Capitolo 15

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Sento il cuore battere all'impazzata e non so cosa fare probabilmente dovrei allontanarmi, o forse no.

Ma all'improvviso il suono di un telefono interrompe il momento.

Faccio un balzo all'indietro imbarazzata e vedo Brandon tirare fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni.

Tiro un sospiro di sollievo e mi schiarisco la voce.
«Se devi rispondere fallo pure.» lui guarda lo schermo irritato.
»Davvero non mi da fastidio.» gli faccio un gesto con la mano verso il telefono che continua a squillare e finalmente risponde.

«Che vuoi Jenna?» ecco chi era così insistente ovviamente, lo sento discutere ma senza capire di che cosa parla.
«No non posso! Sono impegnato, ciao!» mette giù bruscamente e mi fissa.

Mi sento alquanto in imbarazzo, per quello che stava per accadere.
«Devi andare?» chiedo in un sussurro.
«No.» mi risponde con voce dura e credo che con quel quasi bacio di aver rovinato ciò che c'era tra di noi, anche se non so definire cosa.

«Era Jenna al telefono?» sbuffa scocciato.
«Mi stai facendo il terzo grado per caso?» non capisco questo suo cambiamento d'umore!

«No ero semplicemente curiosa.» ride sarcasticamente.
«Certo!» usa un tono tagliente che non mi piace. A volte è tutto gentile con me, mentre altre sembra che gli abbia ucciso il gatto!

«Se devi trattarmi in questo modo allora torna dalla tua puttana!» incrocio le braccia al petto e lui sembra sorpreso da questa mia affermazione.
«Senti ragazzina a me non dici quello che devo fare!» lo odio quando fa così! Vorrei prenderlo a sberle!

«Infatti era un consiglio non un ordine!» ci stiamo lanciando sguardi di fuoco e non so chi sia il più testardo tra di noi.
«Ci vado con piacere, sai è molto meglio di te! Sei soltanto una bambina!» mi ha ferita. Ma non lo do a vedere e rispondo a tono.

«Oh scusami non ho sentito bene! Sai ho questa malattia chiamata: non me ne frega un cazzo!» beccati questa idiota! Mi lancia un'ultima occhiataccia e esce infuriato dalla stanza, sbattendosi la porta di casa alle spalle.

Rimango un attimo a fissare il punto dove era prima e dove ci stavamo per baciare. Non capisco perché si comporti in questo modo! Va bene sono curiosa, forse anche troppo. Ma non aveva il diritto di trattarmi così!

Torno di sopra e telefono a Lyla, che risponde al secondo squillo.
«Hey Isabelle!» sembra allegra.
«Ciao, andiamo in un locale stasera? Ti prego ho bisogno di distrarmi!» sono andata ad una festa anche ieri ma non importa!

«Okay.» ha un tono strano.
«Sei sorpresa?» ride.
«Si fino a ieri non volevi mettere piede a nessuna festa.» in effetti.
«Beh oggi ne ho proprio bisogno,mi passi a prendere?» nel frattempo metto in ordine la stanza.

«Certo, anzi chiedo a Ryan se ci accompagna.» mi ricordo che devo parlare anche con lui.
«Giusto, dopo dovremo fare un bel discorsetto.» la sento ridere e riattacco.

Tra una cosa e l'altra arriva l'ora di prepararsi. Metto un tubino bianco, molto semplice ma carino e lascio i capelli sciolti in morbide onde ramate oltre le spalle.

Per il trucco cerco di ricreare quello che aveva fatto Lyla, quindi eyeliner, mascara e rossetto rosso, indosso un paio di tacchi neri e sono pronta.

Quando li vedo arrivare scendo e mentre vado alla macchina noto che la moto di Brandon non c'è. Sarà andato dalla barbie!

Quando salgo i miei amici sorridono e partiamo verso un locale in centro, mi pare si chiami Moon, lo frequentano molte persone di scuola nostra e spero di non incontrare nessuno dei due idioti!

THE DARKNESS (CARTACEO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora