IV • Amaranthus [Amaranto]

2K 40 16
                                    

L'indomani arrivò senza troppa fretta, la notte era passata ma molto lentamente quasi completamente nell'insonnia. Mi ero alzata prima del solito per portarmi avanti con le faccende domestiche in modo tale da poter scendere in paese prima del solito.

Adesso ero seduta alla panca dove mi trovavo la volta precedente e sfogliavo interessata le pagine del mio libro in attesa di Julie che certamente sarebbe passata di li con sua madre per le compere della domenica: anche se non era più di tradizione portare le figlie in bella mostra, Julie e Ophelia lo facevano solo per passare del tempo assieme sentendo i profumi della verdura fresca e del pane appena sfornato.

Ero immersa nella descrizione dell'Amaranto, un fiore in grado di produrre dei semi che potevano sfamare molte persone, infatti in alcuni posti molto poveri c'erano delle immense piantagioni.
Somigliavano ad una sorta di pannocchie color porpora.

《Madeline Donovann...non ci posso credere!》quella voce gracchiante risuonò familiare alle mie orecchie.

《Margaret Wilson...》dissi ancor prima di staccare gli occhi dal mio libro《Tutta sola?》puntai quindi lo sguardo sulla radiosa ragazza che avevo di fronte: i riccioli biondo-ramato le coprivano appena le spalle e gli occhi azzurri brillavano come specchi sul suo viso.

《Si, Nicholas è a comprare del vino. Sai, i nostri genitori danno una cena per il nostro fidanzamento.. sono elettrizzata.》sbuffai sperando che lo notasse, si: mi infastidiva, certo, lei non aveva nessuna colpa, alla fine anche il suo era un matrimonio combinato; perché però io dovevo andare in sposa ad un viscido?

《Complimenti, Margaret.》mi limitai a dire sconsolata. Lei trapelava spensieratezza ed euforia, io dopo quella non tanto velata minaccia di Damian mi preparavo mentalmente ad un destino di tristezza.

《A proposito, dovrei farti anch'io i complimenti... ho saputo!》

《Saputo... cosa?》arricciai il naso in preda al disgusto, com'era possibile che già si fosse sparsa la voce in paese? Com'era possibile che fosse arrivata proprio alla persona che poteva fare invidia a qualunque, o quasi, donna in età da marito?

《Siamo un piccolo paesino, le voci corrono. Il vecchio fabbro Damian, giusto? Lo ha detto a mio padre ieri sera.》neanche il tempo di far accadere il tutto, un secondo prima era da me a far minacce e poi aveva spiattellato in giro la cosa del matrimonio come per vantarsi che avrebbe messo le mani su una giovane donna alla sua età.

Per fortuna l'attenzione di Margaret si spostò verso la voce del suo fidanzato che appena fuori dall'enoteca l'aveva richiamata a continuare le compere.

《È stato un piacere, Madeline, devo andare a scegliere un abito per questa sera!》senza aspettare che le rispondessi lei saltellò verso il suo promesso sposo lasciandomi così infastidita che chiusi con non poca violenza il libro e lo scaraventai sulla panca.
Era stato un piacere, ne ero certa. Non avrebbe mai potuto perdere l'occasione di schernirmi in quel modo. Che poi, una parte di me sapeva che il mio astio nei suoi confronti forse era ingiustificato... eppure era più facile odiare qualcuno che non facesse parte del mio nucleo familiare; perché proprio Margaret? Bella, ricca e fortunata, penso che basti come risposta.
Cercavo autoconvinzione, tutto qui, eppure speravo in qualche modo che le cose potessero cambiare, che la mia vita potesse diventare davvero mia.

《Che signorina pensierosa..》mi tirò gli angoli delle labbra in su una voce alle mie spalle.

《Juliette!》voltai il capo incrociando i suoi riccioli corvini ancora rimbalzavano sulle sue spalle. Poi notai che di fianco aveva sua madre.

《Signora Ophelia, tanti saluti da mia madre!》 mi ricordai all'istante e vidi gli occhi della donna illuminarsi a quelle parole.

《Oh mio Dio, Corinne, sono settimane che non la vedo. Dille che ricambio e che nei prossimi giorni gradirei bere un the con lei, come ai vecchi tempi!》sorrisi cortesemente ed annuii sperando che ci avrebbe lasciate un po' da sole: avevo bisogno di raccontare a Julie degli avvenimenti del giorno precedente.

Il campo delle rose senza spine.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora