Capitolo 1

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Luce, vedo un fastidioso e piccolo fascio di luce penetrare dalla finestra di camera mia, che mi strappa dall'ennesimo brutto sogno.

Mi giro dall'altra parte per cercare di riprendere sonno, ma ormai sono sveglia quindi tanto vale aprire gli occhi del tutto e in questo momento penso soltanto che è iniziata un'altra giornata monotona come le altre.

Mi alzo dal mio comodo letto e appena entro in contatto con il pavimento gelido inizio a saltellare verso il bagno come un'acrobata in preda ad un crampo.

Entrando mi guardo allo specchio e Dio! Non avrei dovuto farlo!

I miei capelli sono un groviglio ramato, gli occhi verdi sono solcati da profonde occhiaie, segno della notte insonne a causa degli incubi ricorrenti e la pelle è come al solito pallida.

Mi do una veloce sciacquata al viso e scendo in cucina, dove mia mamma è intenta a cucinare qualcosa, quando si accorge della mia presenza si gira sorridente, salutandomi con un veloce buongiorno e tornando a cucinare, mentre nel frattempo mi siedo a tavola.

Finché afferra gli ingredienti velocemente la osservo, cercando di imprimere nella mia mente il suo viso tondo, circondato dai lunghi capelli ramati come i miei, gli occhi azzurri e il naso fino, anche lei come me è magra e abbastanza bassa.

«Come stai oggi?» mi chiede mia mamma.
«Come al solito, bene.» alla mia risposta lei si gira e capisco che non ci crede, infatti mi risponde. «Isabelle sono preoccupata per te, ormai è da due mesi che stai così da quando è successo...»

Ma la interrompo prima che possa dire altro. «Ti ho detto che sto bene mamma. Sta a te crederci o no!»
Con sguardo ancora preoccupato mi dice. «Sai ho pensato ad una cosa, anzi in realtà ne ho già parlato con Trevor.»
«Cosa c'entra mio padre?» chiedo già infuriata solo al sentirlo nominare.

Mia madre mi guarda con sguardo di rimprovero, odia essere interrotta.
«Abbiamo deciso che andrai da lui fino alla fine della scuola, cambiare aria ti farà bene, potrai seguire gli stessi corsi che segui qui a New York e farai nuove amicizie. Partiamo domani mattina dato che devo svolgere delle commissioni importanti di lavoro li a Los Angeles.»
Ero a bocca spalancata. «Cosaaa????»
«Tesoro non iniziare, lo facciamo per il tuo bene e la decisione ormai è presa. Su, vai a preparare le tue cose.» Guardo mia mamma uscire dalla cucina, mentre penso che forse ha ragione, dopo tutto quello che è successo nell'ultimo periodo cambiare aria mi farà bene.

Certo non che ne sia contenta, sia chiaro, l'unico che mi mancherà sarà il mio migliore amico Ryan che mi è sempre rimasto accanto in ogni situazione, ma ormai la decisione è stata presa e mia mamma è irremovibile. Una volta ho tentato di corromperla e non solo non ha funzionato, anzi mi ha messa in punizione!

Quindi non mi resta altro che avviarmi con passo pesante su per le scale, a preparare le valigie.

Il giorno seguente dopo aver salutato parenti e amici, do un ultimo sguardo alla mia casa che mi mancherà davvero molto.
«Forza Isabelle andiamo!» La voce di mia mamma mi riporta alla realtà, così mi volto e salgo con lei sull'auto dirette all'aeroporto.

Sull'aereo indosso subito le cuffie, ed ecco che si diffondono le dolci note di Perfect di Ed Sheran, che riempiono la mia testa piena di pensieri e preoccupazioni, mentre guardo la mia New York.

La città in cui ho vissuto per ben 17 anni scomparire in mezzo alle nuvole, cerco di immaginare cosa ne sarà della mia vita una volta arrivata a Los Angeles e così con la testa appoggiata al finestrino mi lascio trasportare tra le braccia di Morfeo.

Angolo autrice: Ciao a tutti!! Ecco a voi il primo capitolo, so che non è lunghissimo ma essendo il primo ho deciso di concentrarlo sull'iniziare a conoscere l'aspetto fisico e mentale della nostra Isabelle, protagonista di questa storia. Ora che è partita cosa ne sarà della sua vita una volta arrivata a Los Angeles? E cosa è successo qualche mese prima da spingere sua mamma a fargli cambiare aria per un po' di tempo? Con queste domande vi mando un saluto e un bacione! Al prossimo capitolo!!🔥❤️
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