"Thoughts"

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Pov Jimin

Cho.
La mia Chuchu.
È proprio lei? Che ci fa qui? Tutta sola? E come diamine conosce Jungkook?
"Cho.." sussurro letteralmente shockato. Imbambolato su di lei. È bellissima. Questi anni l'hanno resa meravigliosa.
"J..Jimin?.." sussurra, anche lei evidentemente scossa
"Vi conoscete?" chiede stranito Kookie ridacchiando
"Mh Mh" annuisco senza smettere di guardarla.
Wow.
"C..che ci fai qui?" le chiedo, incurante di tutti i miei amici che mi guardano confusi.
"Mi sono trasferita proprio oggi.. sto cercando lavoro.. e non credevo di incontrare proprio te.." ridacchia abbassando lo sguardo e grattandosi la nuca.
Sempre la solita timidona, come quando ci siamo baciati per la prima volta.

Le sue guance andavano in fiamme e dopo esserci staccati non sapeva dove puntare lo sguardo.

"Oh.. capisco" mi sento un completo idiota. Non riesco a formulare una frase normale.
Riprenditi cazzo Jimin.
Ma come faccio?! Dopo 4 anni lei è qui davanti a me, ancora più bella di prima, si è trasferita qui e io ho appena staccato il cervello da tutto e tutti.
"Cho quindi è.." Jungkook interrompe i miei pensieri e lei interrompe lui con un occhiata che non capisco. Dopo chiederò.
"Che lavoro stai cercando?" riporto la sua attenzione su di me.
"Ragazzi, siete proprio dei cafoni, la ragazza qui è venuta per mangiare, voi state mangiando di tutto e non le avete neanche offerto di sedersi" mi interrompe Hoseok scuotendo la testa.
Se mi interrompe qualcun altro mente sto cercando di capirci qualcosa, lo ammazzo.
"E inoltrare non ci siamo neanche presentati" aggiunge Jin che prontamente presenta sia se stesso che gli altri, invitandola subito dopo a sedersi.
Lei, come al solito tenta di rifiutare, non è mai voluta essere un peso per gli altri, ma loro sono più testardi di lei e la convincono.
Io ancora non ci sto capendo niente.
"È vero Cho, che lavoro stai cercando? In aereo non te l'ho neanche chiesto" ride Jungkook passandole una ciotola di riso.
"Ah quindi è lì che si sono conosciuti" penso.
Timidamente lei l'afferra inchinandosi mentre Jin le ha preparato un piatto di carne e verdure.
"Mi sono laureata in management d'impresa, e appunto sto cercando un posto, mi hanno consigliato quella lì difronte, non so come sia sinceramente, voi la conoscete?" punta il dito contro lo stabile dietro di noi e ci guarda uno per uno portando poi le bacchette con il riso alle labbra.
Quelle labbra.
"Si che la conosciamo, è la mia!" penso ancora tra me mentre Namjoon da voce ai miei pensieri.
Io dal canto mio, non ho mai pensato così tanto in tutta la mia vita.
"Beh Cho, sei fortunata, è proprio l'impresa del tuo amico Jimin" ridacchia mangiando un pezzo di carne "considerati già assunta"
Lei schiude lentamente le labbra allargando gli occhi.
"Jimin, davvero?" chiede incredula e io annuisco "ce l'hai fatta" mi sorride, e posso vedere che è fiera di me.
Almeno, non ci siamo lasciati in vano..

Pov Cho

Credo che i miei occhi mi stiano facendo un brutto scherzo.
Quel ragazzo non può essere Jimin.
Dov'è finito il ragazzetto moro, con i capelli lunghi e gli occhi neri, senza quei muscoli così accentuati, con le sue felpe e jeans larghi strappati e le berrette?
Quello che ho davanti è un'altra versione del Jimin che conosco io, una versione completamente stravolta. È il suo antipodo.
Biondo, occhi azzurri, camicia e completo elegante. Indossa addirittura un choker!

Ed è magnifico. Sembra un principe.

Inspiro ed espiro profondamente quando sento la sua voce, per la prima volta dopo tutti questi anni.
"Cho.." sussurra alquanto shockato.
Beh posso capirlo, come lo sono io lo sarà anche lui. Anche io sono cambiata tanto.
"J..Jimin?.." sussurro di rimando, davvero scossa.
Si, okay va bene che sono venuta qui per lui, ma non mi aspettavo questo essere ancora più perfetto.
"Vi conoscete?" sento a malapena la voce stranita di Jungkook che sta ridacchiando
"Mh Mh" annuisce il biondo senza smettere di guardarmi.
"C..che ci fai qui?" mi chiede poi, incurante di tutti i suoi amici che lo osservano confusi.
"Mi sono trasferita proprio oggi.. sto cercando lavoro.. e non credevo di incontrare proprio te.." ridacchio abbassando lo sguardo e grattandomi la nuca, mentendo spudoratamente. Ormai ho imparato a farlo. Quando ci siamo lasciati ho dovuto anche imparare a mentire per non far preoccupare i miei genitori, che ogni giorno mi chiedevano come stessi. Sapevano quanto amassi Jimin, e loro gli hanno sempre voluto bene. Anche mio papà, che è un tipo abbastanza geloso.
Comunque, non posso dirgli che sono venuta qui per lui. Cioè entrare in questo locale e trovarmelo qui, quello sì è stato un caso, ma l'avrei comunque visto perché sarei entrata nella sua impresa tra qualche ora.
Ma non posso mettermi in ridicolo così, svelando il mio "piano" di sorprenderlo.
È cambiato così tanto fisicamente che non so se posso più dire di conoscerlo e, stupidamente, non mi sono neanche mai posta il problema se lui sarebbe stato sempre lo stesso o no. Effettivamente ho toppato alla grande perché: se fuori è così, non voglio immaginare, come sarà cambiato dentro?
"Oh.. capisco" lo vedo annuire.
"Cho quindi è.." capisco in tempo Jungkook cosa mi voglia domandare e prontamente lo interrompo con uno sguardo supplichevole.
Ti prego sta zitto, non rovinare tutto.
Per fortuna si blocca, avendo forse capito e riprende a mangiare, probabilmente anche per evitare lo sguardo indagatore di Jimin.
"Che lavoro stai cercando?" infatti quest'ultimo riporta la mia attenzione su di se.
"Ragazzi, siete proprio dei cafoni, la ragazza qui è venuta per mangiare, voi state mangiando di tutto e non le avete neanche offerto di sedersi" lo interrompe Hoseok scuotendo la testa, mentre Jimin gli lancia uno sguardo rabbioso.
Magari non gradisce la mia presenza... che stupida dovevo immaginarlo, dopo tutti questi anni infondo.. cosa mi aspettavo.
"E inoltrare non ci siamo neanche presentati" aggiunge il ragazzo dalle spalle larghe, che prontamente presenta sia se stesso, come Jin, che gli altri due di cui ancora non so il nome: come Namjoon e Yoongi, invitandomi subito dopo a sedermi.
Io inizio a scuotere le mani davanti a me e a rifiutare gentilmente il suo invito. Non voglio essere un peso per Jimin, no dopo quello sguardo.
Ma alla fine loro, probabilmente più testardi di me, mi convincono, e mi siedo nel posto libero all'altra estremità del tavolo, tra Namjoon e Yoongi, difronte a Jungkook.
"È vero Cho, che lavoro stai cercando? In aereo non te l'ho neanche chiesto" ride Jungkook passandomi una ciotola di riso.
Timidamente l'afferro inchinandomi appena, mentre Jin mi passa un piatto di carne e verdure che mi ha preparato.
Che gentile.
"Mi sono laureata in management d'impresa, e appunto sto cercando un posto, mi hanno consigliato quella lì difronte, non so come sia sinceramente, voi la conoscete?" punto il dito verso il palazzo dietro di loro e li guardo uno per uno negli occhi portando le bacchette con il riso alle labbra e cercando di essere convincente.
"Beh Cho, sei fortunata, è proprio l'impresa del tuo amico Jimin" annuncia Namjoon ridacchiando e mangiando un pezzo di carne "considerati già assunta" continua puoi a bocca piena
Io, di risposta, schiudo lentamente le labbra allargando gli occhi. Fingendomi quindi sorpresa.
"Jimin, davvero?" lui annuisce "ce l'hai fatta" gli sorrido realmente felice e fiera di lui.
Ora posso fargli capire quanto orgogliosa sono delle sue scelte.

Continuiamo a mangiare per un'altra mezz'ora abbondante, e sento su di me sempre lo sguardo di Jimin che mi incute imbarazzo. Infatti credo di essere stata rossa in viso tutto il tempo.
Tutti i ragazzi sembrano gentili e disponibili, mi offrono il loro aiuto per qualsiasi cosa e mi fanno domande su domande.
"Dove hai detto di alloggiare?" chiede poi una voce scura e lenta, sulla mia destra. Yoongi.
"Attualmente ho preso una stanza al Seoul Grand Hotel*, poco distante dal centro, ma devo mettermi in cerca di un appartamento. Non sono sommersa dai soldi, ecco perché penso prima a trovarmi un lavoro, così da potermi pagare un affitto. La stanza me l'hanno pagata i miei come regalo, ma ovviamente ho una scadenza! Devo rimboccarmi le maniche" rido parlando con la mano dietro la nuca, imbarazzata. Questo ragazzo ha uno sguardo talmente profondo che mi rende davvero timida, quando in realtà non lo sono, sono abbastanza spigliata e socievole con tutti, non mi faccio problemi a dire cosa penso, a volte anche senza pensare alle conseguenze. Infatti credo sia questo mio lato che mi permette di mantenere gli occhi puntati nei suoi.
"Cho, io e Tae a casa abbiamo una stanza libera, se per Taehyung" si volta a guardarlo "non è un problema, quando finisce la tua prenotazione puoi venire a stare da noi, vero Tae?" lo guarda come un cucciolo per convincerlo.
Quegli sguardi funzionano sempre, li uso anche io.
Ridacchio internamente scuotendo la testa "Grazie ragazzi, ma non preoccupatevi" abbasso lo sguardo sorridendo "non voglio disturbare nessuno di voi" guardo Jungkook facendo spallucce
"Ma che disturbo e disturbo, Jungkook ha ragione, abbiamo una stanza in più, e inoltre ci farebbe anche comodo una mano.." guarda in alto portando la mano sotto al mento, recitando la parte di chi sta riflettendo.
"Visto? Dai non puoi rifiutare! E poi per il lavoro, hai Jimin" gli da una pacca sulla spalla lasciando poi li la mano "vero hyung?"
"Eh? Cosa?" lo guarda finalmente tornando alla realtà, non ha parlato tutto il tempo.
"Cho e il suo lavoro, potrà lavorare da te vero?" Alza un sopracciglio mentre continua a parlargli.
Io li osservo in silenzio, cercando di capire Jimin cosa sta pensando.
"Beh.. dovrebbe fare un colloquio, dovrei sapere le sue abilità, curriculum e tante altre cose burocratiche Jungkook.." afferma titubante, ciò mi da coraggio di parlargli con una certa freddezza. Ho capito che non mi vuoi tra i piedi Jimin.
"Jimin non preoccuparti, troverò altro" scrollò le spalle non emettendo un emozione nel tono della mia voce. Beh: freddo è freddo.
"Jungkook per la questione della casa invece, facciamo che ci penserò su, farebbe comodo a tutti e tre" ridacchio addolcendomi. Il suo sorrisetto da coniglietto me lo fa adorare ogni istante di più.
"N..no Cho, cioè si, stabiliamo un incontro e risolviamo, non ci sono problemi" balbetta subito dopo Jimin.
"Come vuoi" mi affretto a rispondere.
Guardò l'orologio e non che si sono fatte le 3 del pomeriggio, quindi mi alzo e prendo il mio portafoglio dallo zaino.
"Ragazzi, è stato un piacere pranzare con voi, grazie di tutto, ma adesso devo proprio andare, il lavoro di certo non si trova da solo" rido prendendo una banconota da 5000won e altre monete, e le lasciandole poi sul tavolo
"No no no ehi che fai" dice Namjoon alzandosi con me "non provare a lasciare qui quei soldi, sei stata nostra ospite, paghiamo noi! Rimettili a posto su" porta una mano sulla mia spalla
"Cosa? No assolutamente ragazzi, non ci provate!" affermo sicura.
Odio quando mi pagano le cose. Non sono una squattrinata.
"Insisto" asserisce profondo venendo appoggiato dagli altri.
Serro la mascella "non c'è verso di farvi cambiare idea vero?"
"Assolutamente" sorride Yoongi
"E va bene.." sbuffo appena, rassegnata "ma un giorno di questi vi offro qualcosa da bere, odio avere questo tipo di situazioni, mi sento sempre in debito, e odio essere in debito" li guardò puntando il dito su ognuno di loro, tranne Jimin, lui deve proprio sparire.
"Ci sentiamo per telefono Cho, mi raccomando" sorride Jungkook mentre io li saluto, passando da Hoseok e riservando un sorriso anche a lui, accennando un "buon lavoro" e uscendo subito dopo da quel locale.

Jimin, ti odio.

ANNYEOOOONGHASEYOOOOO♥️
Aggiorno in fretta vero? Graaaazie grazie.
Quasi duemila parole signore e signori, un applauso! 👏🏼👏🏼
No vabbè, anyway, vorrei diete che *Seoul Grand Hotel è un nome inventato, non so se esiste davvero ✌🏼
Comunque questo è un po' un capitolo di stallo, volevo farvi vedere i pensieri, appunto come dice il titolo, di Cho e Jimin sul loro incontro. So che è stato fatto a merda e sconnesso ma vabbe, vediamo il lato positivo, mi sono immersa realmente nella situazione. TUTTO MOLTO STRANO.
Detto ciò, spero vi piaccia comunque io capitolo, se avete qualche consiglio o critica, lasciatemi pure un commento, ne farò tesoro.

너는 나, 나는 너 (Tu sei me, e io sono te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora