capitolo 14

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Scusate la lunghiiissima attesa ma con le vacanze ho avuto tanti impegni♥

Le prendo delicatamente il polso.
E: non toccarmi.
S: ma tu resta..
E: riesci sempre a rovinare tutto! Sei un cretino!
Apre la porta e scappa via.
Pov's Emma
Riesce sempre a rovinare tutto. Volevo passare una bella serata con lui, come una coppia, tranquilli. E invece no.
Durante il viaggio in macchina ecco che arriva una sua chiamata.
Riattacco. Poi continua. Una, due, tre volte..
E: Stefano mi devi lasciare in pace!
S: no
E: ci metto due secondi a riattaccare!
S: e io ci metto due secondi a mettermi le scarpe e venire da te!
E: ci devi soltanto provare e poi vedi..!
S: non ho paura di te
Dice in tono scherzoso..
E: non sto giocando.
S: ok..
E: senti Stefano, vaffanculo!
E riattacco. Sta peggiorando solo le cose.
•il giorno dopo•
Pov's Ste
Ho provato a richiamarla, a scriverle, ma niente..mi ignora. Mentre faccio colazione chiamo la sua amica, Francesca.
F: Buongiorno..!
S: buongiorno Franci..
F: che hai combinato?
S: ehm.. perché?
F: altrimenti non mi avresti chiamato..
S: no è che ho discusso con Emma, e non mi vuole più sentire. Io non so più che fare. Dove sta oggi?
F: oggi sta a casa penso, io devo andare da mia sorella..
S: quindi ho il via libera?
F: beh si.. Però miraccomando, se non ti vuole sentire ancora lasciala stare, sennò peggiori le cose..
S: va bene, grazie mille Franci..
F: di che scemo..Ciao!!
S: ciao!!
Faccio colazione, mi preparo ed esco.
Oggi agli studi lavorerò solo di pomeriggio quindi ho tutta la mattina per provare a chiarire con lei. Arrivo sotto casa sua e suono al citofono. Dopo un po' sento la sua voce impastata dal sonno..Sono le 10!
E: chi è?
S: buongiorno biondina..Mi apri?
E: Stefano ma non hai nient'altro da fare al posto di rompermi le palle di prima mattina?
S: no, mi piace tanto romperti le palle..
E: dai Stefano vattene, potrebbero vederti, non ho nessuna voglia di farti entrare..vattene.
S: io non me ne vado da qua sotto. O mi apri o non me ne vado. E ricorda...che potrebbero vedermi.
E: se ti apro il cancello poi rimani comunque sulle scale..
S: aprii
Apre il cancelletto e salgo le scale.
Suono il campanello. Apre la porta..
E: cosa vuoi?
S: voglio chiarire con te. Anzi, voglio te.
E: si certo..Ora che faresti? Ah no già lo so. Mi baceresti, poi ne approfitteresti per prendermi in braccio, portarmi in camera e infine portarmi a letto. Ho dimenticato qualcosa?
S: dai Emma..Ho mezza giornata. Non volevo passare per quello che vuole solo andare a letto con te, ma era una sera in cui eravamo soli soli..e potevamo. Tutto qua..
Incrocia le braccia al petto e guarda a terra.
La prendo da entrambi i polsi e l'avvicino a me. Le bacio la guancia e si scansa facendo staccare la mia presa dai suoi polsi. Mi guarda male e le dico..
S: oh dai..
La riprendo dai polsi.
E: oh mi devi lasciare!
Dice staccandosi bruscamente.
S: su Emma non ho tutta la giornata e dopodomani riparto per Milano..
E: io ci vado domani. Guarda un po'!
S: cosa?
E: parto domani. Cosa non capisci?
S: e quando torni?
E: non ti interessa.
S: eddai Emma basta.. Smettila di fare così.
E: io faccio quello che mi pare!
S: scusa, ok, ho sbagliato i modi..Mi dispiace, non dovevo. Ora basta. Questo comportamento non ci porterà molto lontano..
E: non pensare che io mi arrabbio per nulla..!
S: si, discutiamo insieme.. Ma ti ho chiesto scusa, stop.
Mi guarda e poi riabbassa lo sguardo.
S: mi abbracci?
E: no..
Dice con un sorrisino sul volto.
S: ah no?
Scuote il capo. La carico sulla spalla e la butto sul divano. Mi metto su di lei e inizio a farle il solletico. Inizia a ridere a crepapelle, e la sua risata è la mia musica preferita. La ascolterei per ore. Nella confusione trovo il tempo per prenderla per i polsi e bloccarglieli sopra la testa.
S: e mo che fai?
E: ho sempre delle bellissime ginocchia..
Ci penso un po' su, poi capisco e sgrano gli occhi.
Lei mi guarda e scoppi a ridere.
S: shh.
Mi avvicino e inizio a baciarla. Piano piano lascio andare i suoi polsi e attorciglia le mani attorno al mio collo. A poco a poco le passa nei capelli e mi spinge verso di lei.
Prendo il suo labbro inferiore tra i denti e le sussurro, per quel che riesco..
S: ti amo..
So che se glielo ripeto spesso è più sicura e riacquista più velocemente fiducia in me.
Sorride e fa scivolare le mani sulle mia guance, le stringe e per sbaglio io le stringo troppo il labbro..
E: ahiaa!
S: cipollaa!
Ride e la ribacio.
Ci sorridiamo e poggia la mia testa sul suo petto.
S: ohh, mo si..
Allarga meglio le gambe per stare più comodi, e poi inizia ad giocare con i miei capelli..ed io sono in paradiso.
Pov's Emma
Dopo un po' sento la mia maglia bagnarsi.
E: Ste, che succede..?
S: eh?
Dice con una voce strana. A quel punto gli alzo la testa e vedo le lacrime sul suo volto.
E: che hai fatto Ste?!
S: niente. Pensavo e..bum..
E: a che pensavi?
S: non posso dirtelo..
E: dai Stefano parla, non ho voglia di arrabbiarmi di nuovo..
S: non posso, poi piangi anche tu, e io non voglio che piangi..
E: dai Ste..
Si mette seduto e io mi vado a sedere sulle sue gambe.
Lo invito a parlare con lo sguardo e dopo aver fatto un grosso respiro..
S: pensavo a Santiago, a quanto mi manca..a quanto lo amo. E poi ho pensato, a come sarebbe bello avere un figlio tutto nostro. Tu mamma, e io padre..dello stesso bambino. Se l'avessi mai fatto tanti anni fa, avrebbe circa 6 anni ora..Un ometto o una principessa tutta nostra, che starebbe per andare a scuola. Immagino noi emozionati che mentre l'avremmo accompagnato o accompagnata alla scuola primaria..Le tue lacrime e io lí pronto ad abbracciarti. Penso davvero che ho fatto un enorme errore a lasciarti tanti anni fa, si ho avuto metà del mio cuore, Santiago..Ma magari il mio Santiago l'avrei avuto con te. E con te non avrei mai avuto il problema di doverlo vedere pochissimo, non ti avrei più lasciata..Io ti amo e..
Lo guardo senza far trasparire nessuna emozione. Sono concentrata ad ascoltarlo, e tutto ciò che dice è così perfettamente giusto. Ma.. c'è un ma.
E: Ste, aspetta..
Mi guarda interrogativo.
E: c'è una cosa che non ti ho mai detto..
S: cioè?
E: ..Io..Io ero incinta di 1 mese.
S: quando?? ..Emma, quando?
E: quando tu te ne sei andato dalla donna perfetta..
S: e-e..?!
E: e ho abortito. Mi avevi dimostrato per l'ennesima volta che di me non ti fregava nulla, e che dovevo fare? Rincorrerti e dire che volevo quel figlio con te? No grazie, io in quel momento un figlio con te non lo volevo per niente al mondo, mi facevi schifo, pena.
S: avrei cambiato idea..
E: ma stai scherzando? Secondo te io ti dicevo del bambino, così che tu poi tornavi ovviamente da me..solo per quello? E se non c'era quell'esserino Emma andava buttata nel cesso, no?! Beh certo, mi sembra ovvio!
S: scusa..
Dice fiondandosi sul mio collo per poi stringermi forte. Inspira forte attaccato al mio collo e dice..
S: non me lo perdonerò mai.
E: cosa?
Gli chiedo in quella posizione.
S: di essere andato via in quel modo..
E: ne abbiamo già parlato, ora pensiamo al presente, e a tutte le cose belle che ci succederanno..
S: di cosa parli?
Dice alzando la testa.
E: sta per uscire il mio disco e sono felicissima, tu hai avuto una nuova proposta di lavoro pazzesca, una nuova esperienza che non ti ricapiterà più..Io ho te, tu hai me..Cosa ci serve ancora?
S: niente..Sono felice così.
Gli sorrido e gli do un bacio.
Prendo il cellulare dal tavolino e leggo i messaggi che mi sono arrivati. Lui sbircia un po' e..
S: chi è sto Alessandro?
Dice non arrabbiato, ma incuriosito..
E: un mio amico
S: chi è un altro che ti sbava dietro?
E: no, non credo..
Dico continuando a scrivere.
S: ma che scrivete oh..?
Cerca di guardare..
S: ah e quindi con un tuo amico vai a cena fuori, solo voi due?
E: oddio Ste non mi scocciare..
S: pure??
E: siamo amici, che c'è di male?
S: con un amico non ci vai a fare una cena solo tu e lui, soprattutto sei hai già un fidanzato.
Scrivo un'ultima cosa e poggio il cellulare.
E: ma perché ti preoccupi? Io sto con te, non voglio stare con lui.
S: ma lui vuole stare con te.
E: Stefano basta!
S: tu non ci vai.
E: certo che ci vado.
S: quand'è?
E: stasera. Tu torni tardi da lavoro, non possiamo stare insieme.
S: e quindi? È un motivo fare la cena a lume di candela con un altro?
E: Stefano non è cos-..
S: lasciami in pace.
Mi fa alzare e si alza anche lui. Va in cucina.. Com'è?💖























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