casa cacciai un urlo ma nessuno rispose.
Così andai in cucina per prepararmi qualcosa.
Guarda caso, attaccato al frigo c'era un post-it che necessitava di essere letto.

"Ciao tesoro, sono la mamma, mi dispiace di non esserci ma ho avuto un imprevisto e mi sono fermata da Jason.
Ti ho lasciato del prosciutto in frigo, il pane è nella credenza."

Stanca di quella situazione accattorciai il piccolo foglietto giallo e lo feci cadere all'interno del rosso bidone.
I miei genitori stavano divorziando e mia mamma stava già con un altro uomo che non sopportavo per niente.

Così, preparato il panino, uscii in giardino per una boccata d'aria fresca.
Non così fresca, insomma c'erano 30 gradi, quindi non era esattamente fresca.. avete capito insomma.

Mi ricordai dell'annuncio che avevo trovato sul giornale.
Con le mani tremolanti cercai il numero sulla rubrica, e quando finalmente lo scorsi non ci pensai due volte e schiacciai sul simbolo verde che ritraeva un telefono.
Aspettai col cuore a mille mentre il cellulare produceva quei fastidiosi "tuu" che non facevano altro che accrescere la mia (già enorme) ansia.

«Pronto?» mi sentii rispondere dall'altro lato del telefono.
Il mio cuore perse un battito.
«Ciao, ero interessata all'annuncio sul giornale.. cercavate una coinquilina e io sono disponibile» mi affrettai a dire.
«oh, va bene, ci potremmo incontrare direttamente alla casa per stabilire tutto, puoi passare per le 16:00 in via Achille 16/C»
«sarebbe perfetto, a dopo allora» replicai.

Quando ebbi salutato misi giù il telefono e iniziai a sentirmi più leggera.
Erano le 14:30 e avrei avuto abbastanza tempo per sistemarmi.
Finii in fretta il mio panino e corsi in camera.

Presi dalla cassettiera un crop-top dell'adidas bianco con lo stemma nero che abbinai a dei jeans. [Foto nei media]
Come scarpe misi le air force e passai al trucco.
Dovevo rendermi presentabile; optai per una sottile linea di eyeliner e un rossetto matt.

Una volta sistemata legai i miei capelli in due trecce alla francese, controllai l'ora e decisi che sarebbe stato meglio partire per non presentarmi in ritardo.

Tienimi testa [Biondo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora