La luce è accecante, ma non sembra fare così caldo. L'aria è fresca e il leggero venticello mi investe in viso.
Percepisco il mio corpo adagiato precariamentre su un qualcosa di sospeso.
Mi sembra silenzio in un primo momento, poi mi accorgo dei piccoli rumori, quelli in lontananza.
Sono delle voci, tutte maschili suppongo, che ridono, scherzano e si lanciano epiteti strani che non hanno l'idea di essere molto gentili.
Apro gli occhi con calma.
La prima cosa che noto è il verde, verde ovunque, abbagliato da un sole ancora basso ma già splendente.
Poggio le mani ai lati del mio corpo e sento la tela rigida sotto i palmi.
Le voci continuano ad arrivarmi alle orecchie, sembrano tutte uguali, ma un commento sarcastico ha un accento particolare e una voce distinguibile.
Ha il suo accento, la sua voce.
Scatto a sedere talmente in fretta da farmi venire un capogiro e mi guardo intorno.
Sono nella Radura.
Per un attimo rimango scosso dalla visione, non che non ci fossi abituato, sono qui già da un po', so com'è, ma il sogno era sembrato così vivido, così reale.
Accanto alla mia amaca passa un ragazzino, più piccolo di tutti: Chuck
"Buongiorno Fagiolino, era ora. I Velocisti sono già usciti senza di te."
Prosegue per la sua strada carico di sacche e bastoni ridendo come compiaciuto della sua entrata in scena.
I Velocisti.
Tento di formulare un qualche pensiero rapido ma l'unica cosa che mi viene in mente è Newt.
Il Newt che ho sognato fino ad ora che ha fatto arrovellare il me del sogno.
Era troppo reale per essere tutto falso.
Erano ricordi, rielaborati in qualche dettaglio dalla mie mente, ma erano ricordi. Ne sono sicuro.
Mi alzo dalla mia postazione, per raggiungere le voci in lontananza.
"Newt"
Quando si volta mi sorride.
"Ce ne hai messo di tempo, Tommy"
"Posso parlare con te? Solo un attimo"
Non esista e mi segue verso il bosco.
"Newt io ho ricordato una cosa stanotte, o almeno sono sicuro fossero ricordi, quasi tutti"
"Hai scoperto come tirarci fuori da qui mentre dormivi?"
"Non esattamente"
"Caspio Tommy, non ho tutto il giorno, per favore arriva al punto."
"Il punto è che ho ricordato questo"
Prima di potermene pentire lo sto già baciando.
Lui sembra irrigidirsi al mio contatto, ma per poco.
Sembra così naturale il modo in cui lo facciamo, come se fossimo abituati, e non ho motivo di dubitarne.
Sentire le sue mani tra i miei capelli, le mie che gli attraversavano la schiena era come rinascere, crescere e comprendere.
Non importa più quello che succederà, nella Radura, nel Labitinto o fuori, lui è qui.
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Evolved ||Newtmas|| ITA
Fanfic"Siete davvero convinti di conoscere cosa sia l'amore? Io ne ero convinto, fermamente convinto, poi è arrivato lui e il mio mondo, il mio modo di vedere le cose, è andato completamente a puttane." Thomas sta iniziando la sua nuova vita da college e...