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"Ziva!" esclamo totalmente colta alla sprovvista.

Ziva non muove un muscolo. Mi guarda con le sopracciglia alzate e la bocca socchiusa. Poi d'un tratto, come destata da un sogno, si sbilancia in avanti e mi stringe in un caldo abbraccio.

Senza che possa controllarlo mi metto a piangere e sento che anche lei sta singhiozzando silenziosamente.

"Ziva...ho avuto tanta paura..." balbetto con la voce incrinata "Pensavo che non ti avrei mai più rivista."

"Anche io lo pensavo..."

Scioglie l'abbraccio e mi prende la testa fra le mani. I suoi occhi sono pieni di lacrime e di sorpresa, sicuramente non si aspettava di trovarmi a casa.

"Ma dove sei stata?" sussurra con la voce spezzata "Ti ho cercata per anni, tutti mi dicevano che eri morta ma io non potevo crederci."

Scoppio nuovamente a piangere ripensando a tutto quello che ho vissuto, era da tanto, tantissimo tempo che non piangevo in questo modo.

Ziva torna a stringermi tra le sue braccia e inizia a dondolare mentre intona sottovoce una canzone che quando ero piccola mi cantava sempre per farmi tranquillizzare.

"Yerushalayim shel zahav

Veshel nechoshet veshel or

Halo lechol shirayich

Ani kinor."

Gerusalemme d'oro e di bronzo, e di luce, vedi, per tutte le tue canzoni io sono un violino.

"Ziva" la voce di Tony interrompe il momento.

Ziva si blocca e dopo un lungo sospiro si gira verso di lui che si trova sulla soglia della porta, rigido come un pezzo di legno.

Ziva si alza e guarda Tony negli occhi. Le basterebbe un passo per trovarsi faccia a faccia con lui, ma resta immobile, mantenendo il contatto visivo.

"Mi dispiace Tony." Adesso è lei quella rigida come un pezzo di legno, Tony sembra essersi sciolto.

"Per che cosa?" chiede lui con un tono di voce così dolce e triste da farmi stringere il cuore.

"Per-"

Per cosa Ziva? Perché ti guardi intorno in quel modo? Non sai nemmeno tu di cosa ti stai scusando? O forse lo sai troppo bene?

"Per tutto" conclude.

"Hai fatto tutto da sola, ancora una volta. Ancora, dopo tutto quello che abbiamo passato, non ti fidi di me?"

"Io volevo tenerti fuori, al sicuro. Il mio intento era di risolvere questa faccenda una volta per tutte, da sola, per chiudere definitivamente con la mia vita passata senza farci passare degli innocenti."

"Morendo? È così che pensavi di chiudere definitivamente con la tua vita passata?" Ora non c'è più amarezza nella voce di Tony, solo rabbia e preoccupazione.

"Ero pronta, lo sono sempre stata."

La tensione è palpabile. Tony sta per replicare, ma interviene Aaron, rimasto tutto il tempo dietro le quinte.

"Ne parlerete quando tutto questo sarà finito, non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo mettere insieme quello che sappiamo."

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Siamo tutti seduti nel salotto. Ho preparato una tazza di tè per tutti, per alleggerire la tensione, ma Tony e Ziva continuano a scambiarsi sguardi senza rivolgersi la parola.

"Cosa sai?" chiede Aaron.

Ziva sospira "Prima che Bodnar morisse mi rivelò qualcosa. Mi disse che se non fosse stato lui ad uccidermi ci avrebbe pensato qualcun altro, Khaled Al-Zamily. Ho fatto delle ricerche su di lui e Adam Eshel mi ha fornito una pista da seguire, qui in Israele. Dicevo la verità quando ti ho detto che volevo stare qui per cambiare vita, volevo chiudere questa storia per iniziare veramente da capo. Ti avrei chiamato una volta sistemato tutto, Tony." Tony evita il suo sguardo, vorrebbe ribattere ma qualcosa lo frena.

"In ogni caso, non sono rimasta in Israele. Ho fatto il giro delle case sicure della mia famiglia, mentre ho indagato a fondo e ho scoperto le sue vere motivazioni. Voleva vendetta, voleva che mio padre mi vedesse morire, la sua ultima figlia, per fargli provare quello che aveva provato lui."

"Ma tuo padre è morto e lui vuole ancora uccidervi." Constata Aaron.

"Ucciderci?" Ziva mi guarda preoccupata "Sa di te? Qualunque ricerca su di te dà come risultato la tua morte a causa di un incendio."

"Lo pensavo anch'io, pensavo di non essere nemmeno schedata."

Lo sguardo di Ziva è così pieno di domande, le mancano così tanti pezzi del puzzle che ahimè, prima o poi dovrò fornirle. Ma che penserà di me quando le dirò tutto?

"È un pazzo, vuole vendetta e non si fermerà fin quando non saranno morti tutti i David. Dobbiamo trovarlo prima che lui trovi noi e dobbiamo chiamare Gibbs." Conclude Tony.

NCIS: Nesikha [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora