capitolo 3

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Ma subito dopo mi lascio andare e inizio a piangere. Lei subito viene e mi fa alzare per abbracciarmi. Restiamo minuti così, aspettando che mi riuscissi a calmare. Ma questo accade solo quando entra all'improvviso Emma.
Mi squadra da capo a piedi, inizialmente sembra provare dispiacere, poi cambia espressione e dice..
E: puoi piangere quanto vuoi, mai arriverai a quanto hai fatto piangere me.
E fa subito per uscire..
S: Emma ti prego aspetta..!
Dico con la voce spezzata..
E: ho aspettato troppo.
E sbatte la porta uscendo.
S: Maria io vado..
M: dove?
S: a fare una chiamata.
Ed esco. Entro nel mio camerino e chiamo Gilda..
G: che vuoi?..
S: Gil-..
G: ah no lo so! "Gilda scusami ma è un periodo in cui sono un po' confuso e voglio stare da solo, meglio se la finiamo qua."..Giusto? No, perché andiamo avanti così da quest'estate..
S: è così. Stavolta non so se cambierò più idea, io..voglio che siamo amici..tra di noi non funziona, lo sappiamo benissimo entrambi. Diventare amici è la cosa migliore.
G: si, certo Stefano..Certo.
E richiude. Sbuffo. La vorrei davvero come amica. Ci abbiamo provato e riprovato, io per dimenticare Emma, lei per un po' di popolarità, ma se non va, non va. Io sono innamorato di un'altra donna, e in questo modo mi faccio solo più male di quello che il rapporto che abbiamo oggi io ed Emma, mi faccia già. Perché è la verità, io e lei a maggior ragione dopo quello che è successo oggi, abbiamo un rapporto orribile. Spero di riuscirci a recuperare, spero.
Vedo il messaggio di Belen che mi dice che è arrivata in stazione con Santiago.
Li raggiungo in fretta e poi torno agli studi con mio figlio. Scendiamo dall'auto e avvicinandoci all'entrata noto Emma uscire.
Ci guardiamo per un attimo e poi abbassa la testa.
Sa: Emma!
Dice Santiago prima che lei si potesse allontanare.
Si ferma e si gira venendo verso di noi.
Va dal bambino e si abbracciano.
E: da quanto tempo nanetto!
Ridono..
E: come stai??
Sa: bene, grazie..Vuoi venire dentro con me e papà?
E: senti tesoro..Io ora devo andare a casa, torno oggi pomeriggio..Ci vediamo dopo, ok?
Sa: ma poi torni e vieni con noi?
E: certo che torno, te lo prometto. Va bene?
Sa: va bene..!
Lei gli lascia un bacio sulla guancia e lui fa lo stesso.
Si salutano con la mano e lei va via senza degnarmi neanche di uno sguardo.
Andiamo nel mio camerino e mi chiede..
Sa: papà perché non hai salutato Emma?
S: perché Emma è arrabbiata con papà e devono fare pace..
Sa: la fate pace?
S: certo.
Ma che certo. Spero, spero di si. Ci tengo a lei.
[..]
Il pomeriggio, ho una pausa di un'ora e vado in camerino con mio figlio. Ci stendiamo entrambi sul divano e schiacciamo un pisolino.
Pov's Emma
Nel pomeriggio torno agli studi. Lo avevo promesso a Santiago. Avevo costruito un bellissimo rapporto con lui e poi improvvisamente non ci siamo più visti. L'anno scorso ad amici l'ho rivisto per un periodo, poi niente più.
Vado verso il camerino di Stefano e busso. Niente. Nessuno apre. Busso ancora e poco dopo la porta si apre, ma ad aprirla c'era Santiago. Prima di parlare poi, mi accorgo di Stefano sul divanetto che dorme. Guardo Santiago che mi fa cenno di entrare, e con un dito sulla bocca mi dice di stare in silenzio.
Sorrido ed entro.
Mi vado a sedere su una sedia e lui corre in braccio a me.
Sa: papà si è addormentato, io non avevo sonno..Ti stavo aspettando!
Mi sussurra..
E: te l'ho detto che tornavo!!
Gli rispondo anch'io sussurrando.
Sorride e mi abbraccia.
Sa: andiamo fuori?
E: nono..Prima aspettiamo che papà si sveglia, sennò si spaventa che non ci sei!
E intanto guardavo Stefano che dormiva beato. Quanti di quei baci gli darei..Si, se fosse tutto più semplice. Lui annuisce e si appoggia a me. Dopo un po' alza la testa e mi chiede..
Sa: perché sei arrabbiata con papà?
E: chi ti ha detto che sono arrabbiata con papà?
Sa: lui
E: ah..Perché i grandi ogni tanto discutono, e finiscono per arrabbiarsi l'uno con l'altro..ma poi fanno pace..si..fanno pace..
Dico quasi volendo convincere me stessa di questa cosa.
Sa: ma lui è triste se tu sei arrabbiata con lui..
E: eh lo so..Ma poi facciamo pace..
Sa: e se fate pace tu puoi venire più spesso a casa con me e papà? Come prima?
E: si, come prima.
Magari fosse come prima. Magari.
Mi mordo il labbro per non piangere, continuandolo a fissare mentre dorme.
Poi si muove un po' e apre gli occhi. Si gira e mi vede. Abbassa la testa ma poi si alza..
Sa: papà ti sei svegliato finalmente!
S: si..Hai visto che è tornata poi?
Sa: si! Posso andare fuori con lei??
S: se lei vuole si..Ma devo parlare un attimo con lei, aspetta qui.
E senza darmi la possibilità di fare niente mi tira per un braccio e mi chiude in bagno con lui.
E: Stefano non farmi urlare e fammi uscire.
S: no.
E: cosa vuoi?
S: rifletti..
E: ma su cosa Stefano?? Su non farmi perdere tempo..Fammi uscire.
S: rifletti sul perché tra virgolette "stavo" con lei? Eh? Secondo te perché stavo con lei?
E: perché non puoi stare neanche tre giorni senza andare a letto con qualcuna! Ecco perché!
S: che cazzo dici? Io ho provato a non pensare a te stando con lei. Ma da giugno non ci sono riuscito, e oggi ho detto basta. Io e lei saremo solamente amici.
E: Stef-..
S: ma io e te? Come possiamo essere amici io e te? Non si può. Noi ci amiamo Emma. Dobbiamo superare anche questa. Devi superarla. Fallo per te. 
E: ancora Stefano? Ancora a cercare di riallacciare i rapporti stai? Ma non lo vedi che è impossibile?
S: ma non é impossibile!
E: Stefano, fa-..
S: aspetta aspetta.. Cos'è quello?
E: cosa?
S: quel segno sul collo. Sei stata con un altro?
Mi guardo allo specchio e vedo ancora qualche segno del succhiotto che mi aveva fatto..Paolo.
E: che ti importa? Tu hai fatto lo stesso.
S: non posso crederci! Stai con un altro? Dimmelo Emma! Così la finiamo davvero.
E: si, ho un altro.
Sbatte la mano contro la parete e con le lacrime agli occhi e uno sguardo pieno di rabbia mi dice..
S: va bene. Ti lascio in pace allora.
Ed esce. Lo seguo e prendo per mano suo figlio.
Sa: papà io vado..
S:  va bene amore ci vediamo dopo, fai il bravo!
Sa: sii!
Si danno un bacio sulle labbra e poi esco con il bambino.
Dopo circa due ore mi avvio nel suo camerino con la speranza di trovarlo la per ridargli il bimbo..era ora che tornavo a casa.
Busso e viene ad aprire. Occhi gonfi, labbra rosse e capelli sfatti.
Il bambino entra e gli dico a bassa voce..
E: smettila di fare così..
S: non posso smettere di amarti.
E: invece puoi, l'ho fatto anch'io.
S: non dire cazzate.
E: non sono cazzate..!
S: Emma, facciamo che parliamo meglio un' altra volta che mi sta salendo solo il nervoso..!
E: tu sei strano! Ma tanto!
E me ne vado.
Pov's Ste
00.30
Sono sul divano con Santiago che dorme sulle mie gambe, mentre la TV è accesa ma con il volume basso.
Che casino. La amo con tutto il mio cuore e non posso averla. Stavolta è davvero difficile. Non posso essere un suo amico, io.. non ce la faccio. Come posso essere amico di una donna che amo così tanto?
Mi scappa qualche lacrima pensandola, pensandola troppo. Metto Santiago a letto e poi vado nel mio. Vado sulla sua chat e leggo che è online..
"Scusa per oggi, non so perché ho fatto così.."
In meno di un secondo legge..e non risponde.
Mi metto le mani in faccia e poi cerco di dormire, anche se il mio cervello è tormentato da Lei, Lei, Lei.
*Due giorni dopo*
In questi due giorni nessuna traccia di lei. Si, qualcosa sui social dove andava a lavoro..poi niente. Sto tornando da Milano dopo aver riportato Santiago da Belen.
Arrivo a Roma alle 16.00 e finalmente mi convinco di fare la cosa che pensavo da giorni. Andare a casa sua.
Faccio velocemente e suono al citofono..
"Chi è?"
La sua voce.
"Sono Stefano, apri Emma."
"Cosa cazzo vuoi?"
"Emma apri, potrebbero fotografarmi."
A quel punto non risponde e apre.
Salgo e noto il portone semi aperto.
Entro e la trovo lì davanti con le braccia conserte.
E: che sei venuto a fare? Non hai capito che devi sparire dalla mia vita?
S:...

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