11. Ci sono io...

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Tutto ciò che Victoria aveva detto era vero.
Il cantiere c'era.
E sembrava veramente abbandonato ma Bucky, con il passare degli anni aveva capito che le apparenze ingannano.
Tutti gli Avengers erano entrati in azione per salvare Charlotte, pure Stark, che sorprese tutti quando prese l'iniziativa di entrare per primo.
<Stark ne sei sicuro?> chiese Steve parlando all'auricolare.
<No ma devo farlo> disse lui cercando di essere il più sicuro possibile <siamo gli Avengers e noi salviamo le persone.>
<attento> gli disse Nat.
Lui non rispose.
Bucky invece stava sudando freddo, voleva rivedere sua figlia ma non voleva varcare la porta, e se ciò che avrebbe visto non gli sarebbe piaciuto?
Aveva paura di vedere Charlotte ridotta male, o peggio, morta.
Steve non lo avrebbe mai permesso. Non ora che sembrava andare tutto così perfettamente liscio.

Stark si scontrò con due guardie che si trovavano all'entrata e in un colpo secco le mise KO.
<sono dentro> disse <ma qua sembra tutto tranquillo, forse anche troppo> concluse.
Steve e Bucky erano sul tetto e Sam stava facendo un giro di ricognizione.
Sembrava veramente un cantiere abbandonato, tranne per le due guardie, non c'era anima viva.
I due riuscirono a trovare un entrata sul tetto e una volta dentro iniziarono a guardarsi attorno. A Buck quel posto sembrava la fotocopia della base dell'Hydra che c'era in Siberia.
Poi lo vide.
Anche Steve lo vide.
Pure Tony che li raggiunse poco dopo lo vide.
Il teschio dell'Hydra.
Ora nessuno era calmo.
Erano convinti di averla sconfitta ma a quanto pare l'Hydra non muore mai.
Le paure di Bucky si avverarono.
Avevano fatto del male a lui in passato e ora ne stavano facendo a sua figlia, forse proprio per arrivare a lui.

Poco dopo entrarono anche gli altri e ognuno iniziò ad ispezionare la base.
- - - - - - -

Charlotte era ancora nella stessa stanza. Non sapeva quanto tempo fosse passato, non sapeva se fuori era giorno o notte, non sapeva nulla.
<la principessa è sveglia> disse l'uomo di prima.
Lei non poteva vederlo ma lui poteva vedere lei.
<che cosa volete da me?> disse la ragazza esasperata. Voleva uscire. Voleva tornare a casa da suo padre e voleva stringerlo, voleva piangere tra le sue braccia proprio come faceva da piccola, voleva che lui la stringesse.
<hai dei poteri meravigliosi e noi ti aiuteremo a svilupparli> le rispose freddo l'uomo.
Lei non rispose. Sapeva che sarebbe stato inutile, si limitò ad avvicinarsi allo specchio e più si avvicinava e più vedeva la sua figura, era ridotta male.
Aveva il viso rigato dalle lacrime che aveva pianto, le occhiaie si stavano facendo sempre più profonde e le labbra carnose si stavano seccando.
Aveva sete. Tanta sete. Aveva fame ma aveva un vuoto nello stomaco e sapeva che se avesse mangiato avrebbe vomitato tutto.
Poi l'uomo entrò nella stanza. Finalmente lei poteva vederlo. Lui era grosso e aveva uno sguardo freddo.
Le si avvicinò e lei cercò di allontanarsi ma fu inutile perché si appoggiò con le spalle al muro.
Era in trappola.
Lui le mollò uno schiaffo in faccia, poi un altro e un altro ancora. Lei si accasciò a terra dolorante cercando di capire il motivo di quel gesto.
<devi dimenticare > disse l'uomo colpendo ancora la ragazza aspettando che lei reagisse ma lei non fece nulla per difendersi.
- - - - - - -
<ragazzi qua c'è qualcosa...> disse Nat all'auricolare trovandosi di fronte a una porta blindata <è blindata > disse e Tony arrivò in un minimo di secondo
Per Iron Man non fu difficile oltrepassarla ma nonostante tutto fu inutile perché un'altra porta molto più spessa si trovata davanti a loro <ma siamo seri?> disse Tony .
Tony oltrepassò anche quella di porta e finalmente si trovarono davanti la stanza dove Charlotte era rinchiusa.
Loro la potevano vedere e a Nat venne un nodo in gola quando vide la ragazza con la faccia sanguinante.
Tony sbloccò subito la porta e Nat si avvicinò alla ragazza, respirava a mala pena.
Bucky e Steve li raggiunsero poco dopo.
<dobbiamo portarla in ospedale> disse Bucky prendendo Charlotte a mo di sposa e correndo fuori da quel cantiere.

Salirono tutti su diverse macchine.
Steve e Sam nei posti davanti e Bucky con Charlotte dietro. Erano diretti all'ospedale. Tony e Nat con un'altra macchina che li seguivano mentre Wanda anche se contro la sua volontà tornò al complesso con Clint.

<puoi andare più veloce?> chiese Bucky a Steve quasi ordinandolo.
Bucky stava andando in panico nonostante Steve andasse il più veloce che poteva.
Era notte fonda e ormai le strade dovevano essere vuote non quando però, la sera stessa c'era il concerto di Rihanna e la gente che usciva dallo stadio non aiutava a migliorare il traffico.

Bucky appoggiò una mano sulla fronte di Charlotte sporca di sangue e sentì che era fredda, forse un po' troppo.
Lei non era svenuta anzi era sveglia solo che era incosciente e non capiva cosa stesse succedendo.
Aprì dolorante gli occhi e incrociò subito quelli di suo padre, fece un piccolo sorriso ma sembrava che ogni mossa che facesse le causasse un dolore atroce.
Bucky se ne accorse <tranquilla, ehi tranquilla, ci sono io qua, è tutto finito> disse lui cercando di tranquillizzare più lui che lei.
Lei a quella frase si accoccolò ancora di più sul petto del padre e lui la strinse a se.

Dopo minuti interminabili nel traffico arrivarono all'ospedale, Bucky prese in braccio la figlia e lei fece una smorfia come per dire che aveva male.
Una volta dentro delle infermiere corsero incontro a Bucky e portarono via sua figlia.
Lui non poteva entrare nella stanza dove ora la stavano medicando.
Steve gli mise una mano sulla spalla cercando di rassicurarlo.

Tony e Nat raggiunsero gli altri.
<come sta?> chiese Nat.
<ancora non lo sappiamo> rispose Sam.
<comunque era troppo facile> ammise la rossa
<che intendi ?> chiese Tony.
<che non c'erano guardie feroci pronte ad attaccarci, è stato fin troppo facile recuperarla> disse infine.
La sua osservazione era vera. Era stato facile salvare Charlotte. Troppo facile.

Steve prese da parte Nat <hai dei sospetti?> chiese Steve.
<io non so...insomma, come faceva Victoria a sapere dove era Charlotte?> chiese pentendosene subito guardando lo sguardo incredulo di Steve.
<Victoria aka Charlotte e questo lo sappiamo entrambi, non credo le farebbe del male...> disse Steve.
<hai ragione> disse non poco convinta Nat.
Poi ritornarono dagli altri.

<la signorina Barnes è sveglia...> si avvicinò a loro un'infermiera.

La figlia del Soldato d'InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora