Capitolo 9

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Il giorno dopo quella serata l' ho passato con Jackson per la maggiorparte a dormire, verso il pomeriggio siamo andati in giro per il centro commerciale con mia nipote, mi dispiaceva non stare con lei; beh, quel giorno in più di riposo mi ha fatto comodo.

Martedì.
Questa giornata non poteva andare peggio.
-"Cazzo!"
Sono le 7:00, la sveglia non è suonata, come diamine ha fatto?!
Prendo dei vestiti a caso dall'armadio, mi precipito in bagno per lavarmi e cambiarmi, prendo solo il telefono ed esco di casa infilandomi il giubbotto e la sciarpa.
Corro verso la fermata, dove delle persone stanno salendo sul mio autobus, mi fanno guadagnare tempo e salgo prima che possa partire.
Merda, adesso il capo cosa avrà da dire?
Ho l' ansia fin sopra il collo, sta salendo lentamente, provocando un doloroso nodo alla gola, annego.
Scendo dall' autobus, corro, arrivo al bar col fiatone: le 7:45.
Sono finita.
Prima che possa entrare, una voce mi chiama da non molto lontano.
-"Yume! Che ti è successo?"
Jackson viene verso di me, mi da un bacio sulla guancia che mi fa un minimo sorridere.
-"La sveglia del cazzo non è suonata.."
Mi aspettavo un po' più di compassione, invece si mette a ridere appoggiandosi con tutto il suo peso sulla mia spalla.
-"Cosa hai da ridere? Quando era successo a te non avevo reagito così."
-"Scusami Yume, ma mi fanno ridere le tue disgrazie."
-"Fanculo Jackson."
Allungo la mano verso la porta ma mi ritrovo tra le sue braccia, mi bacia sulla fronte.
-"Non fare così principessa, sai che mi offendo."
-"Va bene, ma adesso fammi entrare, il capo mi ucciderà."
Non mi lascia.
Lo abbraccio forte.
-"Ora va meglio, vai."
Apro la porta.
-"Ah, Yume."
Mi volto un' altra volta verso io mio amico.
-"Semmai dovessi ritrovarti sotto i ponti ricordati di me, casa mia non è poi così male."
Sorrido ed entro, Seoyeon e Mikyong si stanno dando molto da fare con i clienti, mi sento così male ad aver lasciato loro tutto il lavoro.
Vado a cambiarmi senza che nessuno mi veda, ma appena esco dallo stanzino mi ritrovo il capo davanti con le braccia incrociate.
-"Kim, immagino che tu sai che ore sono, o mi sbaglio?"
Abbasso la testa, provo tanta vergogna e colpa.
-"Perdoni il mio ritardo, faccia ciò che è giusto. Se mi vuole licenziare, lo faccia pure, lo accetterò."
-"Kim Yume guardami."
Alzo la testa incontrando i suoi occhi spenti, le palpebre calanti gli conferiscono molta serietà e infondono timore.
-"Non voglio licenziarti, ci mancherebbe altro, ma stasera lavorerai fino alle 22:00, intesi?"
-"Sì signore."
Si allontana a passo veloce e sento la porta del suo ufficio chiudersi con un leggero tonfo; mi sistemo la cosa e aiuto Mikyong e Seoyeon con gli ordini.

Verso mezzogiorno Jackson e Namjoon entrano e preparo loro il solito caffè.
-"Quindi non vivrai sotto i ponti?"
Do uno schiaffo sulla spalla di Jackson mentre sta sorseggiando il suo caffè..bollente.
-"Ahhh! Le mie labbra!"
-"Magari dovrebbero imparare a stare chiuse certe volte."
Aggiungo sorridendo.
-"Stupida. Comunque mi dispiace che tu non possa vivere da me, ti avrei fatto vivere l' inferno."
-"Mi spiace ma finché vivrò te lo farò vivere io l' inferno."
Appoggio il caffè per Namjoon davanti a lui, involontariamente le nostre dita si sfiorano.
-"Scusa."
-"Non scusarti."
Sorride.
-"Oh ma che piccioncini!"
Dice Jackson imitando la voce di una delle tante signore anziane legate ai culti tradizionali; in cambio lo fulmino con lo sguardo.
-"Non siamo uccelli."
Risponde Namjoon.
Mi copro il viso con le mani e cerco di trattenere tutto.
-"Non te lo aspettavi? So ancora fare battute io."

Sono le 21:30, un' altra mezz'ora e me ne sarei andata, questo errore non si ripeterà mai più, odio essere stanca e dover compiere sforzi per tornare sana e salva a casa.
Mikyong e Seoyeon se ne sono già andate, Namjoon e Jackson anche, ma dopo averli cacciati via a spinte, volevano davvero aspettare con me la fine del turno.
Mi cambio, metto a posto la divisa nell' armadietto e spengo le luci, ma un uomo incapucciato è seduto su un tavolo, sembra stia dormendo, solo adesso mi sono accorta della sua presenza.
-"Signore.."
Lo scuoto per la spalla delicatamente, emette diversi mugolii.
-"Signore mi spiace svegliarla ma.."
Alza la testa incrociando i suoi occhi con i miei.
-"Stiamo..."
Lo guardo meglio.
-"Chiudendo..."
Ma lui non è..?
Com' è possibile?!
-"Ti stavo aspettando."
Quel ragazzo..Kai.
-"Dici a me?"
Annuisce.
Non riesco a guardarlo in faccia, ora cosa faccio? Qui ci siamo solo io e lui, nessun altro, ho paura.
-"Ehi, non temere, volevo solo scusarmi..sai, per l' altra sera."
Trovo il coraggio di guardarlo negli occhi, non solo i suoi occhi, guardo meglio ogni dettaglio del suo viso: ha gli zigomi pronunciati ma delicati allo stesso tempo, le labbra carnose tinte di rosso e i capelli disordinati sotto il cappuccio nero.
-"Mi dispiace davvero, non ero in me."
-"N..non c'è problema, accetto le tue scuse."
Curva le labbra in un sorriso.
-"Sono Jongin, ma puoi chiamarmi Kai, tu come ti chiami?"
-"Yume."
-"Che bel nome."
Si alza dalla sedia e usciamo dal bar.
-"Ti accompagno a casa."
-"No Kai, non ce n'è bisogno, davvero."
-"Insisto, voglio farmi perdonare del tutto."
Scuoto la testa e camminiamo verso la sua macchina, apre lo sportello del lato del passeggero facendomi entrare.
-"È qui."
Indico il vicolo illuminato, Kai accosta all' incrocio.
-"Grazie per il passaggio."
-"Di nulla. Yume?"
Resto seduta per ascoltarlo.
-"Qualche volta ti andrebbe di uscire?"
Annuisco con la testa, anche se non sono molto sicura di ciò che ho appena confermato; mi saluta con la mano e le luci dei fari della sua macchina si fanno sempre più fioche, fino a scomparire insieme al rumore del motore.
Entro in casa e mi cambio velocemente, tutto pur di mettermi a letto.
Chi lo avrebbe mai detto che lo avrei rivisto?
Le parole di Jackson corrono nella mia testa confusa e stanca: "Una persona a cui piace illudere e sfruttare, conviene stare lontani da lui."
Cosa intende dire?
Lascio perdere tutto e crollo subito nel sonno.

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Buonasera, perdonate ancora per l' attesa, ma le giornate si fanno sempre più pesanti.
Spero vi piaccia❤❤❤❤❤

Dependence~ Kim NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora