Alice e il Cappellaio Matto

Capitolo 16

"Avanti Alice non manca molto, so che sei stanca ma non devi farti scoprire" mi dice il Brucaliffo ad ogni mio accenno di stanchezza.
Sono appoggiata ad un albero, alzo gli occhi e guardo il cielo nero pieno di stelle luminose. Non mi ero mai accorta di quanto fosse bello il cielo di notte.
Vedo una scia luminosa, è una stella cadente e subito chiudo gli occhi per esprimere il mio desiderio.

"Eccoci Alice. Prego entra cara". È una vecchia casa abbandonata in mezzo agli alberi, un po' polverosa ma andrà benissimo.
"Alice, non dovrai far capire che sei qui. Nessuno dovrà saperlo o ti metterai in pericolo e metterai in pericolo gli altri".
"Alice vieni dobbiamo scendere. Non penserai che ti faccia stare qui"
Si apre una botola e tutta la polvere mi entra nel naso e inizio a starnutire.
Scendo le scale e la botola si richiude sopra di noi, apro una porta e una casa accogliente mi aspetta dall'altra parte. Il colore predominante è il rosa, è curata e molto pulita.
"Ma brucaliffo, di chi è questa casa?"
E da dietro una porta vedo spuntare una signora anziana "Salve" dice sorridendo.
"Buonasera, sono Alice"
"So benissimo chi sei, io sono Eder, prego cara vieni ti mostro la tua stanza, fai come se fossi a casa tua".
Guardo il Brucaliffo stupita e mi faccio trascinare per i corridoi della casa.

La mia stanza non è tanto grande ma é abbastanza per me e il bambino.
"Grazie" dico sorridendo.
"Di niente cara"
Guardo il Brucaliffo negli occhi e il suo sguardo è come se mi stesse mettendo in guardia.
Devo stare nascosta e aspettare.

Mi sdraio nel letto il mio primo pensiero va al Cappellaio. Sento le lacrime salire, siamo così vicini e lui non può saperlo. Vorrei vederlo e baciarlo, passare con lui tutti i bei momenti, vorrei che tutto questo finisca presto.
Guardo il soffitto e mi immagino il cielo che ho visto prima, buio e pieno di stelle luminose.
Chiudo gli occhi "buonanotte Cappellaio" sussurro.