quinto

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[Ragazzi ho apportato delle modifiche, rileggete per favore]

Dopo aver finito di parlare a proposito di affitto e bollette varie mi mostrarono quella che sarebbe stata la mia nuova camera.

Una grande porta di legno scuro mi si presentò davanti e dietro di lei si rivelò un mondo del tutto nuovo.
Un letto matrimoniale con coperte nere e cuscini bianchi, una scrivania in legno bianco, comodini e tutto il necessario non erano niente in confronto all'enorme terrazza che collegava la mia camera con quella degli altri ragazzi: spettacolare.

"Allora? Che ne pensi?" domandò Michele
"Solo..wow!" Esultai.
"Se vuoi puoi portare le tue cose qua già da domani, comunque, bella donzella -rise- sei fidanzata?" Ammiccò.
"Diciamo che cupido sbaglia sempre mira con me" risposi  divertita.
"Grande cupido" sentii sussurrare  impercettibilmente da qualcuno dietro di me.

Non ci diedi peso, magari avevo capito male.
Trascorsi le seguenti tre ore con loro e iniziai a legare molto con Andreas.
L'unico che mi metteva in soggezione era Simone che mi trasmetteva un non so che di insolito.
Tra shopping e bar si fecero le otto e mezza.

Mentre passeggiavo tirai fuori il telefono dalla borsa e notai ben 14 chiamate perse da mia madre.
Forse il bigliettino "non aspettarmi a casa" l'aveva fatta preoccupare?
Ignorai i diversi messaggi ed entrai nella chat di mia mamma, digitai un "sto arrivando" e bloccai lo schermo.

Senza fretta mi diressi verso casa, immaginandomi già l'espressione arrabbiata di mia mamma.
Ma quando entrai, tutto fu diverso.

Jason mi aspettava furioso "dove cazzo sei stata?" tuonò
"Affari miei" risposi secca, forse troppo dato che in un nano-secondo mi arrivò uno schiaffo in pieno viso.
"Se devi fare la zoccola in giro almeno stattene via tutto il giorno" gridò dall'altra stanza mia madre.
Rimasi stupefatta: questo era l'effetto che il nuovo compagno le faceva?

"Tranquilla Margaret, da domani non mi avrai più in mezzo ai piedi" dissi
"In che senso scusa?- sentì i suoi passi raggiungermi- dove vorresti andare?"
"Dove andrò, vorresti dire, vado ad abitare con quattro ragazzi, sai, le vere zoccole fanno cosi!" conclusi e salì in camera, chiudendomi dentro.

Questo capitava spesso, ormai ero abituata a non essere voluta bene o a non essere parte di una vera famiglia.
Iniziai col prendere una valigia rosa da sotto al mio letto e la riempì con tutto quello che mi sarebbe potuto servire.
Vestiti, trucchi, apparecchiature elettroniche e altri oggetti vari.

Quando finii di mettere in ordine mi cambiai e sprofondai nel sonno più profondo.

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Ragazzi e ragazze!
Potete mettere una stellina al capitolo e farmi sapere se vi piace attraverso un commento? Grazie a chi lo farà❤.

Tienimi testa [Biondo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora