Capitolo 13

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L'atmosfera, una volta tornati a casa, non era più la stessa. Teresa si stava dando da fare, in modo nervoso e ansioso, a rimettere a posto il disastro combinato da Idan e Mary. La parete della casa, distrutta come se una palla di cannone l'avesse colpita, era tuttavia persa e irrimediabilmente da buttare giù e rifare.

Thomas se ne stava seduto sul divano a guardare il fuoco che scoppiettava e si dimenava sotto l'aria che entrava dal buco nella parete, infossato e abbandonato sul sedile e tuttavia serio e concentrato, come se stesse pensando a qualcosa di estremamente difficile.

Justin era seduto sulla seggiola del bancone della cucina, vicino ad Anna, e la guardava per scorgerne una reazione, ma la ragazza era ben decisa a restare chiusa nel posto in cui si trovava, al sicuro in quella stanzetta della sua mente e del suo cuore in cui nessuno poteva entrare e farle del male.

Idan era l'unico ad essere in piedi: stava sull'androne che dava in salotto e guardava la situazione sommaria. Non stava pensando a nulla di particolare, ma sapeva bene che per chiudere la faccenda doveva parlare con Thomas e, in quel momento, quindi, avrebbe dovuto essere lui a rompere quel silenzio irreale così fragile che già si immaginava una rivolta verbale non appena avesse aperto bocca.

Forse per evitare una situazione del genere o forse solo perché così si sentiva di agire, andò a passo felpato verso l'uomo sul divano, quindi gli si sedette accanto con molta cautela. «Dovrei parlarti» gli disse quasi sottovoce, come per non disturbarlo troppo dal suo fissare il fuoco.

Thomas non mosse un muscolo, esprimendosi solo con un «Mmm...».

Ma Idan non cedette: «Dean mi ha detto una cosa interessante, una cosa che forse potrebbe chiudere tutta questa faccenda. Riguarda Lucifero» disse, e notò che Thomas ebbe un sussulto «e ha detto di chiedere a te i dettagli.»

«Cosa ne posso sapere io di Lucifero?» rispose l'uomo senza guardarlo.

«Beh, non lo so. Forse dipende dal fatto che lui è nato angelo e, quindi, forse, qualcosa su nei piani alti la si sa ancora?»

Thomas guardò Idan in modo offeso, come se gli avesse detto una cattiveria colossale. «Quindi noi del cielo dovremmo sapere le cose inferiche meglio di chi invece all'Inferno ci sta? Ad esempio, come te

Questa volta fu Idan ad essere colpito nel vivo. «Non volevo insinuare niente. E hai ragione, io che stavo all'Inferno e che sono stato scelto da Lucifero stesso come suo erede, certe cose dovrei saperle. Ma non le so. Forse non le saprò mai o forse le avrei sapute se avessi accettato il ruolo che lui mi ha dato. Quindi,» disse gentilmente «ti chiedo di aiutarmi nel caso tu sappia di più.»

A Thomas parvero sufficienti tali parole, tanto che si rabbonì in viso. Si sedette meglio sul sedile del divano, si sfregò le mani, passò un'occhiata veloce agli altri e poi si alzò. «Penso che dovremmo parlare di una cosa» disse rivolto a tutti. Teresa si fermò e lo guardò, l'aria spaventata come aveva da un paio di giorni, mentre Justin scosse Anna che però non si mosse. «Dean ha detto ad Idan che c'è un modo per uccidere Lucifero» continuò l'uomo. Al nome di Dean, vide che Anna alzò gli occhi. «Ma ha misurato male le parole. Lucifero non si può uccidere, si cancellerebbe il male dall'Universo scombinando l'equilibrio cosmico. Lo si può però intrappolare, lo si può far rimanere là sotto privo di ogni potere sul mondo esterno.»

«Se non lo si può uccidere non ha senso fare altro» proruppe Justin. «Voglio dire, lo fermi e lo lasci là sotto, ma i demoni continueranno a venire su e fare del male, no?»

«E invece no» lo corresse Thomas, sistemandosi al centro della sala e mettendo un braccio attorno alle spalle di Teresa. «Privarlo di ogni potere vuol dire non fargli mandare più demoni in superficie. È grazie ai suoi poteri che loro vengono quassù, tramite portali che Lucifero stesso crea. Ed è per questo che gli angeli scendono, per rimandarli indietro. Se loro non venissero più quassù, gli angeli non scenderebbero più e la dimensione umana sarebbe solo degli uomini, com'è stato deciso millenni fa.»

SHURA - il demone dell'InfernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora