Can we change the past? [It's all about feelings - Sequel]

Capitolo 14

Mentre tentavo di salvare la pelle sia a me che ad Alex, mi vennero in mente un sacco di ricordi. Forse era per la situazione in cui ci trovavamo o forse era perché ero stata lontana da lei circa un anno, restava il fatto che i ricordi di me e lei mi si presentavano sembre davanti agli occhi, quasi come se fossero impressi sotto le mie palpebre. Sono sempre stata legata particolarmente ai ricordi, ma non ero mai arrivata a tal punto da riviverli continuamente, quasi come se in quel modo cercassi di tenerli vivi, nitidi, come se cercassi sempre di riprovare le emozioni che appartenevano ad essi. Ovviamente questo non significava che ero stanca di ciò che stavo vivendo, semplicemente vivevo le cose passate in modo da vivere il presente consapevole di ciò che avevo fatto, provato, li rivivevo per ricordare che nonostante tutto e tutti, io e Alex finivamo sempre per tornare l'una dall'altra, e questo mi aveva fatto capire che non dovevo più permettere che qualcosa ci dividesse anche se per poco.

"Jess..mi dispiace" la debole voce di Alex mi fece tornare sulla terra, sembrava sempre più stanca dati i suoi movimenti, e non potevo biasimarla. Quella ferita le aveva fatto perdere un sacco di sangue, era già un miracolo che riuscisse a muoversi.

"Non hai niente per cui scusarti Alex" le dissi continuando a lottare contro il dolore che provavo alla gamba

"I..Invece sono tante, Jess davvero.." scossi la testa e la bloccai

"Alex dobbiamo trovare un posto sicuro per farti riposare, parleremo dopo okay? Prenditi cura delle tue forze fino ad allora" Alex annuì. La sentivo sempre più debole, le sue forze la stavano abbandonando e io non conoscevo un posto che l'avrebbe tenuta al sicuro

"È davvero strano, non sto sentendo rumori. Dovete sbrigarvi, stanno tramando qualcosa" parlò Emily con un'espressione impassibile, era cambiata anche lei.

"Conosci un posto sicuro?" le domandai, non mi fidavo completamente di lei, ma ero in una situazione drastica e Alex aveva bisogno di riposo.
Emily mi guardò pensierosa e poco dopo annuì mettendo una mano nella tasca destra dei suoi jeans, tirò fuori delle chiavi che mi erano terribilmente familiari

"Amanda non sa che vi sto aiutando, potresti prendere la nostra vecchia casa. Non vi cercheranno lì, in caso contrario vi avviserò" disse porgendomi le chiavi, le afferrai titubante e una domanda mi si presentò in mente

"Il poliziotto che mi ha aggredita, ti ha vista. Non pensi che abbia già riferito tutto ad Amanda?" domandai guardandola attentamente, volevo cogliere ogni minimo messaggio, anche se la sua espressione impassibile mi dava non poche difficoltà.

"No, non ha riferito niente. Ora vai, la tua ragazza può anche essere poco umana ma sta cedendo" guardai Emily titubante ma infine optai per ascoltarla.
Presi un lungo respiro e, stranamente, senza troppi problemi, riuscii a raggiungere l'uscita di emergenza.

"Emily..c'è qualcuno qui fuori" dissi sempre più in ansia, in più avevo un giramento di testa terribile.

"Ci pen..Jessica, stai sanguinando" mi avvisò quasi sbiancando. Proprio in quel momento Alex mosse il braccio e mise la mano sulla mia gamba

"L..La tua gamba" disse solamente cercando in qualche modo di far pressione sulla ferita con la poca forza che le restava

"L'hai sforzata troppo, Jessica devi muoverti altrimenti sarete in due a cedere" dopo quelle parole, Emily uscì dall'uscita di emergenza e andò verso gli uomini che erano fuori. Parlò con loro con una sicurezza quasi sospetta. "e se stesse lavorando ancora per loro?" Quella domanda mi assillava, però rimaneva il fatto che sia io che Alex avevamo bisogno di riposarci, quindi decisi di fidarmi, o almeno fino a quando entrambe ci saremo rimesse.
Dopo poco Emily riuscì a far spostare gli uomini appostati fuori, cosi approdittai della situazione e sgattaiolai fuori sperando che nessuno ci beccasse