11. Scontro finale

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Charlotte iniziò a combattere senza dare troppo nell'occhio.
Uccideva gli alieni che avevano invaso il Wakanda per mano di Thanos.
Pietro era lì ad aiutarla.
Tutti a combattere per una giusta causa.
Lo scontro finale stava giungendo al termine, a Thanos mancava ancora una gemma e Thor era quasi pronto per trafiggergli la sua arma alla testa.
Forse questa era la volta buona che riuscivano a sconfiggerlo, forse.

<Charlotte dietro!> urlò Pietro facendola voltare di scatto e vedendo uno dei figli di Thanos giungere verso di lei.

<Noi non ci siamo ancora incontrati vero? Charlotte Barnes.> disse l'essere, rivelandosi una donna.

Charlotte se la ricordava: era colei che aveva attaccato Wanda e Visione quando erano ancora in Scozia, o meglio, pensava fosse lei dalle descrizioni che l'amica le fece.

<Non sono qui per fare amicizia.> rispose la ragazza secca.
<Nemmeno io.> controbatte l'altra.
Le due iniziarono a lottare, una contro l'altra.
Pietro non poteva aiutarla però, era troppo preso ad ammazzare alieni per accorgersi che Charlotte aveva bisogno d'aiuto.

<Sai, conosco i tuoi poteri ragazzina> le disse quella, beffarda <sei potente, ma non quanto me.> le disse scagliandole contro dei pezzi di roccia che Charlotte riuscì ad evitare, ferendosi leggermente il braccio.

<Non sei vestita un po' troppo elegantemente per combattere? Sarebbe un peccato rovinare quel completino che indossi?> la donna continuava a provocarla ma Charlotte non demordeva, voleva ammazzarla e quello era il suo obbiettivo.
Charlotte però, per quanto potesse essere forte sapeva che lei lo era di più.
<Te l'hanno mai detto che non si parla durante un combattimento?> chiese acida Charlotte senza aspettarsi nessuna risposta.
La donna però iniziò a colpirla più pesantemente.

Charlotte non era una combattente, non era mai stata addestrata. Sapeva alcune mosse basi che Stark le aveva insegnato e alcune tecniche di difesa apprese da Steve ma non sapeva come muoversi durante un vero combattimento.
Il suo unico obbiettivo ora era solo quello di sopravvivere.

Pietro si era allontanato sempre di più.
Mentre tutti gli altri erano occupati con Thanos qualcuno doveva pur tenere impegnati quegli esseri.
A Thanos mancava solo la gemma di Visione o questo era quello che credeva lui.
La gemma del tempo?
Beh quella l'aveva Charlotte ma per far sì che Thanos in battaglia non se ne accorgesse, la vera gemma fu sostituita con un falso.
Una pietra che aveva sempre dei poteri, ma non come quelli di una vera gemma dell'infinito.
Quando avvenne tutto ciò?
Fu Pietro a pensarci. Chi se non lui?

Charlotte però era troppo impegnata a tenere a bada l'aliena per preoccuparsi di Visione.
Avrebbe dovuto aiutarlo ma non sapeva come fare.
L'essere era più potente di lei e Charlotte era quasi sfinita. Si ripeteva di non mollare, che mancava poco ma sentiva le sue forze cedergli sempre di più.

Era fatta, un'altra volta.
Thanos aveva la gemma di Visione.
Il titano schioccò le dita ma non successe nulla.
<Charlotte...> disse lui a bassa voce ma prima che potesse alzarsi Thor lo trafisse con la sua ascia, e questa volta colpì la testa.

Thanos morì e con lui anche tutto il suo esercito.

Prima che l'aliena scomparisse però, riuscì a trafiggere Charlotte allo stomaco procurandole una grande ferita.
Charlotte cadde a terra cercando di rimanere sveglia.
Sorrise perché sapeva che gli altri erano riusciti a sconfiggere Thanos, si rattristò perché non voleva rimanere da sola nei suoi ultimi momenti.

<Charlotte!> urlò Pietro in lontananza trovandosi subito al suo fianco.
Lei leggermente sussurrò il suo nome e lo guardò dritta negli occhi.
<Ehi piccola sta tranquilla...> disse lui sollevandola e mettendola sulle sue braccia <ci sono io qua, è tutto finito...>
Le baciò dolcemente la guancia destra, dove aveva un piccolo taglio.
<Pietro...> disse lei con la voce spezzata e le lacrime che le rigavano il viso.
A Pietro scese una lacrima, odiava vedere Charlotte così.
<Vedrai, ora torniamo a casa e starai meglio...> gli disse alzandola e prendendo la gemma per tornare a casa.

Charlotte sentiva le sue forze abbandonarla sempre di più.

New York

Pietro riapparve poco dopo in camera di Charlotte con lei tra le sue braccia.
Ad attenderli c'era Thor che però, non si ricordava nulla dell'accaduto ed epico fu il momento in cui rivide Pietro vivo davanti ai suoi occhi, di nuovo.

<Thor aiutami, chiama qualcuno...> disse il ragazzo indicando Charlotte che ormai era priva di sensi fra le sue braccia.
Thor esitò qualche secondo poi fece segno al ragazzo di seguirlo.

Nella base degli Avengers era tornato tutto normale:
Tony e Pepper che organizzavano il loro matrimonio, Visione che era vivo insieme a tutti gli altri.
Le loro chiacchiere però furono interrotte da Thor che giungeva nella sala chiedendo aiuto.

Tutti guardarono Pietro scioccati.
Wanda si commosse e si alzò per andargli in contro fino a quando non vide Charlotte.
<oddio, Charlotte.> urlò Wanda andando a vedere se c'era ancora il battito.

Battito debole.

Bucky fu il primo ad alzarsi seguito dal resto della squadra.
<bambina...> disse guardando Charlotte rannicchiata al petto di Pietro.
<dove devo portarla?>
Stark gli fece strada e la portarono nel reparto di medicina del complesso, dove sarebbe stata seguita dai migliori medici anche se la sua situazione era alquanto grave.

Una volta che Charlotte fu attaccata al respiratore, venne gentilmente chiesto si presenti di lasciare la stanza che i dottori avrebbero dovuto fare il loro lavoro.
Dovevano chiuderla la ferita si, ma dovevano assicurarsi che sopravvivesse.

<come è successo?> chiese Bucky al ragazzo.
<se ora siete qui, è solo grazie a lei...> rispose.
Tutti lo guardarono con fare interrogativo.
<Thanos.> disse.
<ma lo abbiamo sconfitto...> rispose Natasha in allerta.
<Si ma non la prima volta...> Pietro iniziò a raccontargli di ciò che successe la prima volta e di ciò che successe nello scontro finale.
Bucky sorrise nel sentire le eroiche imprese compiute da Charlotte ma odiava vederla in un lettino d'ospedale con flebo e respiratore attaccati.

Tutti si sedettero nella piccola sala d'attesa.

<come hai fatto a sopravvivere?> chiese Wanda a Pietro che ancora non credeva a ciò chi aveva di fronte.
Pietro gli spiegò tutto.
Dal giorno in Sokovia alla sua cattura da parte dell'Hydra e a come incontrò Charlotte.
Raccontò ogni singolo dettaglio della sua avventura con Charlotte, omettendo ovviamente il fatto che si fossero baciati. Con suo padre di fronte non era il caso...

Tutti aspettavano buone notizie, volevano sapere come se la stava cavando Charlotte.
Notizie però che non arrivavano.

La figlia del Soldato d'InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora