Per la prima volta da quando sono qui a Los Angeles, riesco finalmente a svegliarmi in orario per prepararmi con calma e tranquillità.
Metto dei semplici jeans e una maglietta verde chiaro, che secondo mia madre mette in risalto i miei occhi, dove applico del semplice mascara per risaltare le ciglia, i capelli invece li lascio sciolti e ribelli come al solito.
Dopo essere passata dalla cucina a prendermi una mela, mi avvio subito alla fermata dell'autobus e mentre aspetto lo vedo.
Sembra un dio greco, con quei capelli neri come il carbone e gli occhi blu, sta salendo sulla sua moto, lo vedo bene da qui perché la fermata è soltanto dall'altra parte della strada e quando si gira nella mia direzione mi volto, fingendo di non essere stata beccata a mangiarlo con gli occhi.
Passa con un forte rombo di motore e nel frattempo arriva l'autobus, dove per mia fortuna trovo un posto libero, così mi siedo e ascolto la musica per tutto il tragitto verso scuola.
Quando arrivo non so bene che fare, se entrare o rimanere fuori. Cerco con lo sguardo Lyla e quando finalmente la vedo scendere da un auto gli vado incontro e la saluto.
«Hey Lyla.» mi rivolge un sorriso.
«Ciao Isabelle, ti va di entrare? Non mi va molto di rimanere fuori.» annuisco ed entriamo dirigendoci subito agli armadietti, dove inizio a prendere i libri per la prima ora.Quando sto per chiudere l'armadietto una mano con le unghie laccate di rosa lo fa per me, guardo bene chi è e mi accorgo che è la ragazza isterica di ieri di cui non ricordo il nome.
La scruto per bene, ha i capelli biondi perfettamente boccolati senza nemmeno una ciocca fuori posto, gli occhi grigi esageratamente truccati, un rossetto rosso scarlatto e un sorrisino.
«Ciao tu devi essere Isabelle giusto?» la guardo senza capire cosa voglia.
«Esatto.» ma come cavolo è vestita?! Ha una gonna striminzita e una maglietta alquanto scollata, sembra una barbie uscita da un catalogo di giocattoli per bambini, che tra parentesi non comprerei mai a miei figli.«Io sono Jenna capo delle cheerleader e della scuola...» la interrompo subito.
«Wow non sapevo che la scuola avesse un altro capo oltre al preside!» mi guarda un po' meno sorridente.«Beh diciamo che mi piace considerarmi così, dato che sono la più popolare della scuola, ma veniamo al dunque. Ti propongo di unirti al nostro gruppo, insomma sei nuova potremmo aiutarti a scegliere gli amici giusti e...» mi guarda dall'alto in basso.
«Anche a darti qualche consiglio di moda.» chi si crede di essere questa? Con un sorriso finto dipinto in volto le rispondo.
«Grazie ma gli amici giusti me li scelgo da sola.» Lyla che è rimasta zitta per tutto il tempo mi sorride.«La scelta è tua ma vedrai che te ne pentirai e non sai come sarà avermi contro, dopo che hai osato rifiutare la mia offerta, ricordati di guardarti alle spalle.» detto questo si volta e prende a camminare sculettando, neanche fossimo su una passerella.
«Oh no! Brutta cosa avere contro Jenna, ho sentito dire che una ragazza di prima ha cambiato scuola per un dispetto che gli è stato fatto da lei.» faccio spallucce.
Poco mi importa di quelle come lei che credono di avere la scuola ai loro piedi, ora che ci penso bene anche Brandon mi ha detto di guardarmi bene alle spalle, cos'è un abitudine? Un modo per darmi il benvenuto? Ovviamente scherzo ma in questa scuola non sono molto accoglienti direi.
Lyla interrompe il mio dialogo interiore schioccandomi le dita davanti al viso.
«Hey ci sei? Terra chiama Isabelle, hai sentito cosa ti ho detto?»
«Scusa stavo pensando.» lei alza gli occhi al cielo e inizia a incamminarsi verso la classe, la raggiungo.
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THE DARKNESS (CARTACEO)
RomansaVi ricordo che questa è solo parte dell'opera DISPONIBILE IN FORMATO CARTACEO SU AMAZON E TRAMITE ME CON DEDICA (basta scrivermi un messaggio in privato) Attenzione: questa è soltanto la bozza della storia, quindi contiene errori di battitura. La...