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Era finalmente arrivato il giorno delle esibizioni.
Avevo passato gli ultimi giorni a provare senza sosta con la supervisione di Mark, che ogni tanto chiamava qualche aiuto dalla Corea per essere sicuro di andare nella giusta direzione. A quanto pare eravamo diventati super determinati nel far sentire al resto della scuola la mia voce, la mia vera voce, il ragazzo voleva fare un modo che tutti si ricordassero di quella performance e di quanto fosse stata migliore di tutte le altre parole sue, non mie.

Ci fu un momento in cui pensai di voler semplicemente stonare, prima di tutto perché era quello che avevo sempre fatto una volta arrivata negli Stati Uniti, ma anche perché volevo semplicemente divertirmi un po', quest'evento era preso decisamente troppo sul serio. Questo pensiero inutile fu subito scacciato dalla mia mente non appena Mark mi fece giurare di non fare nessuno scherzetto del genere, avevamo entrambi lavorato troppo e buttare tutto all'aria sarebbe stato sciocco.

E poi, andiamo, sappiamo tutti che aspettavo solo di vedere la reazione di Johnny.

Taeyong invece aveva preparato una coreografia con l'aiuto di Ten; non era nulla di spettacolare, non avevano alcuna intenzione di strafare, certo, era tecnicamente abbastanza difficile ma non includeva alcun tipo di acrobazia o di passo troppo scenico, i movimenti erano tutti abbastanza modesti, quindi ciò che avrebbe influito maggiormente sul suo risultato era come l'avrebbe eseguita, la sua energia.

Camminavo per i corridoi sentendomi gli occhi addosso, non solo mi ero staccata dal gruppo di Johnny ma, dopo il bacio, avevo iniziato a comportarmi in maniera più fredda anche con Taeyong. Se prima passavamo qualsiasi momento libero insieme ora ci vedevamo solo durante il pranzo e tenevamo brevi conversazioni cordiali su come fosse andata la giornata; per il resto, ero quasi sempre da sola.

Arrivai nella palestra, dove si sarebbero tenute le esibizioni, ed iniziai a riscaldare la voce. Quel giorno non ci sarebbe stata alcuna classe e, mentre gli altri erano in giro a chiacchierare e godersi il tempo libero, io ero la sola nella grande stanza finché non fui raggiunta, dopo quasi un'ora, dagli altri ragazzi che si sarebbero esibiti.

Eravamo stati divisi per categorie così che le performance dello stesso tipo sarebbero state vicine. Quando arrivò il turno dei ballerini si sentirono diversi urli provenire dal pubblico, quasi tutti per Peter e Michael ormai veterani dello spettacolo. Non portarono una coreografia complessa, alla fin fine tecnicamente non era nulla di che, ma era piena di movimenti scenici e quando ballavano facevano sembrare il più stupido dei movimenti una cosa mostruosa. Ciò che non mancava erano sicuramente i diversi passi, se così li possiamo chiamare, virali sul web; come dab, shoot, nae nae per intenderci.

Ebbero un applauso generoso e si girarono per tornarsi a sedere insieme agli altri, non mi sfuggì l'occhiata di sfida che lanciarono a Taeyong. Il coreano affianco a me sembrò scrollarla via come nulla ignorandoli completamente mentre si alzava. Fece una piccola corsetta per poi appropriarsi del centro della palestra. Feci segno a Victoria di iniziare a filmate e feci partire la canzone.

Tutti sugli spalti fecero silenzio, la loro attenzione intrappolata dal ragazzo. Non era stata la sua performance migliore ma forse era stato quel suo modo di fare ad incantarli. Il suo essere così rilassato, come se quella coreografia fosse nulla e stesse semplicemente buttando lì qualche passo ma allo stesso tempo il suo sguardo determinato, che lasciava intendere la grande passione per la danza. Questo suo essere così disinvolto rendeva ancora più incisivi quei passi in cui riprendeva dei beat in sottofondo che facevano sempre scappare dei versi di meraviglia dal pubblico.

Certo, non fu la sua esibizione migliore e non ebbe nemmeno la metà degli applausi di quella degli altri due ragazzi ma questo non aveva alcuna importanza.

Mi girai verso Victoria per accertarmi che avesse registrato tutto, mi fece segno di sì per poi lanciarmi un occhiolino scherzoso, Taeyong era dietro di me. Lo abbracciai istintivamente per poi ritrarmi alla velocità della luce, che stavo facendo? Il ragazzo aveva uno degli sguardi più confusi che io abbia mai visto ma mi limitai a risedermi accanto a lui, cercando di non fissarlo.

Prima del mio turno c'erano ancora un altro paio di persone e io non riuscii a fermare l'ansia che saliva. Non so se fosse veramente legata al l'esibizione o fosse semplicemente il mio essere pienamente consapevole della presenza di Taeyong affianco a me; la sua spalla che sfiorava la mia, il suo respiro irregolare che lo costringeva a piccoli movimenti involontari. Riuscivo ad immaginare il suo viso leggermente rosso e umido per il sudore.

Decisi di rischiare e mi girai per guardarlo.

Ma non mi sarei mai aspettata di trovare i suoi occhi già adagiati dolcemente sulla mia figura.

lo so il capitolo è un po' breve, scusatemi.
spero che il prossimo sia meglio
ah e non l'ho nemmeno riletto quindi perdonate gli errori

Liar _ lee tae yongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora