NCIS: Nesikha [COMPLETA]

8. Whatever It Takes

"McGee, hai rintracciato Ziva?"

Gibbs attraversa velocemente il bullpen e si ferma davanti alla scrivania di McGee.

"Sì capo, ma risulta irraggiungibile da due giorni. L'ultima volta che ha acceso il telefono era in una località senza nome in Israele."

"Dove esattamente?" intervengo. McGee lancia uno sguardo a Gibbs, come per chiedergli il permesso, quest'ultimo si volta e va a sedersi alla propria scrivania.

McGee sospira.

"25 km fuori Tel Aviv."

"La casa sicura di famiglia."

Dinozzo fa la sua comparsa. Si avvicina a grandi falcate a ha un'espressione vagamente corrucciata.

"Sarai ha detto la verità, non si chiama Reynolds, ma Jonathan Cohen, Abby ha trovato tutto su di lui. Per quanto riguarda la sua morte è stato ucciso da un colpo ravvicinato d'arma da fuoco al torace, deve essere stato qualcuno di cui si fidava per permettergli di avvicinarsi così tanto. Capo, avete notizie di Ziva? Abby dice che risulta irraggiungibile da-"

"Dinozzo!" lo interrompe Gibbs "Vance e Ofman stanno parlando con Orli Elbaz proprio adesso."

Proprio in quel momento Aaron esce dall'ufficio del direttore e ci raggiunge nel bullpen.

"Il direttore Elbaz ha rifiutato le indagini congiunte, ma ci darà tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno per trovare Ziva."

"Ci?" chiede Tony amareggiato e sul punto di scoppiare.

"Sì, abbiamo tre voli prenotati per Tel Aviv, partiamo questa sera. Uno è per me, l'altro è per Sarai e il terzo è per l'agente Dinozzo, come ha previsto Vance. Io la asseconderò nelle indagini agente Dinozzo."

"No!" esclamo "No Aaron, io non posso tornare. Aiuterò da qui."

Non posso tornare in Israele, non con Hamas che vuole ammazzarmi.

"Tu sei morta per loro, non corri nessun pericolo. Ti trovi illegalmente negli Stati Uniti e devi fare ritorno in patria. Inoltre sei minorenne Sarai, non puoi far parte delle indagini."

"Che cosa?! Io DEVO far parte delle indagini, se non fosse per me non ne stareste nemmeno parlando!" Aaron mi guarda mortificato. Sa bene che potrei dare un grande aiuto nelle indagini, ma non può coinvolgermi.

"Ci aiuterai fornendoci delle informazioni che ritieni importanti. Quando sarà finita tutta questa storia ti prometto che non ti lascerò affidare agli assistenti sociali, ti aiuterò personalmente a trovare una sistemazione." Gibbs ha un'espressione così seria e profonda che mi fa credere, anche se solo per un istante, che non stia mentendo.

Noto con la coda dell'occhio che Tony mi sta guardando furtivo. Mi sta studiando, esaminando, confrontando. Continuo a pensare che lui e Ziva siano stati molto uniti, ma allora perché non renderlo partecipe di quel che le stava succedendo ?

Una ragazza goth con dei codini neri spunta fuori dall'ascensore e più saltellando che correndo si avvicina verso di noi.

"Dov'è lei? Dov'è la mini-Ziva?"

La ragazza strabuzza gli occhi e sorride quando mi vede "Non ci posso credere, sei proprio identica a lei! Avete lo stesso sguardo, la stessa postura...anche lo stesso sguardo perplesso!" Mi abbraccia talmente forte che per un attimo sento mancare il respiro. Non tanto per la stretta, ma per la sensazione. Era uno di quegli abbracci che sì, ti bloccano le vie respiratorie per un po', ma che ti fanno sentire veramente al sicuro .

Di punto in bianco si stacca e assume un'espressione preoccupata "A proposito, avete notizie di Ziva?! Lo so che non devo preoccuparmi, che lei se la cava sempre, ma semplicemente non ci riesco, non riesco a non avere pensieri orrendi !"

Questa ragazza mi fa una buona impressione sin da subito. Molti potrebbero definirla pazza o bipolare, ma io credo che il suo problema sia solo quello di essere una persona vera, che non riesce a indossare una maschera.

"La troveremo Abby, se non sbaglio è la mia specialità." Dice Tony con una determinazione tale da farmi dubitare di tutto ma non del fatto che troverà Ziva.

ANGOLO AUTRICE

Bene bene bene, posso ufficialmente dare inizio a questa storia! Fino ad adesso avete letto solo la premessa, perché dal prossimo capitolo inizierà la vera storia!