(Like a dream - Malcolm T. Liepke)
Ho perso ogni cosa
nel fondo d'un eterno che mi è abisso,
casa,
di pensieri groviglio,
respiro.La redenzione dell'animo tripartito s'asconde ai piedi miei, invisibile e inafferrabile, sotto l'immensità dello stesso oblio.
Esisto, nella mia incapacità d'esistere.
Così,
mi parló l'Io.La purezza lattea delle mie vesti - dipinti d' un sogno irrealizzato di pietà - nascondono timide l'animo assorto nel buio del peccato, alla ricerca dell'unico sollievo nel riflesso candido e bello della pelle fanciulla.
Nella perpetua morte mi sono vestita di candore,
gelosa della bellezza e del suo effimero,
sempiterno,
fiore.Io sono in ricerca, in contemplazione, in afflizione: eccomi davanti a me stessa nel lungo mare del mio tormento. Ma un giorno fu luce sul mio cammino, e ora le vedo, le dimore liete dei più lugubri patimenti: li accoglierà l'eterno,
e con loro, della mia mente
il più udibile silenzio.Ho ritrovato ogni cosa,
sulla superficie d'un momento che mi è attimo,
luogo oscuro
di passioni snodo,
sonno eterno.
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Sulle labbra di Ate
Short StoryAte, spirito di delusione, infatuazione e follia cieca, inquietudine, mancanza di misura e rovina, sembra possedere ogni riga di queste brevi storie, stralci e visioni. Le infinite anime che vivono ogni singola parola da loro stesse dettate, rigetta...