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Suona la sveglia. Mi alzo nonostante le fitte al fianco sinistro.
Vado in bagno, mi cambio e butto un po di trucco sulla mia faccia troppo pallida.
Dopo aver salutato la mia coinquilina Chiara prendo il motorino e vado verso scuola.
So cosa vi state chiedendo.
Vivo con una mia amica a causa di un incendio che mi ha portato via i miei genitori. Non amo parlarne.
Chiara mi ha preso con lei, mi ha rassicurato e dato una stanza. Le devo tanto
Arrivo a scuola.
Vedo in lontananza Riccardo
R: Bea, entri alla seconda cosi possiamo parlare? Ti prego..
B: Non posso Riccardo ho .. una verifica importante. Ci vediamo.
Accelero il passo verso il portone ma sono troppo lenta. Riccardo con due falcate mi raggiunge e mi strattona per il braccio. Non ci vede nessuno , o almeno non lo danno a vedere.
Mi sussurra all' orecchio
R: Non fare la stronza, sappiamo entrambi che alla prima ora hai religione, quindi tu ora entri con me alla seconda
Mi stringe sempre di più il braccio
B: mi stai facendo male Riccardo
R: lo prendo come un si


La chiamavano CalvairateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora