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Mario P.O.V.
Sento le mani di Diego schiaffeggiarmi, mi sveglio.
Ride con una sigaretta in bocca.
M: ma che cazzo fai! Non riesci a non fare il coglione per piú di 3 ore?.
D: mi ringrazierai per averti svegliato, sta arrivando Davide, e non é di buon umore.
M: e che cazzo centro io?
D: sai ieri sei rimasto fuori, la sorella di Davide casualmente si trovava con te, Davide adesso é incazzato nero ... se la matematica non é un' opinione ...
M: ma se non é successo niente con quella psicopatica, e poi tu come fai a sapere che ero con lei?
D: quando tu sei rimasto fuori Davide mi ha chiamato per aiutarlo a cercarla, quindi quando il principe azzurro salvò la principessa io me ne tornai a casa a cavallo del mio destriero - racconta mimando una cavalcata.
Davide entra in camera

6 ore prima
Ore 3:15
Davide P.O.V

            
Io
                                         Sei a casa, stai bene?         Puoi avvisare Mario che io e diego siamo in Bar da Mirko?

Bea👫
Si sono appena arrivata a casa mia, Mario non so dove sia

Io
In che senso non sai dove sia? Non ti ha accompagnato a casa ?

Bea👫
Sono stata io che non ho voluto, di certo non voglio piú passare neanche solo un secondo di piú con quel coglione

Io
Ti spieghi meglio?

Bea👫
Non importa, vado a dormire é stata una lunga notte ... ❤️

6 ore dopo
Ore 9:27
Mario P.O.V

Davide entra nella stanza molto lentamente, come una tigre che studia la preda.
Davide: diego puoi lasciarci soli 2 minuti?
Diego: la vera domanda é ... posso lasciarvi soli 2 minuti?
Diego dopo una frazione di secondo prende fuoco a causa dello sguardo di Davide
Diego: ...ok
Mentre Diego lascia la stanza passandomi accanto mi sussurra "se hai bisogno chiamami, sono qua dietro la porta".
Dopo 5 secondi di silenzio come con un cenno del capo sprono Davide a parlare  ma lui si scaglia contro di me spingendomi verso l' angolo del muro.
Sento la sua mano che stringe la mia maglietta nel' incavo del collo, fredda a umida.
Davide: patti chiari Mario, ora io ti faccio delle domandi e tu rispondi ok?
Mi libero dalla sua presa e lo spintono lontano da me.
Mario: che cazzo vuoi sapere? Posso risponde anche senza la tua mano sulla gola. Azzardati ancora a toccarmi e ti faccio veramente tanto male.
Si avvicina pericolosamente.
Ci ritroviamo faccia a faccia, tesi come corde di violino, pronti a scattare.
Davide: non so come cazzo si usa da te li dove stavi, ma qua, a Calvairate, non si morde la mano che ti sfama.
Mario: tu non sfami un cazzo di nessuno.
Davide: ah si? Sotto che tetto dormi? Chi cazzo ti é venuto a recuperare da quel' ammasso di merda? Che ti ha pagato i debiti? Che ti é stato dietro dopo che Sabrina ha interrotto la gravidanza? Devo continuare? Perché posso.
Mario: nessuno ti ha obbligato Davide, me la sarei cavata.
Davide: allora mi sono solo sognato della chiamata di Diego che mi gridava piangendo che eri in overdose? O di quella in cui Gionata mi diceva che ti avevano quasi ucciso in piazza per 50€ di erba. Che poi, dove cazzo é Gionata?
Mario: allora lo hai fatto solo per avere un babysitter gratis per tua sorella, qualcuno a cui appioppare i tuoi lavori. Ti serviva uno stagista, caro? E non lo so dove sia Gionata, non lo vedo da tipo 3 giorni.
Davide sbotta in una risata agghiacciante.
Davide: Tu non hai capito proprio un cazzo, vedi solo quello che vuoi tu e quando ti fa comodo. Io ho fatto quello che ho fatto perché sei mio fratello. E lo rifarei altre 100 volte.
Avrei fatto la stessa cosa per quel coglione che non si trova da giorni, per quello che versa la birra al bar e per quello che sta ascoltando tutto fuori dalla porta.
Diego: TI VOGLIO BENE ANCHE IO
Davide: contavo sul fatto che mi avresti aiutato nel momento del bisogno come io ho fatto con te. Secondo te non mi pesa tutta sta merda? Secondo te ho voglia da fare da padre e da madre a mia sorella? No! Non perché non le voglia bene, perché la amo in un modo incondizionato, ma perché non sono pronto e stupidamente ho immaginato che avrei potuto appoggiarmi su voi teste di cazzo.


La chiamavano CalvairateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora