6. Possessione

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"Mi prese una brusca tristezza.
Mi sentii spaesato, e geloso."

— Cesare Pavese, Il diavolo sulle colline
da La Bella Estate.


— Cesare Pavese, Il diavolo sulle collineda La Bella Estate

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IL CAPITOLO CONTIENE CONTENUTI MATURI E SCENE ESPLICITE.

×××

Quando finalmente uscimmo da quell'ospedale, Christian continuava a guardarmi storto ed io era ancora imbarazzata per la situazione creatasi pochi minuti prima, che mi aveva vista protagonista di una scena alquanto grottesca. Vedendo che Christian fiondava in auto senza nemmeno chiedermi se dovessi andare a casa sua, lo fermai afferrandogli il braccio.

«Andiamo a casa tua?» chiesi, lasciandogli il braccio quando notai l'espressione incazzata che aveva in viso.

«Sì, ma vieni con la tua macchina.» dopo le parole del castano, mi girai senza nemmeno degnarlo di un saluto ed entrai dentro la mia macchina, mettendomi la cintura per poi mettere in moto la piccola auto. Mi affrettai a raggiungere l'appartamento di Christian, che si trovava a soli dieci minuti dall'ospedale.

Durante il breve tragitto, alzai il volume della radio, iniziando a canticchiare la canzone che stavo ascoltando.

I break tradition, sometimes my tries, are outside the lines

Il suono iniziò ad avanzare verso tutte le mie parti del corpo, tanto la musica era alta, ed io cominciai a cantare, affogata da pensieri che da lì a qualche giorno non facevano altro che torturarmi la mente.

We've been conditioned to not make mistakes, but I can't live that way

Il testo ed il suono della canzone mi arrivarono dritti come un treno sul corpo, facendomi iniziare a picchiettare le dita sul volante per scaricare un po' la tensione. I miei pensieri si erano spostati su Harry, quel ragazzo che, seppur avesse un viso tanto angelico, riusciva a dominare chiunque si trovasse vicino a lui, senza violenza; forse però, con un po' di arroganza. Sbuffai nel ripensare a quando il riccio mi sorpassò senza nemmeno salutarmi, per poi fare una domanda alla signora seduta dietro al bancone, domanda che poteva benissimo fare alla sottoscritta.

Staring at the blank page before you,
open up the dirty window

Le vibrazioni della mia voce e della radio inondarono la macchina, e la mia mente continuava a vagare dove voleva. Iniziò a pensare anche a mia madre, facendomi mordere violentemente il labbro inferiore a causa del dolore che provavo ogni volta che pensavo a lei, e alla sua morte prematura. Sentivo gli occhi lucidi, continuando a guidare verso casa di JJ.

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