Capitolo 16.

65 7 3
                                    


Marinette era seduta sul letto di Gisèlle. Entrambe le ragazze avevano scoperto le loro reciproche identità, ed ora stavano cercando il modo migliore per dirlo ad Adrien. Naturalmente, il ragazzo sapeva della doppia vita della sorella, come lei sapeva della sua, ma come lo avrebbe potuto spiegare a Marinette senza svelarle che il ragazzo era Chat Noir?

Doveva essere Marinette a dirglielo, in modo che anche lui le potesse svelare chi fosse.

I due Kwami, intanto, erano seduti sulla scrivania, a chiacchierare e sgranocchiare biscotti e caramelline al miele.

-Quindi tu sai chi è Chat Noir?- domandò Sweety alla piccola amica.

Tikki annuì. -Tempo fa, i due si sono dovuti destrasformare, ma hanno deciso di non vedere chi ci fosse sotto la maschera. Per me e Plagg è stato impossibile ignorarci. E' stata una bella sorpresa, Marinette ci sarebbe rimasta di stucco se avesse saputo che l'eroe di cui rifiutava sempre le avances è era in realtà Adrien.- spiegò. -Voi invece come avete scoperto chi si celava sotto la maschera?-

Sweety ci pensò un momento. -Gisèlle era al parco, quando ha attaccato l'elfo. Dopo tutto il combattimento e la sua caduta, Chat Noir l'ha presa in braccio e la portata qui a casa. La chiamava Ninelle, e solo Adrien la chiama così, poi si è detrasformato davanti i suoi occhi, per non lasciarla sola.-

Tikki annuì, comprensiva. -E lui come ha scoperto di voi?-

Sweety arrossì imbarazzata. -Diciamo che mi sono fatta dalla rabbia e ho rincorso Plagg per tutta la stanza, incurante di Adrien.-

Tikki rise, divertita. -Sei proprio impulsiva.- commentò. -Su quale scommessa dovevi riscattare il premio?- domandò, curiosa.

-Non era una scommessa.- Sweety si fece triste. -Pensavo che tutto ciò che fosse successo ad Alice fosse colpa sua.- confessò.

Tikki sopirò e l'abbracciò. -Ti ha spiegato che non è andata come pensavi, giusto?- L'ape annuì.

-E' così tu sei il Kwami dell'ape.- Marinette accarezzò la testolina di Sweety, che rise e annuì.

-Sai Gisèlle, non so proprio come dirglielo. Cioè, e se mi rifiutasse? Se non riuscisse ad accettarlo?- Marinette era davvero preoccupata per la reazione del ragazzo.

Gisèlle si alzò le posò le mani sulle spalle. -Non hai motivo di preoccuparti, Adrien capirà. E poi, potrai sapere della sua reazione solo quando glie lo dirai.- provò ad incoraggiarla.

-Tikki?- chiamò Marinette. -Abbiamo una confessione da fare.-

La Kwami si alzò in volo e si nascose nella borsetta della portatrice.

Marinette guardò un'ultima volta verso l'amica, prima di uscire dalla stanza. Si diresse a passo svelto verso la camera del ragazzo, ma prima di bussare ci pensò un attimo. Guardò Tikki, che le sorrise incoraggiante. La ragazza fece un gran sospiro e bussò.

-Avanti.-

La porta si aprì piano e Marinette entrò. Adrien era seduto sul divano, intento a giocare ad un videogioco. Si voltò e, notando che era Marinette, mise in pausa (se non è vero amore questo, ditemi voi cosa lo è) e accolse la ragazza con un abbraccio.

La sentì titubante, così provò a baciarla. Marinette si scostò subito, sentiva il peso di ciò che doveva dirgli, e non riusciva ad essere se stessa.

-Marinette, va tutto bene?- le domandò.

-Ti devo parlare.- gli disse, portandolo al divano.

-Oh no, ti prego. Mi stai lasciando e farai anche il discorsetto non sei tu, sono io e...- Adrien si fece prendere dal panico.

Fino alla fine | Miraculous, le storie di Ladybug e Chat Noir.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora