Il resto della serata passa in fretta.
Torno a casa, mando giù qualcosa di commestibile, guardo un po' di televisione e poi vado a dormire, con le stesse ricorrenti immagini che hanno iniziato a popolare le mie nottate.
Questo è un sogno strano.
Sono nella mia stanza, finisco qualcosa che riguarda i compiti, scienze forse, ma un rumore strano mi distrae. Viene da fuori, dal vialetto di fronte forse, ed è troppo strano per essere ignorato.
Lo seguo, esco dalla mia stanza, scendo le scale ed entro in cucina. Raggiungo la porta di casa e la apro con uno schiocco della serratura. Davanti a me, a pochi gradini di distanza, c'è quel ragazzo, con la sua alta figura, i capelli biondi, gli occhi profondi e mi rivolge il suo bellissimo accento.
"Bel volo, Thomas"
Gli sorrido e faccio un passo avanti per raggiungerlo, ma il suolo cede sotto i miei piedi.
Precipito in una voragine scura, un turbinio di suoni sconnessi, alcuni atroci altri rilassanti, alcuni buoni, altri cattivi. Mi sembra di impazzire. Vedo il suo volto ogni tanto, come sprazzi di fulmini, immagini rapide e inconsistenti.
Poi la mia faccia tocca terra, sono davanti casa mia e sono appena caduto ai suoi piedi, letteralmente.
Mi alzo, tolgo un po' di polvere dai vestiti, e quando alzo lo sguardo ho davanti a me Brenda. Sono un po' confuso, prima c'era Newt, era lui che mi aspettavo di vedere, era lui che volevo vedere.
L'immagine di Brenda inizia a tremolare quasi a sostituirsi con quella di Newt, poi mi fermo a pensare. È la mia ragazza, è lei che dovrei voler vedere, lei dovrebbe essere il mio porto sicuro dopo la caduta.
La sua immagine torna stabile e lei mi sorride. Mi chiama per nome e apro gli occhi.
Mi accorgo di aver sudato un po' ed inizio a pensare a quanto questi sogni siano davvero diventati strani per me. La costante presenza di questo ragazzo è inquietante per la mia razionalità e non capisco, ma ne ho bisogno, di capire.
Mi sveglio prima del suono dell'allarme del cellulare. Faccio la solita colazione e indosso la mia abituale tenuta, jeans e maglietta.
Raggiungo l'istituto in poco tempo ed in largo anticipo. Sarebbe praticamente deserto se non fosse per alcune figure che girano per il campus. Una che noto in particolare è quella di Newt e non mi fermo a riflettere che ho già chiamato il suo nome, lui si è voltato ed io lo sto raggiungendo.
Scopriamo di avere tutti i corsi della giornata in comune, a cominciare da fisica.
Arrivati in classe scegliamo due posti adiacenti e prepariamo il materiale che ci occorrerà durante la lezione.
Scopro anche che il suo nome per intero è Isaac Newton e considerato la lezione che stiamo seguendo mi volto a guardarlo con un sorriso sornione sul volto. Credo che sfrutterò questa omonimia per prenderlo in giro in futuro.
Seguiamo altre lezioni insieme e inizio a conoscere meglio questo ragazzo.
Pranziamo insieme a Brenda e Minho, con Sonya e una ragazza che mi viene presentata come Harriet insieme ad un ragazzo, un po' timido o introverso, che si chiama Aris.
"Tom come è andata la tua prima effettiva giornata di corsi?"
È Brenda a chiedere.
"Assolutamente magnifica se consideriamo il fatto che ho scoperto che il suo nome completo è Isaac Newton"
Minho scoppia a ridere: "Come lo scienziato? Seriamente?"
"Si beh grazie per averlo sottolineato, Tommy"
Il nomignolo mi spiazza un po' e lui sembra accorgersene, dall'improvviso silenzio forse, o dal modo in cui lo sto guardando.
"Scusa, mi è venuto spontaneo, Thomas"
Mi accorgo che sembra quasi banale il mio nome così.
"No. Tommy va bene"
Mi sorride, annuendo.
Aris continua a stare in silenzio, ad ascoltare la conversazione.
Ma la mora, Harriet, si inserisce bene. Scopro che è compagna di stanza di Brenda ed è lei ad avanzare la proposta.
"Ragazzi è venerdì e alle Delta pensavamo di inaugurare l'anno come si deve, stasera. Ovviamente siete tutti invitati, alle 22 alla confraternita. Anche tu, Aris"
Il ragazzo sembra svegliarsi da una sorta di trans e le sorride.
Prima della fine del pranzo io e Brenda decidiamo di fare un giro insieme, lasciamo i nostri vassoi al loro posto e salutiamo gli altri. Mentre ci allontaniamo posso prevedere le battute scontate del mio migliore amico e le risatine che Sonya gli regala, chissà, forse Newt sta facendo la parte del fratellone geloso e la guarda male sapendo quanto le battute di Minho non meritino tutta quell'attenzione.
Con Brenda ci sediamo sul bordo della fontana al centro del campus, posa il suo zaino accanto al mio e incrocia le gambe sul marmo freddo, rivolte verso di me.
Mi bacia e quando ci separiamo la sua immagine sembra tremolare come quella del sogno, come se stesse davvero
accadendo.
Mi strofino gli occhi come per scacciare quella strana visione anche dai ricordi.
"Tom che hai? Stai poco bene?"
"No, non è nulla. Ho solo dormito poco"
"Sembri un po' distratto, o stanco, in questi giorni. È successo qualcosa di cui non mi hai parlato?"
"Niente, solo qualche incubo che mi lascia un po' così, ma nulla di più".
Le sorrido e stavolta sono io a baciarla.
Mi racconta della serata, una delle classiche feste a cui ci si aspetta di partecipare, con musica assordante, manciate di patatine, giochi strani e fiumi d'alcool.
Abbiamo poco tempo prima che le lezioni del pomeriggio impegnino entrambi.
Lei raggiunge la sua squadra e io la mia, al campo. Non posso fare a meno di notare Newt sugli spalti, nella stessa posa, con lo stesso raccoglitore, probabilmente intento a fare la stessa cosa. Questa volta sto più attento al fischio dell'allenatore ma non rinuncio a gettare qualche occhiata nella sua direzione di tanto in tanto, non so nemmeno perchè e odio non sapere le cose.
Raggiungiamo gli spogliatoi a fine allenamento e poi ognuno i propri alloggi.
Nel parcheggio vedo Newt salire su una moto sportiva nera.
Me ne torno a casa in silenzio, con la musica dei miei CD nello stereo.
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Evolved ||Newtmas|| ITA
Fanfic"Siete davvero convinti di conoscere cosa sia l'amore? Io ne ero convinto, fermamente convinto, poi è arrivato lui e il mio mondo, il mio modo di vedere le cose, è andato completamente a puttane." Thomas sta iniziando la sua nuova vita da college e...