Capitolo 14

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-"Sei pronta per una buona volta?"
-"E tu per una buona volta potresti aspettare?! Giuro che vendo la poltrona se urli ancora!"
Non sento più alcuna parola uscire da Jackson, meglio così, sa che quando dico una cosa la faccio e se non vuole perdere la sua poltrona gli conviene non fiatare.
Esco dalla mia stanza dopo essermi sistemata e, imitando una delle tante modelle che si esibiscono in passerella, cammino verso Jackson ondeggiando i fianchi, compiendo poi una giravolta su me stessa.
Mikyong e Seoyeon, sedute sul piccolo divanetto accanto a Jackson, applaudono facendo fischi; mi fermo e le osservo: stanno veramente bene nei loro abiti da sera, stupende è una parola troppo banale per descriverle.
Ho deciso di chiamarle per uscire assieme a me, Jackson e Kai, più siamo meglio è, giusto?
-"Tu...sì tu, mozzi il fiato lo sai? Sei bellissima!"
Esclama Seoyeon a pieni polmoni.
Abbasso la testa, ho le guance in fiamme, non pensavo che una camicetta rosa, una gonna aderente nera e delle normali scarpe col tacco dello stesso colore della gonna potessero fare me 'bellissima'.
-"Seoyeon ha ragione, mi stai facendo dubitare sul mio orientamento sessuale."
..cosa hai appena detto?
Prendo il telefono dal tavolo della cucina e mi posiziono davanti a Mikyong mostrandole il display, resta paralizzata alla vista del modello a torso nudo che posa per chissà quale è rivista di moda: occhi magnetici, braccia non troppo muscolose, una catenella che pende dal suo collo, appoggiata appena sul largo petto, chissà che sensazione avrà avuto nel sentire la freddezza del metallo vicino al caldo cuore.
-"Dubiti ancora?"
Scuote la testa coprendosi il viso con le mani, Jackson ride e Seoyeon..anche.
-"Allora stasera dovrò tenerti d' occhio, principessa provocante."
-"Non esagerare. Santo cielo si è fatto tardi, andiamo!"
Mi metto davanti allo specchio controllando che nulla sia fuori posto.
-"Narciso noi siamo fuori!"
Urlano tutti quanti, abbottono il cappotto ed esco di casa chiudendo la serratura.
Jackson è alla guida, io accanto a lui e le ragazze dietro, alzo la musica ad alto volume, ma solo per poco, il telefono squilla nella mia borsa, immagino già chi possa essere.
-"Ehi Kai, stiamo arrivando."
-"Oh va bene, mi hai preceduto!"
Ridiamo entrambi facendo distrarre Jackson dalla guida, non riesce ancora a digerire il fatto che io frequenti in un certo senso Kai.
-"Allora a tra poco."
-"A tra poco."
Guardo Jackson.
-"Pensa a guidare gelosone."
-"Uuuh..interessante."
Mikyong e Seoyeon scherzano a bassa voce.
-"Ehi voi due, volete altri modelli a torso nudo? Ce ne ho tanti e aspettano solo voi."
-"N..no grazie, non voglio fare la stessa fine di Mikyong."
-"Neanche io voglio fare la mia stessa fine di prima.."

Arriviamo al locale, Kai è fuori appoggiato al muro accanto all'entrata.
-"Ciao Yume, ciao anche a te Jackson."
Non risponde al suo saluto, gli do una gomitata nello stomaco.
-"Ciao Kai."
Sorrido al mio amico e prendo a braccetto Seoyeon e Mikyong presentandole a Kai, dopodiché entriamo dentro, ci sediamo al bancone e ordiniamo da bere.
La serata sta procedendo tranquillamente, Jackson e Kai non si sono ancora uccisi anzi, interagiscono abbastanza bene tra loro, ci stiamo divertendo tutti quanti a ballare in mezzo alla pista, guardo le persone attorno a me illuminate dalle luci microscopiche che corrono per tutta l' area del locale, finché non scorgo due figure, una di esse in particolare.
-"Ragazzi vado a prendere aria, fa caldo qui."
-"Vengo con te."
Dice Jackson avvicinandosi al mio orecchio, scandisce le parole una ad una per la musica troppo alta.
-"No, resta qui tu."
Annuisce, prendo il cappotto ed esco fuori, il gelo invernale mi colpisce a pieno facendomi tremare peggio di una foglia, mi gira anche la testa.
Namjoon.
Con una ragazza.
Insieme.
Ora c'è il caldo delle mie lacrime che riscalda il mio corpo freddo e distrutto, sì, distrutto dalla delusione, la delusione di chi continua a sperare, di chi cerca la luce in una dimensione oscura e triste.
-"Yume."
-"Ti avevo detto di stare den.."
Kai allunga la mano verso il mio viso asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.
-"Non piangere."
Mi stringe tra le sue braccia, chiudo le mani a pugno appoggiandole sul suo petto.
-"Vorrei stare accanto a te in futuro, proprio come in questo preciso istante."
Mi prende il viso tra le sue mani grandi e calde.
-"Ti amo Yume, lasciami libero di farlo."
Si avvicina chiudendo pian piano gli occhi, una delle mani scivola sulla mia schiena, prima che possa fare qualcosa mi ritraggo.
-"Kai..mi.."
Le lacrime riprendono a scorrere.
-"Mi ..dispiace."
L' unica cosa che posso fare è scappare via da tutto, da tutti.
Namjoon, perché mi fai questo?
Perché ti ho incontrato?
Perché mi avevi salvata?
Perché te ne sei andato?
Perché mi hai lasciata sola?
...Perché ti amo ancora?
-"Yume."
-"Andatevene via tutti quanti!"
-"Non me ne andrò finché non avrò sistemato la situazione con te."
Namjoon si siede sul marciapiede, accanto a me, il lampione della luce illumina quello che sembra essere un sorriso, i capelli decolorati sistemati in una cresta ordinata all' indietro, quanto vorrei credere che lui è il vero Kim Namjoon, quello che conoscevo, quello che scherzava sempre, sorridente.

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Buonasera, ho voluto dividere il capitolo perché scrivere con delle unghie di tre metri non è per niente piacevole.
Spero vi piaccia❤❤❤❤❤

Dependence~ Kim NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora