L'opportunità è una dea superba che non spreca tempo con coloro che non sono preparati.
(George Samuel Carson)
-Gisèlle? Gisèlle sei qui?- Adrien era entrato nella camera di sua sorella, nella speranza di trovarla e parlarle.
Gisèlle, che era appena rientrata si rintanò in bagno. -Dannazione, che tempismo.- si lamentò la ragazza. Quando era finito l'effetto della trasformazione si era rintanata in un vicoletto e aveva dato alla piccola Kwami una caramellina, per potersi ritrasformare e fare un giro.
-Adrien, sono in bagno. Arrivo!- urlò.
Ma cosa vorrà? si chiese.
-Sweety, detrasformami!- mormorò. -Vieni e nasconditi, Adrien è qui.- Sweety annuì.
-Eccomi, Adrien. Dimmi tutto.- il ragazzo sospirò di sollievo, finalmente poteva liberarsi un po'.
-Beh, ecco- iniziò, in evidente in imbarazzo -Io... ho baciato Marinette.- spiegò.
-Oh ma è FANTASTICO!- urlò la ragazza. -Devi raccontarmi tutto, assolutamente.-
-Stavamo parlando, poi lei ha iniziato a disegnare e...- iniziò Adrien, per essere immediatamente fermato dalla sorella.
-Fermo fermo, lei era con te e si è messa a disegnare?- Gisèlle era perplessa.
-Lei dice che l'ispirazione non si comanda, così almeno una bozzetta doveva buttarla giù. Le ho chiesto di mostrarmelo, se mi fosse piaciuto l'avrei mostrato a papà. Lei era così imbarazzata e, beh, tra un borbottio e l'altro l'ho baciata.- concluse, con grande semplicità.
Gisèlle gli gettò le braccia al collo. -Il mio fratellone ha fatto il primo passo, sono commossa!- la ragazza era davvero felice per il fratello.
Le sembrava che quella ragazza le piacesse davvero e Marinette, be, Marinette era Marinette. -Alla fine hai trovato il bozzetto interessante? Sarebbe davvero divertente sapere cosa ne pensa il grande Gabriel Agreste.-
-A me piaceva davvero. Sai che in un concorso, indetto da nostro padre, Marinette ha disegnato un cappello per me? In quell'occasione papà rimase piacevolmente sorpreso.-
Gisèlle rise. -A quanto pare ha davvero talento.-
-Ragazzi!- tuonò Nathalie. -La cena è in tavola e vostro padre vi attende. Sapete che odia aspettare.-
-Scusaci Nathalie, arriviamo. Sarà meglio andare, Ninelle. Sa essere davvero cattivo quando è arrabbiato.- Adrien sorrise alle sue stesse parole. Ancora ricordava l'ira funesta di Papillon.
***
-Ragazzi, date il benvenuto ad un nuovo compagno di classe. A quanto pare, quest'anno, c'è un boom di nuovi arrivati.-
Gisèlle alzò gli occhi dall'agenda. Stava ricontrollando le cose da fare di quel pomeriggio.
Non poteva credere ai suoi occhi.
Quello davanti a lei altro non era che... -Michelangelo, siediti pure dove c'è un posto libero.- quel giorno, il posto libero, era proprio vicino Gisèlle.
I primi giorni la ragazza si era seduta vicino Marinette, ma quando Alya era tornata le aveva dovuto cedere il posto, andandosi a sedere in uno dei banchi in fondo. La ragazza gli fece un cenno con la mano, indicando il posto vicino a lei.
Michelangelo sorrise, forse forse quell'anno non sarebbe stato così male. -Ehy.- la salutò quando si sedette. -Ehy.- le rispose la ragazza, lievemente imbarazzata. -Non sapevo che saresti venuto qui.- provò a conversare Gisèlle.
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Fino alla fine | Miraculous, le storie di Ladybug e Chat Noir.
FanfictionLa vita di Gisèlle era piuttosto tranquilla, studiava, aveva delle amiche e il sabato sera usciva. Non avrebbe mai pensato di dover aggiungere "eroe" nella lista dei suoi compiti. Eppure toccava a lei. Quel compito le era stato assegnato forse dal d...