capitolo 13

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S: forse perché è fatto da te..
E: forse..
Avvicino le nostre labbra e la bacio.
S: sei bellissima Emma. E se te lo dico è perché lo sei. Devi smetterla di farti paranoie, di vederti brutta o con mille imperfezioni..Sei bella, anzi siete belle.. tu e le tue imperfezioni.
E: ma guarda che..Sto imparando, diciamo che a poco a poco, con questo disco, ho imparato anche ad accettarmi di più.
Sorrido debolmente.
S: sono contento..
Abbassa la testa e sorride.
S: c'è qualche canzone che hai scritto tu?
E: si, una..e parla più o meno di questo.
S: ah..E come si chiama?
E: "sorrido lo stesso"
S: ah, e..
E: aspetta..
Si alza sorridendo e prende il suo telefono e suoi auricolari. Me li mette alle orecchie e li collega al suo telefono.
E: ora te la faccio ascoltare, in anteprima.
S: questa fortuna c'ho?
E: si..!
Dice contenta..
S: dovrei essere la persona più invidiata d'Italia..
E: si ma ora shh..Sta iniziando!
<<Io ora lo so
Mentre mi guardo in questo specchio
E riconosco ogni mio singolo difetto
So cosa voglio davvero
Non lo nascondo e non ho nessun segreto
Mi guardo indietro e vedo quello che ho lasciato
Non sono più disposta a perdere
E mi riprendo il mio respiro
E punto tutto ciò che ho sul mio destino
Sul mio destino
Le mie gambe hanno camminato tanto
E a volte il cuore
Mi è pesato dentro al petto
Mentre perdevo pezzi di me
Per inseguirti nel vento
Per ogni mano che ho stretto
Ho abbandonato il mio mondo
Ma io sorrido lo stesso
Anche se dentro è un casino...>>
Continua e quando finisce ho i brividi e gli occhi lucidi.
Lei non ha tolto per un attimo gli occhi dal mio viso. Sbatto velocemente le palpebre e guardo in alto sperando di far andar via le lacrime che stavano per scendere dai miei occhi.
E: non ti emozionare, scemo..
S: è inevitabile.
Le spunta un sorrisone e prende il mio viso tra le mani per poi darmi un dolce e lungo bacio.
S: è bellissima Em.
E: grazie..
Mi asciuga le lacrime con i pollici e sorrido.
S: ceni da me stasera!?
E: non mi hai mica invitato..
Dice incrociando le braccia al petto con un sorrisino sul volto.
S: ceni da me stasera?
E: se proprio devo..
S: mo ti ci mando!
E: ahah..scherzo!
Ride e mi abbraccia..
S: stringimi di più!
Sento che sorride e mi stringe.
S: sai che mangiamo stasera?
E: cosa??
Chiede emozionata..
S: la pizza!
E: la pizza?! Pensavo facessi una cenetta romantica..
Dice facendo finta di esserci rimasta male.
S: ma che cenetta romantica, portati un pigiamone che poi ci guardiamo pure un film..!
E: ahh..Chi mi sono presa! Tanti uomini romantici, dolci.. belli! Ma chi me l'ha fatto fare a prendermi a te?
S: se non la smetti ti zittisco come dico io..!
E: ahh, no perché io avevo intenzione di continuare..
Sorrido e mi fiondo sulle sue labbra, e così iniziamo a limonare. Mi stacco a fatica e le dico..
S: devo andare Em, ti aspetto stasera a casa mia, alle 20.30. Non scordarti il pigiamone..!
E: ma davvero sta cosa?
S: si! Che ti vergogni a metterti il pigiama?
E: beh sai..Con i ragazzi con i quali mi frequento da poco, vorrei prendermi del tempo e..non correre ecco..
S: esatto, con i ragazzi con i quali ti frequenti da poco, io non sono uno di quelli. Quindi zitta e portati un pigiama!
Scoppia a ridere e ci alziamo. Attorciglia le braccia attorno al mio collo e ci abbracciamo.
S: ci vediamo più tardi..
E: ciao Ste..
Le do un bacio a stampo e la guardo uscire.
*La sera*
Sono arrivate le pizze da poco e sto aspettando Emma. Dopo alcuni minuti suona e tutto contento vado ad aprire. La guardo da capo a piedi. Un jeans a vita alta attillato, una maglia a manica corta Levis bianca con la scritta rossa messa dentro i pantaloni, e sopra una giacca di pelle. Indossa degli stivaletti con un bel tacco, e la rendono ancora più figa.
S: menomale che avevo detto di venire in pigiama..!
Alza una mano nella quale ha due buste e capisco che in una di quelle c'è il suo pigiama.
S: ahh..
Sorridiamo e ci abbracciamo istintivamente.
Poggio una mano sul suo sedere e lo stringo..
E: Ué ué..
Dice staccandosi dall'abbraccio mentre cammina verso il tavolo.
S: non potevo con questi pantaloni che ti sei messa. Chissà quanti ragazzi ti hanno guardata..
E: i sedili della mia macchina, sei geloso di loro?
S: ah no, loro possono dai..
Ridiamo e la aiuto a togliersi la giacca. La poggio altrove e torno vicino a lei che poggia una Delle due buste sul tavolo..
S: che è?
Chiedo alquanto curioso. Apro la busta e trovo una bottiglia di vino rosso.
S: non serviva, lo sai..
E: vabbè..
Mi avvicino a lei e le do un bacio ad un angolo di bocca, giusto per non rovinarle il rossetto che si è messa. Sorride e attorciglia le braccia attorno al mio collo.
E: quando si mangia?
Dice con la voce da bimba. Sorrido e scuoto la testa..
S: e ti pareva..stanno in cucina, ora le prendo.
Torno con le pizze tra le mani e lei è già seduta. Mi siedo di fronte a lei e le porgo la sua pizza. Quando la vede fa il labbruccio e si alza. Si butta su di me e mi bacia più volte.
E: hai preso la mia preferita!! Te lo sei ricordato!
Dice sorridendo..
S: eh sì..!
Le sorrido anch'io e la ribacio. Mangiamo parlando del più e del meno e quando finiamo si alza per poi venirsi a sedere sulle mie gambe. Mette un braccio attorno a me e cerca i miei occhi.
S: vorrei che questi momenti non finissero mai. Solo io e te..e il nostro amore.
E: quindi..
S: ti amo.
E: ripeti..
Dice mentre avvicina le nostre labbra.
S: ti amo, ti amo tantissimo.
Ripeto bocca contro bocca.
E: anch'io..
Mi sussurra per poi unire definitivamente le nostre labbra. Dopo un lungo bacio ci alziamo. Sparecchiamo e torniamo in salotto.
E: allora posso andare a mettermi il pigiama?
S: no aspetta, mettilo qua, io vado di là..
E: no, devo anche struccarmi..
S: ahh..Ma che ti sei truccata a fare?
E: ripeto..Con i ragazzi appena conosciuti, non posso arrivare troppo sfatta..
Scoppia a ridere e io scuoto la testa.
S: allora vengo con te.
E: no, no!!
La carico sulla mia spalla e la porto in camera da letto.
E: sei un cretino!
Va nel bagno della camera e inizia a struccarsi, senza chiudere la porta. Intanto io mi spoglio per mettermi il pigiama. Ad un tratto chiude la porta, a chiave.
S: mamma mia Emma ti ho vista fino all'altro giorno nuda, che sarà mai vederti in intimo!
E: zitto!
Urla dal bagno. Sospiro e mi infilo dei pantaloni blu e gialli a quadri larghissimi, è una maglietta a manica corta grigia.
Poi esce dal bagno, struccata e più bella di prima..Con il suo solito pigiama  celestino a righe bianche. Fischio e dico..
S: wow quanta eleganza stasera!
E: anche tu, complimenti..
La prendo in braccio e le do dei dolci baci su tutta la faccia. Scendiamo sotto e mi chiede, impaziente..
E: che film vediamo??
E poi si butta sul divano.
S: Questo piccolo grande amore..!
E: quanto sei romantico, mamma mia..
Dice sorridendo.
Mi sdraio sul divano e lei davanti a me. Le cingo la vita con un braccio e lei unisce le nostre mani.
Premo play e guardiamo il film. Dopo un paio d'ore finisce e lei si gira verso di me.
E: e ora, che facciamo?
S: cosa vuoi che facciamo..?!
E: non voglio andare già adesso a casa..
S: nessuno ha detto che devi andare a casa..
Mi avvicino e le do un bacio.
E: facciamo i biscotti?
S: è quasi mezzanotte Emma, vuoi fare i biscotti a quest'ora?
E: sii!
Si alza e corre in cucina. La raggiungo svogliato e la vedo su una sedia che raggiunge i ripiani più alti. S: ahahah..Aspetta, scendi!
Scende e sorride.
E: prendi la farina e lo zucchero..!
S: sei proprio convinta di voler fare questi biscotti?
Dico prendendola per i fianchi. Poi le bacio un po' il collo.
E: sii..Smettila di pensare solo a quello, possiamo fare tante cose insieme quando siamo soli..!
S: ma solamente soli soli possiamo farlo..
E: ma tu pensi solo con quello che hai tra le gambe?
Dice staccandosi. Sta iniziando ad arrabbiarsi..e non volevo accadesse.
S: stavo scherzando Em..
E: no, non mi pare. Non esiste solo il sesso Stefano, mettitelo dentro quella testa! Io e te per ritornare alla nostra quotidianità non abbiamo bisogno di andare a letto insieme, ma di passare del tempo insieme nel migliore dei modi..!
Sbuffa forte e borbotta..
E: mi hai fatto passare la voglia pure di fare questi fottuti biscotti!
Esce dalla cucina sbattendo lo strofinaccio sul bancone della cucina. Aspetto un po' e la raggiungo.
Non la trovo e poco dopo la vedo scendere dalle scale con i suoi vestiti addosso.
S: Emma dove stai andando, aspetta..
Dico seguendola fino al portone. La fermo per un braccio e lei si gira guardandomi inferocita.
S: stavo scherzando..
E: scherzando, ma fammi il piacere Stefano..!
Apre la porta..
S: dai, non andare. Hai ragione, scusa...

Com'è?♥










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