capitolo 19

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Riscende con una busta in mano ed un sorriso splendente sul volto. Si Avvicina e mi dice..
E: devi aprire prima il piccolo pacchetto grigio, poi apri la busta bianca.
S: mh, va bene.
Apre il primo pacchetto..
Un profumo da uomo firmato Burberry.
S: ma sei fuori di testa? Ti sarà costato un botto!
E: ma che ti importa? Anzi, vedi se ti piace la fragranza. L'ho scelta io.
S: se l'hai scelta tu allora è sicuramente buona..
E: esatto, anche perché voglio sentirtelo addosso sempre.
Sorride e ne spruzza un po sul suo polso. Annusa e annuisce.
S: mi piace tantissimo, buono.
E: che pensavi?!
Sorridiamo E gli dico..
E: ora apri quella bustina.
S: ha la forma di biglietti..Che mi vuoi portare al concerto di Emma Marrone?
E: cretino.. Apri!!
Apre e rimane scioccato guardandomi subito.
S: io penso vivamente che tu sia andata fuori di testa!
E: hai capito?? Io e te..
S: dopodomani..A Parigi!
E: sei felice almeno un po?
S: sono felice tantissimo non un po!
Mi prende in braccio e giriamo su noi stessi.
Poi gli tengo ferma la testa e faccio scontrare le nostre labbra.
S: perché hai fatto tutto questo per me, io non me lo merito.
E: perché ti amo.
Dico seria guardandolo negli occhi.
S: anch'io.
Sussurra un secondo prima di baciarmi di nuovo. Ci sediamo sul divano. Metto le gambe sulle sue mentre il suo braccio mi circonda le spalle e la sua mano gioca con i miei capelli.
S: è il nostro primo weekend da soli all'estero o sbaglio?
E: se quando ti ho raggiunto a New York quell'anno lo chiami weekend da soli è il secondo..Altrimenti No, è il primo.
S: nah, quella era una fuga d'amore. Dopodomani sará la nostra prima luna di miele ufficiale.
E: sarà un po' breve, però..
S: però sarà bellissima comunque, e sai Perché?
E: dimmelo tu.
S: perché saremo noi. Io e te.
E: da quando sei così romantico?
S: da quando sono innamorato di te.
E: cioè da 10 secondi fa?
S: no. Dalla prima volta che ti ho vista durante quei provini sotto il sole bollente di giugno. Però lì sei stata tu il mio sole.
E: mhh quanto zucchero, fammi alzare va!
Scoppia a ridere quando mi alzo e arrivata in cucina gli urlo.
E: vuoi un caffè??
S: no voglio te.
E: Stefano se non la smetti di fare il fidanzato smielato ti caccio fuori!
Mi raggiunge in cucina e mi cinge i fianchi avvicinando le sue labbra alle mie.
Mi bacia a stampo mentre fa scendere le mani sul mio sedere. Mi stacco..
E: togli le tue manacce e fammi bere in pace un caffè.
S: lo voglio anch'io!
E: se sposti le tue mani te lo faccio!
Ride, mi bacia a stampo e si sposta.
S: quindi devo andare a fare le valigie?
Dice sedendosi su una sedia. Mi giro e vedo la sua faccia sorridente come un bimbo.
Mi avvicino a lui e mi piego un po prendendogli il viso tra le mani e avvicinandolo al mio.
E: domani, oggi stai con me. Sabato alle 6.30 abbiamo l'aereo.
Gli dico quasi sussurrando.
S: mh..Alle 6.30? Un po più presto no eh?
E: così abbiamo anche sabato. Poi domenica sera alle 21 riprendiamo l'aereo..
S: va bene. Ora però dammelo sto bacio..
Sorrido e accorcio quella piccolissima distanza che c'era ancora tra le nostre labbra baciandolo. Lui cerca di approfondire. Glielo concedo schiudendo le labbra, così da concedere alla sua lingua di farsi spazio nella mia bocca, per poi subito intrecciarsi alla mia.
Dopo poco ci stacchiamo e ci sorridiamo.
S: bella sei..
Sta per ribaciarmi ma sentiamo un rumore, ovvero il caffè che stava uscendo.
E: cazzo.
Mi sposto e corro verso la macchinetta togliendola da sopra il fornello. Verso il caffè nelle tazzine e nel frattempo dico..
E: altro che Parigi, qua facevamo andare a fuoco la cucina!
Ride e io mi avvicino a lui con i caffè in mano.
[...]
Pov's Emma
il giorno dopo, 18.30. Al telefono..
E: allora ti è piaciuto il video?
S: bellissimo...Tu stupenda.
E: mh, menomale..
S: io ho scelto te sempre e comunque.
Dice facendo riferimento alla canzone che dice  "scegli me".
E: sicuro?
S: si.
E: hai preparato la valigia?
S: certo, tu?
E: adesso la sto facendo..
S: ma tu sei mai andata a Parigi?
E: si..
S: quando?
E: qualche anno fa con il mio ex fidanzato.
S: ah..
E: sarà più importante questa volta però..
S: dici?
E: ne sono certa.
S: ti lascio alle tue valige allora.
E: va bene..E domani mattina alle 5.30 devi stare in aeroporto.
S: va bene..
[...]
S: pure l'aereo privato? Ma sei impazzita?
E: ci avrebbero visti. Sei impazzito tu se volevi andare con un aereo normale!
S: ma fatti dare almeno la metà.. Emma non voglio che fai tutto questo per me, io non me lo merito.
E: non lo sto facendo per te, o almeno solo per te. Lo sto facendo per noi.
S: ma in tutte le coppie normali chi da di più in questo senso è sempre l'uomo. Perché stai facendo tutto questo?
E: perché noi non siamo una coppia normale.
X: è ora di decollare! Salite su!
E: andiamo!!
Dico tirandolo per un braccio.
Mi segue e saliamo sull'aereo.
[...]
Arriviamo a Parigi un'ora e mezza dopo. Sono le 8.30 e stiamo raggiungendo l'albergo in taxi. Non smette di tenere la sua mano intrecciata alla mia e lo trovo un gesto bellissimo.
S: qua a Parigi non voglio vederti cacciare un euro. Capito?
Dice marcando le ultime parole.
E: va bene, dammi un bacio..
Dico avvicinando le mie labbra alle sue.
Mi stampa un bacio e sorrido felice. Lui mi stringe di più.
Arriviamo all'albergo e prendiamo la chiave della nostra stanza per poi raggiungerla subito. Usciremo per ora di pranzo, per andare a mangiare in qualche posto carino e per poi visitare Parigi.
Entriamo e rimane ancora una volta scioccato dalla bellezza della camera. È quasi una suite.
S: ma questa l'hai già pagata?
E: no
S: la pagheremo insieme. E quando dico insieme vuol dire che la pago io.
Alzo gli occhi al cielo scuotendo la testa e lui chiude la porta avvicinandosi a me.
E: sei felice?
S: io tantissimo. Tu?
E: non puoi capire quanto.
Avanziamo e vedo lui tuffarsi sul letto mentre io apro la finestra per vedere il panorama che c'è fuori. Mi appoggio alla ringhiera estasiata dalla bellezza di questa città e poco dopo sento lui raggiungermi e cingermi i fianchi poggiando il mento sulla mia spalla.
S: bellissima Parigi..no?
E: tanto..
S: sempre più bella tu però.
Mi giro tra le sue braccia e lo guardo. Lui fa lo stesso con me. Ma se io lo guardo con nessuna espressione particolare lui invece ha gli occhi felici e..innamorati. Ho questa sensazione.
S: volevo dirti due cosette..Pensi che questo sia il luogo adatto?
E: dipende da ciò che vuoi dirmi..
S: posso dirtelo anche qua allora.
E: vai..
S: se tu qualche volta hai dubbi su di me, su ciò che provo io nei tuoi confronti..Non pensare neanche per un secondo che io non ti ami. Il mio cuore é tuo da quel lontano 2009, dove anche se sembravo un ragazzino che voleva solo una ragazza, ogni volta che ci abbracciavamo, ci baciavamo, o ci toccavamo solamente, avevo le farfalle nello stomaco. Sono innamorato di te, e ti amo, ti amo più di ogni altra donna che io abbia mai amato. Anche se un giorno non saremo più noi, ricordati che ti amo, ti amerò per sempre.
E: ..per sempre?
S: so che tu non riesci a dire quella frase, ma io sento di dirtela, perché sento che è così.
E:..ti amo anch'io Ste, non ho mai smesso di farlo.
Mi sorride con le lacrime agli occhi e si avvicina alle mie labbra baciandomi dolcemente.
S: rientriamo che fa freddo..
Dice poggiando una mano sulla mia schiena e facendomi passare prima di lui.
Rientriamo e lui come prima si butta sul letto ed io inizio a posizionare le valigie e togliere da quest'ultime le cose più importanti.
E: no ma grazie del tuo aiuto, sei fantastico.
Dico quando ho quasi finito.
S: ti sto aspettando..
E: se mi avresti aiutata avrei finito prima.
E intanto mi avvicino al letto e mi sdraio vicino a lui. Mi circonda con un braccio e Poggio la testa sulla sua spalla. Porto una mano sotto il suo maglione e gli faccio i grattini sulla pancia e sul petto, so che li adora.
S: tu mi vizi un po troppo secondo me..
E: meglio viziarti così che su altro.
S: non c'è bisogno che mi vizi su quello..
Dice e in un attimo lo ritrovo su di me.
E: perché già lo sei..!?
S: forse..
A quel punto ci baciamo e subito le sue mani scivolano sui lembi della mia maglia e iniziano a sfilarla via dal mio corpo.
Quando rimango con il reggiseno sposta le sue labbra dalle mie al mio collo per poi9 scendere e baciare il seno. Si stacca e mi guarda per un attimo mentre si toglie il maglione e i jeans. Porta le mani sul bottone dei miei.
E: sento freddo Ste..
In un batter d'occhio mi prende e finiamo sotto il piumone. A quel punto gli sorrido e mi mordo il labbro vedendolo tornare subito a sbottonare i miei jeans. Mi sfila anche quelli e prendo il suo viso tra le mani riniziando a baciarlo. Mi morde il labbro inferiore facendomi inarcare la schiena, così da poter prendere il ferretto del reggiseno tra le dita e slacciarlo. Scende di nuovo con le labbra e questa volta lascia il suo bel segno color prugna tra i miei seni. Mi sfila le mutande e io gli tolgo i boxer. Mi guarda negli occhi pronto a fondersi con me ma..
S: cazzo il preservativo.
E: Stefano..
Dico sconvolta.
S: ma li avevo presi?
Mi metto le mani in faccia e vedo lui alzarsi e girare nudo per la stanza cercandoli nella sua valigia. Solo noi possiamo trovarci in certe situazioni.
S: ma dove cazzo stanno?
E: non li hai trovati?
S: no Emma, non ci sono.
E: Stefano..
S: vabbè..
Raccoglie i suoi boxer e li indossa.
E: Ste aspetta..
S: che c'è?
E: vedi nella mia valigia.. Nella pochette blu, dovrebbe esserci qualcosa..
Fa come gli dico e poco dopo si gira e mi guarda ridendo con una decina di preservativi tra le mani.
E: non ridere cretino e sbrigati.
Ne mette uno e mi raggiunge sotto le coperte. Torniamo seri e nello stesso momento in cui fa riunire le nostre labbra entra in me.
Dopo un'ora sfiniti rimaniamo abbracciati nel letto.
S: è più efficiente di mattina non trovi?
E: quanto sei cretino..
S: se non ce li avevi tu che facevamo? Un figlio?
E: smettila. Se non ce li avevo io ti avrei mandato a fanculo ecco.
S: Perché?
Dice ridendo.
E: perché pensi solo a quello e poi non pensi a certe cose..
S: e invece tu perché ce li avevi?
E: perché so di avere un fidanzato cretino.
S: AHAHAH menomale che ci sei tu..
Scuoto la testa sorridendo.
Pov's Ste
S: hai fame?
E: sii!
Dice con la voce da bimba. Lei è la mia bimba. La amo tanto e non ci credo ancora che posso ancora stringerla tra le mie braccia.
Ridiamo E alzo la cornetta per chiamare la reception. Poi mi fermo..
S: ma mo in che lingua parlo?
E: sai parlare francese?
Dice ridendo.
S: no amò..
Vedo i suoi occhi illuminarsi. Si riprende e dice..
E: e allora parla in inglese.
S: marò mi viene l'ansia!
E: almeno in quello ci azzecchi un po'.
S: più o meno..
Chiamo e poco dopo rispondo.
S: good morning, can you bring 2 coffees and two chocolate croissants in room 216? (Buongiorno, potere portare 2 caffè e due cornetti al cioccolato nella stanza 216?)
Emma ormai sta per fare la pipì addosso per le troppe risate causate dalla mia pronuncia inglese poco azzeccata.
X: of course, just 5 minutes!
S: thank you, bye.
Chiudo ed Emma continua a ridere e io la guardo sorridendo fingendomi offeso.
S: allora cosa c'è da ridere?
E: avrei dovuto farti un video!
Ride ancora, tra poco non respira più.
Mi metto su di lei e le blocco con una mano entrambi le braccia al di sopra della testa.
S: mo che fai?
Scrolla le spalle per quanto ci riesca.
Mi fiondo sul suo collo e prendo un pezzo di pelle. Lei mi lascia fare e dopo un po mi stacco.
S: sei mia.
E: alzati cretino e fammi vestire se non vuoi che il cameriere mi veda così quando ci porta la colazione..
S: subito.
Si alza ed entrambi ci rivestiamo.  Fa il letto e poco dopo ci arriva la colazione.
S: thank you very much..!
Prendo  la colazione e rientro.
La Poggio sul letto e mi siedo a gambe incrociate, com'era anche lei. Poggia il telefono e mangiamo.
S: vado a farmi la doccia, poi vai tu e ti lascio tutto il tempo che vuoi per prepararti. Sono le 10.30 per le 13 massimo usciamo eh!
E: va bene zittoo!
Così si fa la doccia e poi vado io.
[...]
Pov's Emma
S: brava così non ti si vede quel culo pazzssco che hai e che quei jeans ti risaltano..!
Dice quando mi metto il cappotto lungo.
Ridacchio e mi avvicino a lui.
Con le labbra a due centimetri dalle sue, metto le mani sui lembi del suo giubbotto e sussurro..
E: e tu chiuditi questo che con questa maglia attillata si capisce tutto ciò che c'è sotto.
E avvicino rapidamente i due lembi del giubbotto, invitandolo a chiduerlo. Gli mordo il labbro inferiore e mi allontano, prendendo la mia borsa e il mio cellulare.
Apro la porta e mi giro non sentendo lui che mi segue. Vedo lui intento a farsi una foto.
E: ma la smetti?
Dico ridendo. Mi ignora.
E: sei ridicolo quando fai quelle facce.
Si gira e mi guarda male, facendo il finto offeso.
E: dai andiamo..
Mi segue e andiamo in ascensore.
Inizio a controllare il trucco vicina allo specchio e lui mi interrompe dicendo.
S: appropostito di ascensori, ho visto certe foto che hai messo un po di tempo fa..
E: e quindi?
S: sarei voluto entrare nel telefono e farti mia all'istante.
E: sei il solito cretino.
Si apre l'ascensore ed usciamo. Consegnamo la tessera della nostra stanza e usciamo all'albergo.
E: ma dove andiamo a mangiare?
Dico ad un tratto, accorgendomi solo ora che non ci avevo pensato prima.
S: ci ho già pensato io.
E: quando??
S: mentre non finivi mai di prepararti.
E: ma-..
S: ecco il nostro taxi!
Dice indirizzandomi con una mano sulla mia schiena bassa, verso una macchina che accosta davanti a noi.
Entriamo e questa ci porta già davanti al ristorante. Entrati all'interno di quest'ultimo, veniamo accolti da un buon odore di cibo. Ci sono molti tavolini a due, molte coppiette. Mi guardo intorno e Stefano mi prende la mano intrecciandola alla sua, come se potessi scappare da un momento all'altro.
X: ecco a voi, il vostro tavolo signori.
Dice un cameriere con un italiano insolito.
E: ti sei anche preoccupato di trovare un ristorante dove ci sono camerieri italiani?
S: ovviamente.
Dice fiero.
Ci sediamo e subito mi dice..
S: non dobbiamo ordinare, ho già programmato il pranzo.
E: ah, perfetto.
S: Emma..
Dice poggiando una mano a metà tavolo, invitandomi a prenderla con la mia.
S: tu sei felice di quello che stiamo facendo? No perché io tantissimo.
E: di quello che stiamo facendo in generale?
Annuisce imbarazzato, come se dovesse fare qualcosa della quale non ha il  coraggio.
E: ma che hai?
S: nulla, sono felice e basta.
Sorrido addolcita.
E: anche io sono felice..
S: e sbaglio se ti dico che ti vedo un po malinconica, anzi troppo?
E: non sbagli..
S: cosa c'è che non va? Il singolo non sta andando bene?
E: no, assolutamente..
S: e allora?
E: nei prossimi mesi mi succederanno tante cose belle se Dio vorrà..
S: ne sono certo.
E: e pensare che non potrò condividere questa mia gioia con te, e pensare che mi mancherai come manca l'aria mentre sei sott'acqua, e pensare che mentre farò qualche intervista non sarò felice e attenta perché starò pensando a te e a quanto mi manchi. Ste mi mancherai un casino.
Dico ormai con il magone in gola e le lacrime agli occhi.
S:...

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