flashback
La brezza primaverile scuoteva leggermente gli ulivi, producendo un suono naturale e rilassante.
Una bambina era seduta per terra a gambe incrociate, incurante del terreno umido che le sporcava il candido vestitino bianco. Aveva una bambola di pezza tra le mani, ed era tutta concentrata nel sistemarle i capelli in due trecce.
Con sé aveva anche un astuccio pieno di colori e un blocco da disegno, dove adorava disegnare di tutto, ma soprattutto i cavalli. Aveva sempre desiderato di cavalcare , ma suo nonno non glielo aveva mai permesso perché troppo pericoloso. In ogni caso Sarai non si perdeva d'animo e ogni anno chiedeva di poter visitare un maneggio, una volta era quasi riuscita a farsi dire di sì facendo gli occhioni.
Qualcuno le posò delicatamente la mano sulla testa. Sarai alzò lo sguardo su di lui e sorrise.
"Cosa c'è Saba*?"
Un Eli dai capelli non del tutto bianchi e con il sorriso stampato in faccia alzò gli occhi verso l'entrata della casa di campagna.
La bambina seguì il suo sguardo e le si illuminò il viso. Una ragazza in uniforme, con lo zaino in spalla e i capelli ricci disordinati le sorrise a trentadue denti mentre agitava la mano in segno di saluto.
Sarai si alzò di scatto lasciando cadere la bambola.
"Ziva!"
Corse da lei e le si buttò tra le braccia, cercando di stringerla il più forte possibile.
"Sarai...nesikha sheli.**"
Sarai affondò il viso tra i capelli di Ziva e la strinse più forte sentendo quel soprannome che le era tanto mancato.
*Saba: Nonno, in ebraico.
**Nesikha sheli: Mia Principessa, in ebraico.
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NCIS: Nesikha [COMPLETA]
Fanfiction| RISCRITTA | Ziva è rimasta a Tel Aviv. La vita continua a Washington e Tony cerca di andare avanti e accettare il fatto che probabilmente non vedrà più la sua amata. Ma qualcosa di più grande si nasconde dietro la scelta di Ziva e a confermarlo...