Capitolo 13

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Natale arriva, periodo da molti ritenuto il più felice dell' anno, il quale prevede lo scambio non solo di regali, ma anche di pensieri e amore da dare al prossimo, i bambini mano nella mano con i propri genitori per strada imbacuccati nelle loro sciarpe, appena passano davanti ad un qualsiasi negozio di giocattoli vengono completamente catturati da quella realtà totalmente diversa rappresentata da eroi e animali dai mille colori; ancora più felicità nei loro occhi quando escono dal negozio con un bustone in mano e un nuovo compagno d' infanzia.
Felicità.
Tutti sono felici a Natale, ma io non riesco a percepire a pieno l' aria di festa e l' amore che mi rivolgono gli altri.
Già, gli altri, non tutti..
-"Yume vuoi un altro pezzo di carne?"
Mio padre mi distrae ancora una volta dai miei pensieri complicati, è intento a togliere dalla griglia al centro del nostro tavolo gli ultimi pezzi di carne.
-"Sì grazie."
-"Zia, mi apri la Coca Cola?"
Mia sorella si volta verso Eunmi e la guarda insistente.
-"Per favore zia."
Sorrido e le apro la lattina, subito versa la bevanda nel bicchiere e si affretta a berla, peccato che le va di traverso; Jackson le da diversi colpetti sulla schiena.
Jackson festeggia con noi il pranzo di Natale, ormai fa parte della nostra famiglia e averlo accanto allieta l' atmosfera.
Il cameriere poggia gli ultimi ordini sul tavolo e iniziamo a mangiare per davvero, c'è una vasta scelta di cibo, farò fatica a tornare a casa o solo a reggermi in piedi per tutto quello che mangerò.
-"Mangiona."
-"Zitto Jackson, vogliamo parlare di te?"
Si ferma nel momento in cui sta per addentare un grosso pezzo di carne e verdure, abbassando gli occhi sul piatto.
-"Yume: 1- Jackson: 0."
Soddisfatta verso del soju nel mio bicchierino.
-"Non esagerare."
Dice Yunseo mentre lo bevo in un unico sorso.
-"Io non esagero mai."
Jackson si porta la mano davanti alla bocca cercando di trattenersi, ma a quanto pare non ci riesce.
-"Cosa sono quei piatti pieni? Forza, mangiate."
Mia madre ci obbliga a mangiare sempre di più fino a quando non si avvicina l' ora di chiusura del ristorante, salutiamo i miei genitori mentre si allontanano con la macchina, rimaniamo io, Jackson, Yunseo e mia nipote Eunmi.
-"Allora, facciamo un giro in centro?"
-"Sii!"
A Eunmi le si illuminano gli occhi e inizia a saltellare di qua e di là trascinando mia sorella, io e Jackson camminiamo cercando di stare al loro passo.
Facciamo un giro generale per i negozi, hanno dato il lancio agli sconti quindi ne approfittiamo per comprare qualcosa di carino, io e Yunseo costringiamo Jackson a comprare almeno una felpa e un paio di pantaloni, non ha fatto altro che darci consigli sui capi d' abbigliamento fa provare e starsene fuori dai camerini a giocare con Eunmi.
-"Jack ti stanno benissimo!"
Compie un giro su sé stesso guardandosi allo specchio: ha indosso una felpa nera coperta di scritte stile graffiti e dei jeans azzurri strappati.
-"Mh..non ne sono sicuro."
Guardo mia nipote.
-"Eunmi, zio Jackson sta bene vestito così?"
-"Sì!"
Tutte e tre lo osserviamo.
-"E va bene, li prendo tutti e due."
Si avvicina a Eunmi, accarezzandole la testa.
-"Grazie piccolina."
-"E a me non dici grazie?"
Incrocio le braccia al petto aspettando la sua reazione.
-"Grazie anche a te principessa."
Usciamo dal negozio con un paio di buste in mano ciascuno.
-"Yume, adesso io ed Eunmi dobbiamo andare, si è fatto tardi."
Mentre si allontanano io e Jackson pensiamo a cos' altro fare, dopotutto sono soltanto le 19:00.
-"Andiamo a vedere un film?"
Propone lui.
-"Buona idea, andiamo!"
Decidiamo alla fine di vedere un film horror, 'The boy', è l'unico che sembra interessante tra la gamma di film disponibili, compriamo pop corn e Coca Cola e ci sediamo nei posti assegnati, all' ultima fila.
Per tutto il film non faccio altro che nascondermi tra la robusta spalla di Jackson, nonostante le scene macabre rimane indifferente, non so come faccia.
-"Ti è piaciuto il film 'nascondersi tra le spalle di Jackson'?"
-"Tantissimo!"
Usciamo dalla sala del cinema, facendo un ultimo giro in centro, ma il telefono squilla, sul display un nome a tre lettere: Kai.
E adesso cosa faccio? Jackson si innervosirebbe di sicuro, ma se ci penso bene è meglio non nascondere più niente, decido di rispondere.
-"Pronto?"
-"Ehi Yume, volevo augurarti un buon Natale anche se in ritardo."
-"Non ti preoccupare, conta il pensiero alla fine, buon Natale anche a te Kai."
Appena pronuncio l' ultima parola Jackson si volta di scatto, avvicinando il suo orecchio al microfono del telefono.
-"Senti, volevo chiederti anche un' altra cosa."
-"Dimmi pure."
-"Il giorno della vigilia di capodanno sei libera?"
-"Ehm...credo di sì."
-"Perfetto, allora che ne dici di passarla fuori da qualche parte?"
Guardo Jackson che mi intima nel profondo di non accettare l' invito, ma non ce la faccio a negare.
-"Sì, sarebbe bello, posso portare un mio amico?"
-"Cosa?!"
Jackson urla un po' troppo forte tanto che alcuni passanti si girano nella nostra direzione, credo che anche Kai abbia sentito.
-"Certo, più siamo e meglio è. Vi passo a prendere io?"
Guardo Jackson che, disperato più che mai, scuote la testa in segno di negazione, mi viene spontaneo ridere ma cerco di trattenermi.
-"Facciamo che io e il mio amico ti raggiungiamo, ok?"
-"Va benissimo. Beh allora..grazie Yume...buonanotte."
-"Notte Kai."
Chiudo la chiamata, Jackson è sicuramente pronto a far uscire qualcosa dalla sua bocca, ma lo precedo.
-"Guarda il lato positivo: non sarò sola, bensì con la mia guardia del corpo nonché migliore amico."
Lo abbraccio e lui fa lo stesso, per una volta lascia da parte l' ira, sia ringraziato lo spirito buono di Natale.
Torniamo a casa e ci stendiamo sul letto, ho lo sguardo fisso sul telefono, qualcosa manca, qualcosa che non potrà essere possibile ricevere.
-"Lui?"
Annuisco, Jackson mi capisce sempre, è come se l' energia trasmessa dalle nostre menti possa comunicare in qualsiasi momento.
-"Gli hai mandato qualche messaggio?"
Questa volta scuoto la testa.
-"Io ti consiglio di fare il primo passo, magari capirà che tu ci sei ancora per lui."
Forse ha ragione.
Prendo il telefono dalla mensola, clicco sul suo contatto, la scritta 'digita un messaggio' è lì sulla barra che aspetta di essere riempita.

Yume:

Buon Natale Namjoon.

Una lacrima riga il mio viso cadendo sullo schermo.
-"Si sistemerà tutto."
Jackson mi stringe ancora una volta tra le sue braccia, non mi stancherò mai di sentire il suo calore sul mio corpo.


NAMJOON

Natale, un altro Natale ormai passato, uguale agli altri che se ne sono andati via, senza bei ricordi, senza lasciare qualcosa di indelebile sul cuore, finché non apro la casella dei messaggi.

Yume:

Buon Natale Namjoon.

Sorrido, perché sorrido?
Già, che stupido che sei Kim Namjoon, ti sei fatto prendere dall'orgoglio come sempre, e come il destino vuole nel mare nero della tua coscienza galleggiano rimpianti.

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Buonasera, nuovo capitolo appena sfornato, cosa succederà?
Spero vi stiate godendo il libro e spero vi piaccia questo capitolo❤❤❤❤

Dependence~ Kim NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora