capitolo 2

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Il 6 novembre finisce il mio viaggio a New York. Paolo diciamo che mi ha perdonato, ma è sempre un po' scosso. Stefano..beh, lui è sempre nei miei pensieri, e mai nella mia vita. Mi ricordo bene quando proprio un anno fa mi spiazzò con quella diretta, per futili motivi.. che solo noi sappiamo davvero.
[..]
Arriviamo a Roma alle 17.00 e prima che io potessi salire sul taxi Paolo mi ferma per un braccio e mi dice..
P: è stata comunque una cosa buona che io te l'abbia detto..non credi?
E: ma certo..Non potevi tenertelo a vita..
P: ..già..Ma..ma se tu ami un altro rispetto la tua scelta, torno a ripeterlo..
E: si Paolo..Volevo solo farti capire però che io non ho fatto una scelta tra due uomini che amo. Io ho scelto l'uomo che amo per amarlo, e l'uomo a cui voglio un gran bene per essere sua amica. Non so se mi hai capita..
P: ho capito benissimo. Allora..la nostra amicizia resta quella di prima?
E: certo. Bieni bambino fatti abbracciare forte..!
Ci abbracciamo e dopo esserci salutati salgo sul taxi insieme a Francesca.
E dopo una mezz'oretta...finalmente siamo a casa.
Vado a prepararmi un bagno caldo. Poi mi spoglio ed entro in acqua. Assorta da mille pensieri, mi ricordo di una cosa, anche se non so bene se è la cosa giusta da fare..
*chat di Stefano*
"Sono appena tornata in Italia comunque"
Visualizza subito. Come se era lì ad aspettarlo quel messaggio.
Ste💕: sono contento..
Sembra un po' strano..
"Che hai?"
Ste 💕: niente perché?
"No, così.."
Ste💕: allora uno di questi giorni possiamo vederci per parlare?"
Ecco. Questo stavo aspettando.
"Possiamo parlare anche per telefono.."
Ste💕: scherzi spero..(?)
"ahah.. Dimmi che giorno vorresti che ci vedessimo e ti dico se ci sono.."
Ste💕: domani a pranzo sei libera?
"Mi stai inviando a pranzo?"
Ste💕: si.
"Non posso.."
Ste💕: sei impegnata?
"No, non voglio"
Ste💕: ... domani pomeriggio ci sei?
"Si. Ci vediamo a casa mia, alle 16.
Ste💕: come vuoi..
Ed esco dalla chat. Non sono sicura di ciò che faccio con lui. Questa cosa che in quella comitiva c'è lei mi mette ansia. Non so se me la racconta giusta. Non so se stanno insieme o no. Ma sono sempre vicini e..io sono gelosa anche solo di questo. Abbiamo già un po' "chiarito" da quando ci siamo lasciati un anno fa decidendo di rimanere in rapporti civili.  E quindi ora..cosa vorrà dirmi? Non ci rivediamo da un sacco di tempo. O meglio dire, non riparliamo da un sacco di tempo. L'ultima volta che l'ho visto era a Milano, alla fashion week...e c'era lei.
Non l'ho neanche salutato, e lui non l'ha fatto.
Sarà la scusa delle telecamere.. sarà..!
*il giorno dopo*
Pov's Ste
Ho pranzato ad amici, ho finito di fare alcuni lanci e alcune prove e sono ormai le 15.30.
Vado a casa mi lavo e mi vesto, e vado dritto a casa di Emma.
Ho ansia. Voglio cominciare a rivederla. Mi manca troppo. In realtà non devo parlarle di niente, le dirò la verità. Ovvero che avevo una voglia tremenda di rivederla, di passare del tempo con lei, sentire il suo profumo, vederla sorridere, abbracciarla..viverla.
Suono al citofono e mi apre il cancello.
Entro e poi salgo. Dopo aver suonato aspetto un po' mentre mi aggiusto i capelli..
Apre. Un paio pantaloni neri a vita alta con una camicetta bianca dentro. È uno schianto. S: c-ciao..
Dico con un sorriso timido. Manco fosse la prima volta che la vedo. Provo ad avvicinarmi per darle due baci in guancia ma si gira entrando dentro e dice..
E: ciao, entra..
Faccio come ha detto e la seguo sul divano.
S: stavo per darti un bacetto ma ti sei spostata..
Dico per smorzare la tensione sia mia, che sua, anche se non lo dava a vedere.
E: Stefano, non sei venuto qua per darmi un bacetto..Devi parlarmi, o sbaglio?
S: si..Ceh..In realtà sono venuto con quella scusa ma..volevo passare un po' di tempo con te..Ecco..
E: io e te ci siamo chiariti, dicendoci che avremmo tenuto un rapporto civile. Ora non ha senso se mi dici che vuoi passare del tempo con me. Perché vuol dire altro.
S: Emma non ho detto che voglio tornare a stare insieme a te..
