10-scommesse

1K 31 0
                                    

-secondo me, stanotte nevica!- urla Federico dal bagno.
-siamo appena arrivati a Febbraio e secondo te nevica? Ma dì meno cazzate per favore- gli rispondo io mentre metto in forno la meravigliosa torta al cioccolato che ho preparato.
-vogliamo scommettere?-
-dai, cosa scommettiamo?-
-io ci scommetto un tatuaggio-
-che tatuaggio?-
-mi tatuo una cosa a tua scelta-
-bene, io ci scommetto le mie fasce portafortuna-

Non erano semplici fasce quelle, me le aveva regalate mio padre quando avevo dodici anni, le usavo con il mio primo cavallo, Balinor. Lui però non c'è più, non che sia morto eh, l'ho liberato tre anni fa perché non riuscivo a vederlo chiuso nel giardino e allora vivevo in una casa più piccola e con un giardino minuscolo. Da piccolo è stato strappato dalla sua terra e portato ad un maneggio. È nero come il carbone ed è sempre nervoso, infatti alcune volte lo chiamavo caffeina.
Da quel giorno non l'ho più visto, so solo che è vivo. E ora ho scommesso le sue fasce per una semplice nevicata, quanto posso essere cogliona?!

Cleo_bff

E ti prometto che un giorno torneremo insieme

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

E ti prometto che un giorno torneremo insieme.#oldphoto #piccolinoi

Piace a 200.129 persone

paulodybala 😍

Arriva il pomeriggio e io ho tanto lavoro da fare.
Ho passato due ore senza mai staccarmi dallo schermo del computer.
Paulo mi ha chiesto di uscire stasera, ancora non gli ho dato una risposta e dopo quello che è successo ieri non ho la più pallida idea di cosa dirgli.
Penso che parlerò con mio padre, Federico mi direbbe sicuramente di accettare e lasciar perdere il passato.
-papà, hai un momento per me?- gli chiedo prima che entri negli spogliatoi
-si, dimmi pure-
-Paulo mi ha chiesto di uscire questa sera, cosa faccio?-
-secondo me devi dirgli di si, so che non vuoi affezionarti troppo ma Paulo è un bravo ragazzo e non ti farà soffrire-
-aspetta aspetta, tu pensi che lui mi piaccia?!-
-Cleo, non dire bugie a te stessa-
Finisce la frase e sparisce negli spogliatoi. Vabbè, gli dirò di si e vedremo come andrà a finire.

-ehi cosa fa la mia svampitaaa!!- urla Federico mentre mi punzecchia da dietro.
-mi hai messo paura-
-oh scusa, alla fine cosa farai con Paulo?-
-si, vado-
-ohhh visto che avevo ragione io-

Sto cercando Paulo per tutto il centro e quando lo trovo noto che sta cercando qualcosa.
-Hei che cerchi?- gli chiedo mentre mi avvicino a lui sorridendo.
-niente, tutto apposto-
Appena mi ha visto gli è preso un colpo e ha nascosto dietro la schiena qualcosa, vabbè saranno cose sue.
-allora per stasera ci sei?-
-si ci sono, dove mi porti di bello?-
-eh sapessi. Ti dico solo di non vestirti elegante, niente vestiti, jeans e camicia possibilmente-
-va bene, a che ora mi faccio trovare pronta?-
-per le 20:30 passo da te-
-va benissimo-

Sono a casa con Fede e in questo momento sono nel panico, non so cosa mettermi.
-ma scusa se ti ha detto di metterti jeans e camicia dov'è il problema?- mi chiede Fede
-i jeans li ho scelti, ma ho una ventina di camicie!-
-ah facile allora, nera a scacchi rossi-
-dici?-
-eh dico si-

Alla fine ho messo un paio di jeans azzurro chiaro e la famosa camicia a scacchi che mi ha consigliato Fede. Capelli sciolti e giacchetto con il pelo sul cappuccio.

Alle 20:30 Paulo arriva, tra lui e Fede farebbero a gara sulla puntualità.
Entro in macchina, lo saluto e noto che anche lui si è vestito con jeans e camicia, più precisamente jeans blu scuro e camicia nera.
-dai mi dici dove mi porti?! Sono troppo curiosa-
-è una sorpresa-
-eddai ma sei cattivo-
-ah ora sono cattivo?!-
-no scherzavo scemo!!-

Arriviamo un un parcheggio immenso, mi fa scendere dalla macchina e iniziamo a camminare, vedo in lontananza una specie di edificio.
-ora tappati gli occhi- mi dice mentre mi pone una benda bianca.
-se mi fai cadere ti ammazzo-
-allora ti prendo in braccio-
Neanche riesco a rispondergli che sono tra le sue braccia. Ad un tratto mi fa scendere e mi toglie la benda.
Mi trovo davanti un muro e una porta d'acciaio.
-beh? Una porta?!-
-vai, entra-

Non credo ai miei occhi, mi ha portato alla fiera cavalli a Torino. Non ho mai avuto tempo per venirci e ora sono qui, in un padiglione immenso e pieno di cavalli.
-piaciuta la sorpresa?- mi chiede sorridendo
-tantissimo, grazie mille!- gli dico per poi abbracciarlo.
-da dove vuoi cominciare?- mi domanda mentre mi cammina dietro.
-dal reining ovviamente, poi ci dirigiamo al rodeo e alle gimkane. Poi alla fine andiamo agli stand che compro qualcosa per i miei cavalli-
-non ci ho capito molto ma ti seguo- mi dice passandosi una mano fra i capelli.

La serata passa fra gare, corse e risate. Si sono fatte le due e ora ci stiamo dirigendo alla macchina.
-Cleo ma quello non è...- non finisce la frase che collassa a terra.
Riesco a sostenerlo e noto che dietro la spalla ha una freccetta con il sedativo. Non sono andata nel panico, ho appreso l'arte della calma quando ero in America a lavorare per i marines, credo di aver capito chi abbia fatto questo.

A tutta Joya•Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora