Cap. 25 (✅)

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Caro diario,
Ieri sera mi sono svegliata e la mia porta era aperta, c'era un'ombra fuori che, potrei sembrare ridicola, con il braccio sembrava invitarmi ad uscire. Io l'ho fatto, ma quando mi sono trovata all'esterno della mia stanza l'ombra è sparita. Ho deciso di avventurarmi silenziosamente nella casa, volevo trovare una via di fuga... Non ne potevo più di stare in stanze buie e mangiare in continuazione, sola come un cane. Inizialmente avevo qualche dubbio sulla mia fuga, anche perché se lei mi avesse scoperta, sarebbe stata ufficialmente la mia fine... Però il desiderio di scappare era più forte di me. Mi sono avvicinata alle scale ma ho visto una figura vicino allo stanzino dove stavo prima, era lei, probabilmente stava vendendo da me. Allora sono corsa in camera mia, ho socchiuso la porta della stanza come l'avevo trovata e mi sono messa a dormire per finta. Appena è arrivata, ha aperto la porta e ha detto" è troppo ingenua per scappare, mi posso fidare"...
Quindi lei aveva lasciato la porta aperta apposta, voleva vedere se avrei tentato la fuga.
Detta la frase, è uscita e ha chiuso a chiave la porta.
Spero solo che quella frase significhi qualcosa di positivo e che lei mi lasci più libertà, così posso approfittarne per scappare e tornare da mia madre.
C'è una cosa che però continuo a non capire... Quell'ombra che prima mi aveva invitata ad uscire, cos'era?

Gaia girò la pagina, si accorse però che era stata strappata.

Osservò le sue amiche" magari la risposta era in quella maledetta pagina " ringhiò nervosa.

Se c'era una cosa che la mandava su tutte le furie era non sapere, non conoscere, non avere la possibilità di dare una risposta ad un suo dubbio. Questo la faceva proprio imbestialire.

" già, dovremmo cercarla " consigliò Anjeza.

" provo a vedere se è nello stanzino, dove prima ho trovato il diario"

Le amiche si recarono nella camera segreta, la pagina si trovava all'interno, tutto questo non aveva nessun senso...

Anjeza la raccolse e rimase sorpresa nel vedere un disegno.

Era raffigurato un uomo e dietro il foglio vi era una scritta  " l'uomo che ho visto dal buco della serratura"

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Era raffigurato un uomo e dietro il foglio vi era una scritta  " l'uomo che ho visto dal buco della serratura".

" dio... Fa paura" si limitò a dire Alessia.

Gaia invece, iniziò a leggere l'altra pagina del diario di Sara.

" caro diario, sta mattina lei mi ha portato fuori dalla casa attraverso una specie di tunnel... "

" pota... Noi siamo venute da lì, peccato che non riusciamo ad aprire porte e finestre" sbuffò Alessia.

"Non so bene come abbia aperto il muretto che portava al tunnel,
Forse mi ha spostata dallo stanzino alla Camera di sopra per paura che io lo scoprissi..."

" lo stanzino... Questo stanzino è la nostra via d'uscita" urlò Gaia.

" continua a leggere, cos'altro dice?" chiese Anjeza.

" niente di che, dice che deve dormire perché il giorno dopo - lei- le ha detto che sarà una dura giornata".

"ok salta un po' di pagine arriva al punto".

"che ideona Alessia, non ci avevo pensato, com faccio a sapere dove dice qual è la via d'uscita?".

Alessia assunse uno sguardo disperato," non lo so... Trova il modo per uscire di qui, mi sento in gabbia, I-io non ne posso più " alzò la voce.

Poi, strappò il diario dalle mani di Gaia, si sedette a terra cominciò a sfogliarlo in modo violento " dov'è, dov'è??" continuava a sussurrare.

Gaia vedendo che rischiava di strappare il diario, glielo tolse... Pessima mossa.

Alessia scoppiò in un pianto isterico, proprio come un bambino, ma la cosa che preoccupò Gaia e Anjeza fu... Vedere Alessia sbattere la testa sul pavimento.

Cercarono di tirarla su senza riuscirci, incuriosite da un rumore, si voltarono e videro che la porta scorrevole si stava chiudendo lentamente.

Probabilmente poteva rimanere aperta per un periodo di tempo stabilito.

Beh, quel tempo era ufficialmente terminato!

Presero Alessia per le braccia, la tirarono su e la portarono verso l'uscita, ma proprio mentre stavano per uscire...

Alessia stessa si staccò dalle amiche, rimanendo chiusa all'interno dello stanzino da sola.

" era strana, aveva un ghigno" urlò Anjeza, ancora in preda alla paura e al panico.

" dobbiamo farla uscire da lì" disse Gaia tirando il libro.

Lo stanzino si riaprì,  " Ciao amiche, scusate per il mio comportamento, ero molto spaventata e sono impazzita" disse Alessia tutto d'un fiato.

Gaia e Anjeza si diedero un'occhiata sospetta, era veramente strano che Alessia dopo una tale scenata fosse tornata tranquilla in così poco tempo.

LILLY1B 🔥

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