E: no? Allora cosa hai detto?
Sospiro, mi metto le mani in faccia e guardo altrove, mordendomi il labbro per non piangere. Mi fa malissimo vederla così fredda e dura nei miei confronti.
S:non voglio che tu mi veda come quello che non se ne fotte nulla di te e che si fa un'altra..Perché non è così.
Alle mie parole la vedo più arrabbiata..
E: allora cosa sei, Eh? Che torni, poi sparisci ed esci con un'altra?
S: non sono mai uscito solo con lei.
E: uh..come no.
S: no Emma n-..
E: senti Stefano se sei venuto qua per provare a riprendermi quella è la porta, non voglio più vederti! Non voglio più stare male per uno come te! Tu non mi meriti! Vattene con quelle che hanno fame di gossip.  Scordati di Emma.
A quel punto la guardo, faccio un grosso respiro, mi alzo e mi metto la giacca..
S: bene.. Se è questo che vuoi, ti dico che non ti verró più dietro. Finisce qua.
Ed esco.
Pov's Emma
È andato. Ennesima cazzata Emma, complimenti. Ora mi rimane solo andargli dietro. Io devo andarci, perché stavolta l'ho cacciato io nonostante lui era tornato da me per l'ennesima volta..con le sue colpe certo.
*il giorno dopo*
Approfitto di un giorno di riposo per andare agli studi di Amici.. per lui, è inutile negarlo.
Arrivo alle 10.00, so che lo avrei trovato qua.
Cerco, cerco ma non riesco a trovarlo.
Poi ecco Maria..
M: Emma! Che ci fai qua?
E: niente, così..Volevo passare a fare un saluto..
Invento..
M: non credo..
Dal suo sguardo capisce subito tutto, ma sembra preoccupata.
E: so che hai capito..
M: si Emma ma non è una buona idea secondo me..
E: Maria..sappiamo noi cosa c'è..
M: Emma, credimi.
E: Maria, poi passo e ti racconto. Ora vado.
Mi giro e comincio a camminare a passo svelto ma appena alzo lo sguardo mi si gela il sangue.
C'era lei..Gilda.. appoggiata al muretto con le braccia incrociate al petto apparentemente nervosa, e lui con le braccia sul muretto che la bloccava tra quest'ultimo e il suo corpo.
Prima che potessi andare via si gira e mi vede. Socchiude la bocca incredulo e io scappo via. Maria mi segue correndo.
Arriviamo fino al suo studio.
Mi siedo e scoppio a piangere nelle mie mani.
M: Emma ho cercato di dirtelo..
E: stamattina! Solamente stamattina, avevamo fissato un appuntamento a casa mia! L'avevo invitato a casa mia! Perché aveva detto che doveva parlarmi! Ci prende un bel due di picche da me, perché non sono un giocattolo, e quindi torna dalla ruota di scorta!
Dico disperata, ma anche tremendamente arrabbiata. Troppo arrabbiata.
M: il fatt-..
S: EMMA APRI! APRITE! MARIA TI PREGO!
Dice battendo sulla porta. Maria senza esitare si alza e va ad aprire.
Poi esce e lui entra.
E: vattene Stefano, non servono parole, hanno parlato i fatti.
S: Emma non fare così..
E: così come? Dai su, dimmelo tu come devo fare!
Urlo..
S: non urlare..
E: zitto.
S: siamo amici Emma.
E: certo..che grande cazzata..
Mi alzo e vado via sbattendo la porta.
Pov's Ste
Sono un coglione. Non so neanch'io più cosa voglio. O meglio lo so, ma non so come averlo..anzi averla. Scappa via lei, e mi rifugio nell'altra. Non doveva vederci, ha frainteso tutto.. cioè, è vero che abbiamo una specie relazione io e Gilda..Ma è solo per non pensare a lei, ad Emma.
Esco e mentre vado nel mio camerino la incrocio per strada..
Gilda: sei corso da lei di nuovo eh? Ma come fai ad illudermi così facilmente, come? Ami lei, ammettilo!
S: non è vero non amo lei!
Ma cosa sto dicendo..
G: e sentiamo, chi ami?
S: nessuno.
G: ecco..appunto, che stiamo a fare allora insieme noi due?
Scuoto la testa e corro via.
Ho bisogno di un po' d'aria. Il mio cervello non sta capendo più nulla.
Fuori mi ferma Maria..
M: Stefano dove vai??
S: a sfogarmi un po'..Ho bisogno di un po' d'aria..
M: no dai..Vieni dentro con me..
S: devo prima fumarmi una sigaretta..
M: su dai..Vieni con me..
S: non portarmi da Emma.
M: ahah va bene..!
Sorrido debolmente ed entro dentro con lei.
Andiamo nel suo studio e mi siedo tranquillo mentre bevo un bicchiere d'acqua ma..

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