10. Un'altra storia da raccontare

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Charlotte si svegliò in un posto a lei sconosciuto. Era dentro una stanza con delle pareti di vetro, era coricata per terra e sentiva un dolore atroce alla testa, proprio dove la avevano colpita.
Si massaggiò dietro la testa sentendo se c'era qualcosa, infatti specchiandosi contro i vetri, di riflesso vide un livido.
"Magnifico..." pensò "ora come esco da qui?"
Non aveva energie. Non sapeva nemmeno per quante ore aveva dormito.
Fece l'unica cosa che poteva fare : urlare.
Urlò ma non successe nulla.
I vetri non si scheggiarono nemmeno e da lì capì che non erano vetri normali. Si sarebbero già rotti.
<non sprecare le energie, quelle ti serviranno dopo > si sentì la voce di un uomo nella stanza ma non c'era nessuno.
<dove sono?> chiese lei guardandosi attorno cercando di capire da dove proveniva la voce.
<non lo vuoi sapere veramente >rispose l'uomo.
Okay ora le giravano.
<siete dell'Hydra giusto?> chiese lei secca.
<giusta osservazione...> si sentì un'altra voce, questa volta di una donna.
A Charlotte quella voce sembrava familiare ma con la testa che le girava e l'eco della stanza non riusciva a riconoscerla.
<cosa volete da me?> chiese Charlotte infine esasperata.
<lo scoprirai molto presto> rispose l'uomo.
Charlotte si mise con le spalle al muro e si accasciò a terra, priva di forze.
L'ultimo pensiero prima di svenire andò a suo padre e a Victoria. Sperava che uno dei due venisse a salvarla.

<Charlotte è già tornata?> chiese Bucky iniziando a preoccuparsi.
<io non l'ho vista.> rispose Nat.
<nemmeno io> continuò Wanda.
Pure gli altri negarono e Bucky iniziò seriamente a temere per lei.
Decise così di andare a casa sua e accompagnato da Steve, Sam e Wanda andarono.
Ciò che trovarono non fu di molto aiuto, solo le finestre e i vasi in mille pezzi. I riquadri delle foto in frantumi e pure lo specchio all'entrata era completamente distrutto.
<ma che diavolo...> disse Sam guardandosi attorno cercando di non farli male con tutti quei vetri.
<Char! Charlotte!> urlò Wanda andando al piano di sopra e nemmeno sopra la situazione sembrava migliore, un mucchio di vetri in frantumi.
<Qua non c'è > disse Steve dalla cantina.
<nemmeno di sopra> disse Wanda.

La situazione stava peggiorando. Bucky non lo dava a notare ma stava letteralmente morendo dentro, aveva appena ritrovato sua figlia e non poteva permettersi di perderla di nuovo.
Mentre il gruppo stava ricontrollando casa, Bucky si soffermò su camera sua. Vi entrò e oltre al mucchio di vetri, trovò il piccolo unicorno che lui stesso gli aveva regalato, appoggiato sul suo letto.
Si soffermò a guardare la stanza e la trovò semplice e molto adolescenziale, con poster di varie band metal e rock appese al muro , che Bucky ovviamente non conosceva.
Green Day
My chemical romance
Nirvana
Ciò che rappresentavano i poster.
Poi si soffermò su varie foto appese nella stanza, lei in compagnia di alcune amiche tra cui riconobbe Victoria, lei era stata l'ultima a vederla magari sapeva qualcosa.

Bucky e gli altri si riunirono all'entrata e come se Victoria avesse letto nella mente di Bucky, si presentò alla porta di casa di Charlotte con il fiatone, come se sapesse ciò che era appena successo.
<Victoria...> disse Wanda andando incontro alla ragazza che, nonostante il freddo glaciale della sera, era tutta sudata con i capelli appiccicati al volto ma in ogni caso, rimaneva perfetta, forse anche per questo che Charlotte l'amava così tanto.
<Ditemi che l'avete sentito> disse lei a fior di voce. Era ancora affaticata dalla corsa che aveva fatto.
<Che cosa?> chiese Steve rimanendo calmo anche se calmo non era.
<non qui> disse la rossa <non è un luogo sicuro>

I cinque andarono al complesso.
<ragazzi allora?> disse Nat preoccupata andando in contro al gruppo.
<Victoria deve dirci qualcosa.>

Quando tutti erano nel salone Victoria iniziò a raccontare la vera storia di ciò che Charlotte aveva: i poteri.
<Vedete, quando conobbi Charlotte, lei era una tipa un po' strana ecco, non in senso cattivo, solo che non si apriva molto con le persone poi quando iniziammo a diventare amiche iniziò ad aprirsi e un giorno quando avevamo giocato a Truth or Dare, mi aveva confessato di avere questi strani poteri...> Victoria si fermò un attimo per riprendere fiato e vide lo sguardo stupito di tutti <praticamente non hanno molto senso messi assieme ma uno dei suoi poteri è che quando urla, urla talmente forte che rompe qualsiasi cosa di vetro le stia attorno, può rompere l'udito a chiunque le stia vicino mentre urla e il suo grido può essere sentito nel raggio di 10km, per questo io l'ho sentito.> disse Victoria notando le faccia sconvolte degli altri.

<e gli altri poteri?> chiese Stark incuriosito.

<può respirare sott'acqua ma non ne ha il controllo e quando batte la mani talmente forte può provocare leggere scosse di terremoto, non sa molto sull'origine dei suoi poteri sa solo che è successo tutto dopo l'incidente, dopo che lei si è separata da te Bucky, quando evacuarono l'edificio, vi trovarono entrambi svenuti ma nessuno si era preoccupato di mettervi assieme quindi siete stati curati in ospedali diversi e da quello che Charlotte pensa, solo scienziati in quel preciso momento possono averle messo dentro le vene ciò che ora ha. Poi ancora incosciente fu spedita su un aereo e mandata negli USA. Fine della storia> disse Victoria che teneva stretta una tazza di tè caldo che Clint le aveva porto prima.

<quindi quegli scienziati potrebbero avere di nuovo mia figlia?> chiese Bucky.
<già...> rispose Vic.
<bene, ora vado a riprendermela> disse Bucky impugnando la sua pistola e postando dei coltellini negli stivali.
<e dove?> gli chiese Sam quasi spaventato dalla reazione di Bucky.
<non lo so ma non starò qua fermo. L'ho già persa una volta, non succedere una seconda volta.> disse Bucky.
<ci potrebbe essere un posto...> intervenne Victoria e tutti gli occhi finirono su di lei <una volta c'era un cantiere tra la quinta e la sesta dopo Central Park, ora è abbandonato o così ci fanno credere>
<grazie Vic> disse Steve alzandosi e seguendo Bucky.
Wanda e il resto della squadra seguì Bucky.
<Bucky...> disse Victoria guardando negli occhi Bucky <riportamela a casa> disse lei sperando che sarebbe andato tutto per il meglio.
<lo farò > concluse Bucky.

Si erano già presi una volta e non sarebbe successo una seconda.

La figlia del Soldato d'InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora