Il giovedì arrivò tra risate e prese in giro: ogni tanto, qualcuno si sbagliava a leggere e le vecchie frasi difficili adottate dallo scrittore, diventavano un motivo di ilarità.
Una sera facemmo anche un pigiama party in cui vedemmo diversi film basati su quell'opera così famosa, almeno potevamo prendere esempio dai veri attori.
Passammo la notte a mangiare dolci, piangere per alcune scene, farci selfie con il cellulare e postare storie su Instagram.
La mattina dopo era stato un dramma alzarsi per andare a scuola, ci eravamo dovute aiutare a vicenda, ma ne era valsa la pena.
Il giovedì, all'uscita di scuola, andammo a pranzo tutti insieme in un pub vicino al teatro.
«Cosa volete mangiare?» ci chiese Mattia.
Io e lui prendemmo un hot dog con le patatine fritte, Alessia e Flavia un hamburger e Ludovica e Arianna un pezzo di pizza.
Ci sedemmo in un tavolo sulla destra del locale.
«Siete pronte?» chiese Alessia.
«No» rispondemmo tutti in coro.
«Secondo voi chi vincerà?».
«Credo che il ruolo di Giulietta sarà dato a Vanessa» rispose Flavia.
«Chi?».
«La ragazza del 5B, quella alta con il piercing sul naso».
«Quello che assomiglia all'anello che mettono sul muso delle mucche?».
«Si, il Septum» rispose Arianna ridendo.
«Perché hai pensato proprio a lei?».
«Non saprei, è sempre stata abbastanza brava a recitare».
«Si, infatti spesso fa finta di essere una santarellina, ma non lo è affatto».
«Che non lo è lo sappiamo tutti» disse Mattia facendoci ridere.
Dopo pranzo andammo al teatro: una piccola costruzione tra la biblioteca ed il negozio di fiori del signor Gigi con una porta in ferro per entrare, due tendoni rossi che nascondevano una sala con un centinaio di poltrone ed in fondo un palco in legno illuminato dalle luci.
Molti ragazzi erano fuori, sul marciapiede, e si fumavano l'ultima sigaretta prima di entrare.
Arianna era talmente nervosa che volle entrare subito, così passammo tutti attraverso la porta. L'interno era stipato di giovani che parlavano tra loro. Sul palco c'erano due signore e due signori che non avevo mai visto.
Trovammo delle poltrone libere agli ultimi posti e ci sedemmo, prima che qualcun altro le occupasse.
Alle tre in punto tutti i ragazzi erano entrati ed una delle due signore sul palco chiese il silenzio.
«Salve a tutti, io mi chiamo Sara e sono qui insieme al mio collega Lorenzo per assistere alle vostre selezioni. Io e Lorenzo abbiamo organizzato la recita, siamo i registi e sceglieremo chi tra di voi è più adatto al ruolo di Romeo e a quello di Giulietta. Alla mia destra vi presento Paola che si occuperà del trucco ed il parrucchiere Vincent.
Ora vi chiameremo a due a due, un maschio ed una femmina, e dovrete recitare la parte in cui Giulietta, affacciata al balcone, parla con Romeo.
Io e Lorenzo ci metteremo seduti dietro il tavolino che potete vedere ai piedi del palco.
Se non ci sono domande, senza ulteriori indugi possiamo iniziare».
Sara aspettò pochi secondi che qualcuno alzasse la mano, ma nessuno lo fece, quindi chiamò i primi due ragazzi e scese dal palco seguita dal suo collega.
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Un sentiero tracciato da un sogno.
RomanceAmbra è una ragazza di 17 anni con un sogno: diventare una scrittrice. I suoi genitori si sono separati quando aveva due anni. Di suo padre non conosce nulla, solo che abita all'estero. Sua madre è una donna lunatica ed alcolizzata che odia gli art...