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Nonostante sia con Natan la mia mente è completamente altrove. Continuo a ripensare alla domanda posta da Benji.. ovviamente non amo James, e l'ho anche messo in chiaro, ma non capisco il motivo di questa sua pretesa.

Però ho promesso di non fare domande...

<<Hey, ci sei?>> chiede Natan sventolandomi una mano davanti agli occhi. Vorrei rispondergli di no, che me ne voglio andare subito e non rivederlo mai più, ma non posso.

<<Si, scusami... dove stiamo andando?>> gli chiedo e d'un tratto riconosco la strada. Oh no...

Accostiamo davanti al bar e scende dall'auto, mentre io rimango immobile al posto del passeggero.

<<Avanti bellissima, andiamo>> fa lui con un sorriso beffardo sulle labbra. Non posso credere che sia così stronzo da farmi questo.

<<No, non voglio.>> mi impongo. Non ho intenzione di farmi vedere con lui da James.

<<Oh, e invece lo farai, oppure...>>

<<Va bene, vengo, vengo>> e un'aria afflitta mi compare sul volto. Appena davanti alla porta del bar mi prende per mano e io la scosto bruscamente. Allora lui, per gesto di sfida, mi avvolge le spalle con un braccio e io non riesco a liberarmi a causa della stretta di lui, così entro senza protestare oltre e abbasso la testa per evitare di incontrare lo sguardo di James.

<<Cameriere, una birra e... bellissima, cosa vuoi?>> non rispondo così ci accomodiamo al tavolo e continuo a fissare il pavimento. Non posso nemmeno immaginare la faccia del mio amico in questo momento, sopratutto dopo aver appena detto di amarmi.

Una bottiglia di vetro verde sbatte sul tavolo in malo modo, facendo cadere delle goccioline di liquido giallastro sul tavolo.

<<Non me lo aspettavo da te...>> sento solo sussurrare e il corpo che fino a poco fa mi faceva ombra si dilegua.

<<James aspetta>> dico d'istinto, ma mi esce solo un gridolino strozzato. Sento le lacrime avvicinarsi, ma devo trattenermi. <<Vado da lui>> dico a Natan alzandomi e dirigendomi verso il retro del bar.

<<Certo, avrete tante cose da dirvi>> ride beffarda la voce di quell'infame.

Sento dei singhiozzi e quando scosto la tendina James è inginocchiato a terra con la testa tra le mani.

<<Hey...>> sussurro come per paura che la mia voce possa fargli del male, e in un certo senso credo sia così.

<<Vattene per favore, non ho nulla da dirti>> risponde lui duro senza dare segni di pianto nel tono della voce. Sembra solo incazzato e... deluso.

<<Tu no, ma io si...>> replico avvicinandomi e sedendomi di fianco a lui, che si scansa leggermente provocandomi una fitta al petto.

<<Non voglio ascoltarti, ho detto di andartene>> ripete a voce più alta. Sospiro.

<<James, ci conosciamo da tempo, e sai che non farei mai nulla per farti stare male. Soprattutto non dopo quello che abbiamo passato. Devi sapere che qualche tempo fa sono andata a parlare con Natan per dirgli di lasciarti stare, e l'unica condizione era che io diventassi la sua ragazza...>> mi vergogno, mi vergogno tanto.

<<Cosa? Cioè, tu stai insieme a lui per me?>> finalmente mi guarda in faccia e posso notare i suoi occhi rossi e gonfi. <<Ma io non ti ho mai chiesto di farlo! Avrei potuto sopportarlo! Sai che preferisco vederti felice e soffrire io che il contrario...>> e si riavvicina a me e come un piccolo peso al petto si dissolve.

IO E LUI_Benjamin Brian Mascolo ||Benji&Fede||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora