Empoisonnement - Morbo silente

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(Metanoia - Henrik A

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(Metanoia - Henrik A. Uldalen)


Mi è il ricordo
del vostro volto il ghigno,
ricordo il compiacervi,
quanto il vostro essermi disonesto.
E se la morte
fatta sia della stessa natura
di quelle beffe, ricolme di malizia
ed infima bassezza,
io posso augurarla a voi solo.
E che nessuno tra voi pianga il viso mio, orrido e sgraziato
ma che, benevolo, pur s'erge:
lui unico lume nel delirante teatrino
di incantevoli, quanto mai serafiche
maschere corrotte.
E se odo musica,
con questa si confondono gli echi, incessanti,
delle vostre lontane parole;
oh mente mia,
mi perdo così nell' ovunque
del ricordo: baratro vivo e fragile,
mia paura;

Salvami dunque tu,
Ragione,
spurga l'animo afflitto per cui tanto
ho gemuto,
e gemo,
e tranne un frutto maturo, immondo concime per quel terreno
del mio mortale desiderio.
Desidero,
l'agognata liberazione,
esser fuoco, incendio distruttore delle peggiori pene, dei miei mali, della mia
eterna frustrazione.

Sulle labbra di AteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora