"Painintheass and jealousy"

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Pov Jimin

Inizia un'altra giornata di lavoro, ma questa volta col sorriso. Sono ritornato assieme alla donna che ho sempre amato, e nessuno riuscirà a buttarmi giù.
Mando un messaggio di buongiorno a Cho e mi dirigo all'entrata della mia impresa.
Saluto i dipendenti con un inchino, pur essendo il capo lavorano persone più grandi di me quindi riserbo sempre un po' di rispetto, e mi dirigo nel mio ufficio, sbuffano una volta viste tutte le scartoffie che mi aspettano.
"Aish da solo non ce la farò mai" prendo il cellulare e chiamo Namjoon che lavora con me da circa un annetto "Ehi hyung, vieni nel mio ufficio, mi serve una mano a sistemare dei fascicoli"
Dopo la sua risposta affermativa mi siedo alla mia poltrona, notando un bigliettino.

"Jimin per quanto ancora sarai arrabbiato? Facciamo pace ti prego. Tua Juno"

Non si arrende! Così decido di chiamarla per risolvere una volta per tutte la situazione.
"Vedo che hai trovato il mio messaggio" risponde la rossa dopo neanche uno squillo.
"Si Juno, l'ho trovato, e non mi ha fatto per niente piacere. Lo sai che tra di noi è finita, perché continui a starmi attaccata al culo?!" urlo appena facendo spaventare Nam che è appena entrato, mentre ho iniziato a camminare per tutto il mio studio.
Gli faccio segno per dirgli che va tutto bene e continuo a sentire la mia ex blaterare.
"..per una stupida litigata non puoi buttare all'aria un anno di relazione" urla anche lei adesso
"Juno, forse non ti è chiaro! Quella è stata la miccia che mi ha fatto esplodere definitivamente le palle! Sei sempre stata gelosa, possessiva e ossessionata. Adesso mi hai stancato. Smettila di rompermi e fatti una vita. Non ti sarà difficile trovare qualcun altro. Addio" e senza aspettare risposta le chiudo il telefono in faccia. Glielo avrei voluto lanciare se fosse stata qui, altro che.
"Yah scusami hyung, questa non si stacca più" sbuffo risedendomi sulla sedia girevole dietro la mia scrivania.
"Ho notato, è tutti i giorni qui in ufficio da te" ridacchia
"Spero che dopo questa chiacchierata non ci provi neanche, giuro, potrei arrivarle un ceffone talmente forte da farle cambiare colore di capelli" scompiglio i miei capelli dal nervoso.
"Non ci pensare più. Adesso hai Cho no?" ammicca maliziosamente
"Vedo che la coppietta, come al solito, ha già spifferato tutto" ridacchio mentre il mio cuore comincia a battere più forte.
Solo parlare di lei mi fa questo effetto.
"Già, e ti si legge in faccia che sei felice! Nonostante Juno ci metta del suo, hai una luce diversa negli occhi" annuisce sorridendo
"Quella ragazza mi fa rimbecillire del tutto.. aaaaish" rido stravaccandomi sulla sedia.
"Si vede" ride anche lui "allora, in cosa posso aiutarti" chiede poi, e così gli spiego il lavoro che dobbiamo fare, senza più perdere un minuto.

Pov Cho

"Le faremo sapere"
Con un sorriso ringrazio l'ennesimo impresario a cui ho lasciato il curriculum ed esco dall'edificio.
"Le faremo sapere" faccio il verso, sembrando una squilibrata, e serro i pugni sbattendo i piedi per terra "Vi odio tutti, sappiatelo" dico voltandomi contro il palazzo puntando il dito.
"Ma che fai?" sento delle risate dietro di me e mi giro spaventata portando una mano sul petto.
"Taeyong! Mi hai spaventata" balbetto con gli occhi sgranati.
"Scusami, ma ti ho vista parlare da sola e non ho saputo resistere dal venire a chiederti che stai combinando" ridacchia scuotendo i capelli.
"Aish, sembravo pazza vero?!" ridacchio anch'io imbarazzata.
"Un tantino" sorride mostrandomi la grandezza con le dita.
"Bene.. comunque nulla.. sono in cerca di un lavoro da settimane e ancora nulla.. credo che cercherò altrove.." sussurro demoralizzata.
"Capisco.. puoi sempre venire a lavorare part time nel bar dove lavoro io.. stanno cercando personale per i turni di mattina" annuisce
"Davvero..? Beh.. sembra l'unica mia speranza.." scuoto la testa.
"Se non ti ha ancora chiamata nessuno.. posso accompagnarti anche adesso, ho la giornata libera quindi non sarà un problema" propone con il suo solito sorriso sulle labbra.
Sospiro e annuisco.
"Andiamo" sorrido appena iniziando a camminare.
"Dai su col morale, non è male come lavoro, e poi ci sarò io a farti compagnia. Il datore di lavoro è un mio amico, non ci saranno problemi" porta una mano sui miei capelli scompigliandoli.

너는 나, 나는 너 (Tu sei me, e io sono te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora