Capitolo 2: si torna a scuola.

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Date una seconda possibilità ai dolci,non alle persone!





-Lella, Lella? Andiamo, svegliati!-

Gisèlle si aprì prima un occhio, poi l'altro, vedendo davanti a se Sweety.

-Dormigliona, svegliati! 5 minuti fa è passato Adrien, tra mezz'ora dovrete essere a scuola!- la piccola Kwami le tirò una piccola ciocca di capelli, incitandola ad alzarsi.

-E io che pensavo che la mia tortura fosse finita...- mugugnò la ragazza, che aveva vissuto quel copione diverse già volte.

-Ma che ore sono?- domandò, alzando finalmente la testa. Fece uscire una mano dalle lenzuola, iniziando a tastare sul comodino affianco al letto, alla ricerca del cellulare.

-Finalmente.- commentò, dopo averlo trovato. Lo mise davanti agli occhi, normalmente portava  le lenti a contatto, ma per dormire le toglieva.

-COME? LE 7:35!- urlò appena riuscì a mettere a fuoco l'ora.

Sweety rise. -Io te lo avevo detto...-

-Sweety, sarò capace di arrivare in ritardo il primo giorno...- si lamentò Gisèlle.

Un pugno batteva insistentemente alla sua porta.

-Ninelle!- si sentì chiamare. -Ninelle è ora di andare a scuola!-

La ragazza sorrise nel sentire quel vecchio nomignolo. Adrien la chiamava così quando, da bambino, non riusciva a dire Gisèlle e nelle prime parole di un bambino il suo nome si era trasformato in Ninelle.

Sorrise a quei vecchi ricordi, i due bambini erano stati insieme fin dai primi mesi di vita.

-Adrien, arrivo dammi qualche minuto.- Gisèlle aveva ancora la voce impastata. Sbadigliò.

-Posso entrare, Ninelle?- domandò cortese il ragazzo.

-Se non ti da fastidio vedermi in pigiama entra pure.- la ragazza fece segno a Sweety di nascondersi. La piccola Kwami cercò rifugio sotto il cuscino.

-Ninelle, cosa ci fai ancora così? Dobbiamo uscire.-

-Vorrei avere la stessa voglia tua di andare a scuola.- borbottò Gisèlle, finalmente alzandosi.

-Mi vado a cambiare.- disse, dirigendosi verso il bagno e sbadigliando ancora.

-Vedrai che la scuola ti piacerà. Ti farò conoscere i miei amici. Ninò è il mio migliore amico, è stato gentile con me il mio primo giorno. Ti ricordi di Chloè Burgeois?-

-Come dimenticare quella viziatissima bambina, nonchè figlia del sindaco? Se è in classe con noi premetto già che non sarò responsabile delle mie azioni.- urlò dal bagno la ragazza. Nonostante Adrien fosse amico di quella bambina, Gisèlle non riusciva a sopportarla. Tutte le volte che giocavano insieme Chloè le faceva i dispetti.

-Ma dai, che in fondo in fondo è brava...- Adrien era perplesso dalle sue stesse parole. Voleva ancora credere, però, che un briciolo della bambina buona con cui giocavano quando erano piccoli era ancora rimasta.

-Non so Adrien, la seguo su Instagram e devo dire che da quello che mostra nelle sue foto non mi piace per niente. Mi da l'impressione di qualcuno che deve per forza dimostrare qualcosa. Adrien, posso chiederti un favore? Voltati un momento.- la ragazza aprì la porta del bagno, incrociando lo sguardo di Sweety che, non appena il ragazzo si era voltato, era sbucato da sotto il cuscino.

-Vieni.- le disse solo muovendo le labbra. -Adrien rimani girato per favore.- lo pregò. La piccola Kwami volò dal letto fino a lei, che chiuse nuovamente la porta. -Ho fatto, grazie!.-

Fino alla fine | Miraculous, le storie di Ladybug e Chat Noir.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora