9-freddo

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Proprio in quel momento arriva Paulo, lo vedo nervoso e non voglio infastidirlo ulteriormente.
-Cleo- sussurra
-si? Cos'hai?- gli chiedo
-mi fa male la spalla-
-e cosa centro io?-
-mi fai un massaggio?-
-ah, va bene-
Ci mettiamo a cavallo alla panchina, lui si è tolto la maglia e ora è rimasto in canottiera, ha delle spalle troppo belle.
-va bene così?- chiedo mentre premo sulla spalla destra.
-si, grazie tante- mi risponde
-ma non hai freddo? Stiamo sotto zero- gli domando, anche se il suo corpo è molto caldo.
-no, sono abituato al freddo, al tuo contrario-
-eh io sono freddolosa-
-se vuoi prendi la mia giacca, è dietro di te-
Mi sono messa la giacca/piumone di Paulo ed è inutile dire che mi va grande. La partita è iniziata e nessuna delle due squadre ha ancora fatto goal, Paulo si sta riscaldando con Barzagli e io sto vicino al mister.
-stanno giocando male- gli dico mentre guardo i ragazzi nel campo.
-lo so, non mi danno retta!- risponde
-dove hai preso il giaccone?- mi chiede mentre ride, probabilmente perché mi va grande.
-me lo ha dato Paulo, non ha mai freddo quindi me lo sono messo io-
-hai preso più confidenza con lui negli ultimi giorni-
-si, a quanto pare-

È finito il primo tempo e Paulo non è ancora entrato, conoscendo Massimiliano lo farà entrare a fine partita.
Federico se ne è tornato a casa visto che è infortunato e non si sa quando potrà tornare a giocare.
Vado al bar dello stadio e li trovo dei giornalisti che mi vogliono intervistare. Ci mancavano pure questi.
-come mai sta indossando la giacca di Dybala?- mi chiede uno dei giornalisti
-perché mi sono persa il giacchetto e lui mi ha gentilmente prestato il suo- gli rispondo
-per caso c'è qualcosa tra voi due? Ti abbiamo vista mentre gli massaggiavi la spalla- chiede ancora il giornalista
-no, se gli ho fatto un massaggio alla spalla non significa che tra di noi ci sia qualcosa, siamo buoni amici, tutto qui- spiego esasperata
-va bene, ti ringraziamo per averci concesso del tempo per intervistarti-
-è stato un piacere- dico per poi andarmene.

La partita è ricominciata e io ho ripreso posizione vicino al mister.
Fortunatamente ci hanno dato rigore e Pjanic ha segnato, portando in vantaggio la squadra.
Paulo è entrato l'ultimo quarto d'ora ma purtroppo non ha segnato.

Finita la partita mi dirigo agli spogliatoi, mio padre deve portarmi da Federico e sono già in ritardo di dieci minuti.
Il primo ad uscire è Paulo e quando mi vede mi regala un sorrisone dei suoi.
-tuo padre ne ha ancora per molto, ti accompagno io da Berna?- mi chiede.
-va bene, andiamo ora?-
-si-

Il tragitto dallo stadio a casa di Fede è bello lungo. Ad un tratto Paulo dopo aver ingranato una marcia mette la sua mano sulla mia coscia, poi sorride guardando la strada.
Ehm...che devo fare? Lo lascio stare oppure glielo dico? Ma se lo lascio fare potrebbe arrivare a conclusioni affrettate e se glielo dico potrebbe rimanerci male. Vabbè lo lascio fare, tanto cosa ho da perdere? È pure carino...
No Cleo, no! Non puoi innamorarti, ricordi cosa è successo con Benjo?!
Appena penso a come è andata a finire con Benjo sposto subito la gamba, non voglio soffrire ancora. Riesco a malapena a fidarmi di Federico e questo mi basta e mi avanza, meno persone ho intorno e meno soffro.
Io e Paulo cadiamo in un imbarazzo pazzesco, non ci guardiamo ne parliamo finché non arriviamo davanti casa di Fede.
-allora io...vado. Grazie del passaggio- dico con voce imbarazzata.
-di niente, ci vediamo!- mi dice lasciandomi con un sorriso imbarazzato.

Entro in casa di Federico visto che mi ha lasciato una copia delle chiavi.
Probabilmente già dorme, è mezzanotte passata.
Vado nella sua camera e lo trovo a dormire tutto spaparacchiato sul letto, bene, ora io dove mi metto?
Appena tocco il letto lui si sveglia e inizia a guardarmi, manco mi riconosce sto cretino.
-oi mi riconosci?- gli chiedo
-si Cleo, ti riconosco- mi risponde tutto assonnato.
-bene, mi fai spazio che voglio dormire anche io-
-come è andata con Paulo?- mi chiede mentre si sposta
-bene, ma non posso-
-non puoi che cosa-
-devo staccarmi da lui, mi sto affezionando troppo-
-ah ho capito, ancora con questa storia di Benjo vero?-
-si-
-Cleo lascia il passato alle spalle e goditi la vita cazzo!!-
-ora non farmi la predica, dormi va!-

Ci svegliamo che sono le dieci, oggi facciamo tutto di pomeriggio e quindi stamattina è una pacchia.

A tutta Joya•Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora