Alina - Rugiada al sole

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(Taking it all in - Kareen Offutt)

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(Taking it all in - Kareen Offutt)

E quando il viso si colora di rosee sfumature che, non volute, avvampano con grazia su un tiepido e candido pallore, lì il fuoco della tristezza non può che cercar di spegnersi con lacrime - e queste - perire come fossero rugiada al sole.

E il sole quella mattina s'era svegliato stanco; il latte caldo che ogni giorno soleva scaldarle il viso ancora intorpidito dal grigiore mattutino, aveva già perso il suo dolce tepore e attendeva lì, che lei lo consumasse e che con esso lei ritrovasse un più sereno colore. Ma Alina era assorta nello scostar il suo sguardo aldilà del visibile, nel luogo in cui i pensieri vividi si confondono col nostalgico fumo che d'un ricordo ne è solo l'ombra ma che, eppur, vive ancora nel silenzioso rimembrare di un'anima ora assente ora conscia.

Il suo sguardo nascosto e vago rendevano manifesto il dolore provato da quella fanciulla: il rivolgersi al cielo - come a voler trattenere nel loro fragile bacino quelle gocce avide d'accarezzarle il fremente viso - e la postura intrecciata e dura, scolpivano così nel tempo l'immagine della stessa Miseria; candida e bella pur nella sua infinita tristezza.

Alina resisteva così al tumultuoso incedere d'un cuore in piena che, pur desiderando colmare il vuoto del silenzio con le più struggenti grida, taceva singhiozzante in un corpo portato al limite umano della sua stessa resistenza. Del pianto, s'udiva soltanto il respiro.

E così la sua bellezza ai miei occhi mai fu stravolta, mai fu corrotta dalla debolezza dello sfogo (per quanto assolutamente necessaria al viver sereno), ma sempre ho dovuto mirare la sua dignità farsi scudo, il suo petto colmarsi di forza e il suo animo resistere al mio pietoso, amabile aiuto.
I suoi capelli raccolti e l'acqua di rose che profumava la sua pelle e le sue vesti, rendevano elegante e tanto dolce quella vista sgraziata. Ed io così l'osservavo, misera e splendida nel suo più intimo mondo, sperando di entrarvi e lasciar che tutto fluisse in un pianto beato, e che beato mi rendesse.
Ma solo la guardavo, e solo osavo proferire poche parole:
- Per te, Alina, osa il pianto, ed io per te oserò asciugarlo.

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