1.0

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faccio due piccole premesse okay
1. dato che siamo arrivati al  1.0 ho deciso di scrivere questo capitolo dal punto di vista di Taeyong tipo come speciale(?) idk mate
2.questa ragazza qui su sarebbe Hailey come l'ho immaginata io, ovviamente se voi la vedete in un altro modo fa nulla cioè ognuno può immaginarla come vuole.
anche una nonnetta punk con i capelli metà viola e metà verdi don't worry
be happy
tanto love la vostra autrice preferita uaua ;)

Non avrei dovuto dirle quelle cose.

Sapevo perfettamente che era una ragazza molto sensibile. Nonostante cercasse di respingermi, nonostante cercasse di fare la dura con me, sapevo benissimo che per lei io ero ancora qualcuno, semplicemente non sapeva come gestire la situazione.

Proprio per questo, perché la conoscevo, io l'avevo perdonata, completamente.

Certo, all'inizio appena venni a conoscenza del trasloco, ero disperato.
Insomma, immaginate che la vostra ragazza, o il vostro ragazzo, si trasferisse dall'altra parte del mondo da un giorno all'altro, senza una parola. Come stareste?

Poi, dopo un mese o due ho iniziato ad arrabbiarmi con lei.
Pensavo di non meritarmi quel trattamento, pensavo di meritarmi almeno una spiegazione.

Non ci volle molto tempo però per iniziare a capirla.
Non l'avevo perdonata, era ancora troppo difficile, ma io la conoscevo, avevo sempre saputo che aveva problemi ad esprimere le sue emozioni, capivo le sue azioni, capivo come si era sentita.

Ma ho detto di averla perdonata. Quindi, quando?

Quando sono entrato in quella classe

Quando l'ho vista piangere.

Potevo vedere il senso di colpa nei suoi occhi.
In quel momento le ho perdonato tutto. Per quanto mi avesse ferito, nulla poteva farmi stare più male che vederla piangere.
Volevo abbracciarla.
Volevo baciarla.
Volevo rassicurarla.
Volevo dirle che non ero arrabbiato.
Volevo dirle che l'avevo perdonata.

Ma c'era qualcosa che mi bloccava. Anzi, qualcuno.
Il suo compagno di banco, nonché il suo ragazzo. Johnny.
Mi sentii distrutto. Mi aveva rimpiazzato?
La guardai più attentamente, la studiai, cercavo di capire i suoi sentimenti. Lei non è la mia Mimi.
I capelli che aveva sempre portato lunghi ora avevano subito un drastico taglio, il suo abbigliamento sportivo era stato rimpiazzato da uno molto più femminile e persino il suo modo di parlare era cambiato molto, da quando usava dei nomignoli?
Ero confuso.
Quello che fece traboccare la goccia dal vaso, però, fu educazione fisica. Non avrebbe giocato? La mia Mimi non aveva mai saltato un allenamento di basket, nemmeno quando aveva la febbre.
Cosa ti è successo?

Passarono diversi giorni, furono i giorni più noiosi della mia vita. Hailey non stava venendo a scuola e riuscivo a sentire la preoccupazione dei suoi amici.
Sapevo che probabilmente era solo uno dei suoi periodi no, avrei voluto vederla , avrei voluto parlarle ma, dopo l'episodio in palestra, sapevo che probabilmente uno dei motivi per cui si era rintanata in camera sua, ero io. Chiamai l'unica persona che poteva essere d'aiuto in una situazione del genere. Jisung.

Come previsto il giorno dopo era a scuola.

Ero felice di aver avuto l'idea di chiamare Jisung. Dopo aver parlato con lui finalmente avevo capito perché si stava comportando in quel modo, perché era cambiata così tanto. O meglio, perché fingeva di essere cambiata così tanto.

Ma adesso che ero lì, adesso che avremmo potuto stare insieme non c'era bisogno di scappare dai ricordi.
Dovevo solo farle capire che con lei non ero arrabbiato, che potevamo semplicemente ricominciare ed essere di nuovo felici, insieme.

Quindi sì, dirle quelle cose, non era stata una buona idea.

Le presi il mignolo cercando disperatamente di farle capire che non pensavo davvero ciò che avevo detto.
Quel tipo, Johnny, mi urlò contro, di nuovo. Geloso un po'?
Rimasi abbastanza, molto, sorpreso quando Heymi mi difese.
Piacevolmente sorpreso aggiungerei. Era più da lei. Si addiceva di più alla sua vera personalità. Non era mai stata una di quelle fidanzate sottomesse, che ascoltano il ragazzo e fanno ciò che viene chiesto.

In nessuna occasione,
nessuna.

Sorrisi tra me e me quando vidi che dopo aver parlato si sedette di nuovo al suo posto, senza mostrare alcun turbamento, continuando a mangiare. Mentre invece quel tipo lì lasciò il tavolo, probabilmente aveva ferito il suo ego. Too bad.

C'è da dire però che io Hyemi la conoscevo ed ero sicuro che in quel momento era tutt'altro che tranquilla.
Decisi di rendermi utile e feci ricorso al calmante che con lei aveva sempre funzionato, la musica.
Avevo intenzione di iniziare con una delle sue cantanti preferite, IU, aveva sempre detto che trovava la sua voce rilassante.
Allora che Lee Jieun sia.

Presi il mio cellulare e cercai la playlist delle nostre canzoni, non l'avevo mai eliminata. La ascoltavo quando mi mancava troppo.
Era passato decisamente troppo tempo dall'ultima volta che avevamo condiviso le cuffie.
Presi gli auricolari, ne infilai uno, il sinistro, come avevo sempre fatto quando ero con lei.
Ora era il momento cruciale.
Avrebbe accettato il destro?
Feci un respiro profondo, sorrisi, cercando apparire sicuro di me.
Le passai l'auricolare.

Non esitò un attimo, lo prese subito. Ed io on potevo essere più felice.
Feci partire subito una delle sue canzoni preferite, glasses. (ascoltate merita merita merita)
Iniziò a muovere leggermente le dita a tempo, le sue labbra si curvarono lentamente in un dolce sorriso.
Arrivati a metà canzone iniziò a canticchiare il motivetto ed io non riuscivo a fare altro se non guardarla, mi era mancata così tanto la mia Mimi.

Avevo intenzione di passare ad una canzone un po' più movimentata e optai per Catallena delle Orange Caramel.
Iniziai ad accennare un po' la coreografia. Sapevo l'avrebbe fatta ridere.
E infatti fu così.

- non ti ho mai vista così felice
Una sua amica, Emily credo, disse a Hyemi.
Non potei far altro che sorridere come un idiota, ancora. Sapere che ero io la causa della sua felicità era ciò che mi bastava per continuare a sorridere.
- sicura di non conoscerlo?

Ed ecco che fu di nuovo scura in volto.
Decisi di prendere in mano la situazione, sperando di non rovinare quello che ero riuscito a recuperare del mio rapporto con Hyemi.

- diciamo che siamo conoscenti.
Il gruppo di ragazzi mi guardò aspettando una sorta di spiegazione.
- dovete sapere che io ho una crew, e il migliore amico di Hye-Hailey, Chittaphon, ne fa parte.

Beh, non era una bugia.
Era così che ci eravamo conosciuti comunque.

per i miei tre lettori:
raga vi amo lo sapete. grazie del supporto, siete la mia vita.
mi dispiace non aggiornare spesso spero di poter diventare un'autrice migliore, se avete consigli commentate pure e se volete potete anche contattarmi e dirmi come va la vostra vita sono in cerca di amici
ve se ama

Liar _ lee tae yongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora