Capitolo 17

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Toc toc

"Alice posso?" sento la voce di Eder da dietro la porta.

"Certo" le dico sorridendo. Entra con un vassoio in mano, con the e biscotti appena usciti dal forno.

"Che buon profumo" dico e la ringrazio.

"Alice so che non è facile come situazione, ci sono passata anche io. Vieni con me" La seguo, usciamo da casa sua e saliamo al piano di sopra. 

"Adesso ti racconto una storia" dice Eder con una nota triste. 

"Alcuni anni fa, vivevo qui con la mia famiglia. Non era così era una casa accogliente, pulita ed era piena di amore. Eravamo felici, io i miei figli e mio marito. Un giorno alla nostra porta bussò un uomo, un uomo malvagio di quelli che al primo sguardo ti vengono i brividi. Aveva una benda sull'occhio e si faceva chiamare Il Fante. Quell'uomo portò via la mia famiglia, dicendo che io non sarei servita e niente."

"E cosa hai fatto?" dico sorpresa. 

"In quel momento niente perché mi disse che se avessi provato a seguirli o a fermarlo avrebbe ucciso la mia famiglia. E per un po di tempo non ho fatto niente, in realtà, per paura" dice abbassando lo sguardo.

"Un giorno però, mentre mi guardavo allo specchio e piangevo, mi sono fatta coraggio e mi sono detta che dovevo ritrovare la mia famiglia e riportarla a casa. Ho iniziato a cercare in tutto Sotto Mondo, finché non ho incontrato il Brucaliffo, che mi disse "fintanto che avrai paura non li troverai mai" con questa frase la paura era sparita e il coraggio aveva preso il sopravvento. Mi accompagnò alla ricerca della mia famiglia. Purtroppo però erano prigionieri del Fante. Quando li trovai e provai a liberarli, lui mi catturò e al posto di uccidermi mi condannò a una vita in esilio, lontana dalla mia famiglia, sia fisicamente, sia nei loro ricordi... si sono dimenticati della mia esistenza. Non solo loro, tutti si sono dimenticati della mia esistenza, tranne il Brucaliffo". 

Continua "Non posso uscire di casa, non posso farmi vedere da nessuno, per questo motivo avevo fatto un tunnel ma che non ho finito perchè ho perso la speranza..."

"Eder.." mi viene il magone, la abbraccio forte "troveremo la tua famiglia, sconfiggerò la Regina Rossa e Il Fante di cuori, e tutto andrà per il meglio!" Lei mi guarda con gli occhi lucidi e mi accarezza il volto "sei una brava ragazza, sei molto coraggiosa". 

"Posso vedere il tunnel?" "Certo per di qua" riscendiamo le scale e dietro una porta di legno inizia il tunnel. Lo percorro insieme a Eder per un tragitto. "Dove finisce?" le chiedo "vicino al castello della Regina Bianca". 

"Lo finirò io il tunnel" le dico "Appena il mio bambino nascerà, finiremo il tunnel e andremo a salvare tutti quanti!" 

Lei mi guarda e nei suoi occhi ho visto la luce riaccendersi, la luce della speranza. 

Non devo deluderla. 

Alice e il Cappellaio MattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora