Lentamente cercai di aprire gli occhi ma mi risultò un po difficile a causa della testa mi pulsava in una maniera assurda causandomi un po di dolore agli occhi. Ma chi aveva avuto la strabiliante idea di colpirmi? E poi..per quale motivo? Di certo non ero una guerriera amazzone, chiunque mi avrebbe stesa anche senza colpirmi in testa, ma loro non lo sapevano, ovviamente.
Con gli occhi ancora chiusi, cercai invano di muovermi ma mi accorsi di avere i polsi legati, sentivo le mie braccia premere contro un materiale duro. Infine, nonostante il dolore si espandesse sempre più, aprii gli occhi ritrovandomi a pochi centimetri di distanza il viso di Grace"Finalmente sveglia, uhm..tutto okay? Ti fa male la testa?" mi domandò preoccupata. La guardai attentamente negli occhi, cercava sempre di sfuggire dal mio sguardo, i suoi occhi straboccavano di colpevolezza.
"Sei stata tu eh?" le domandai, ma ormai ne ero convinta. Grace abbassò lo sguardo cercando sempre di sfuggire dal mio.
"Jessica io..dovevo" cercò di giustificarsi. Scossi la testa e risi istericamente guardandola poi con rabbia
"Avevo capito che stavi con loro ma..ho sempre sperato che, anche se all'ultimo momento che..tu cambiassi idea e invece.." dissi bloccandomi non avendo più parole. Quel giorno stava diventando sempre peggiore, prima Emily e poi Grace, cos'altro mi dovevo aspettare? In quel momento mi sentii tradita da tutti. Ero preparata, sapevo che tornando indietro sarei andata incontro a tutto questo, ero preparata ma questo non rendeva le cose meno dolorose.
"Jessica ascoltami io..mi dispiace, mi dispiace davvero tanto" serrai la mascella e strinsi le mani anche se legate, in quel momento avevo una voglia assurda di liberarmi e prenderla a pugni.
"Sai una cosa Grace? Ficcatelo nel culo il tuo mi dispiace" le urlai contro, lei sembrò quasi spaventarsi a causa della mia reazione. Dopo aver sospirato sconfitta, Grace si allontanò da me e si poggiò con la schiena ad un pilastro in legno poco lontano da me
"E comunque grazie per avermi sfondato la testa con chissà cosa. Ora oltre ad essere legata come un salame senza sapere dov'è Alex ho anche un'emicrania" Grace mi guardò tristemente ma senza proferire parola. Cercai di liberare le mie mani ma l'unica cosa che causai fu un fastidiosissimo bruciore ai polsi. In più quella sedia a cui ero legata era come cemento.
"Ti fanno male i polsi? Forse potrei lasciarli più larghi e.." Grace si bloccò quando da una porta spuntò una ragazza che con forza fece sbattere la porta contro il muro. La sua vista mi infastidii quasi al primo sguardo, si muoveva come fosse una di quelle reginette che si credono chissà chi, e già per questo non la sopportai. Per quanto riguarda l'aspetto, sembrava un'Alexandra daddario uscita male.
"Come va con la selvaggia?" parlò la donna indicando me. Selvaggia? E che sono un animale?
"Lei uhm..ha un po di dolore ai polsi e alla testa, sai com'è..l'ho colpita. E poi quel coso che hai come guardia non è poi cosi gentile quando si tratta di legare le persone e.."
"Non mi interessa come sta. Le hai parlato?" la bloccò con tono risoluto. Grace sospirò e abbassò lo sguardo
"Non le hai parlato? Io non l'ho toccata proprio perché mi hai detto che le avresti parlato tu, se cosi non sarà allora preparati a vederla strisciare"
"Perché non strisci tu nella tua cuccia e lasci me e Grace parlare un po in pace?" le dissi sorridendole falsamente
"Oh allora sai parlare? Pensavo avessi un problema, ci è davvero voluto cosi tanto per formulare una frase nel tuo cervello? Sai..inizio a dubitare delle tue doti mentali" disse in tono derisorio incrociando le braccia al suo petto
"Amanda ti prego, lasciala stare" si intromise Grace mettendosi fra me e la presunta Amanda.
"Ti sei fatta fin troppo intenerire da questa..scrittrice se proprio dobbiamo chiamarla in questo modo" si girò di scatto verso Grace e la prese con forza per il mento
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Can we change the past? [It's all about feelings - Sequel]
De TodoLe cose cambiano, le persone cambiano, ma il cambiamento non sempre indica qualcosa di negativo, cambiare fa bene, si impara dagli errori del passato, si cresce, si matura, si diventa se stessi. Ma a volte non è cosi, a volte non importa quanto temp...