Rossa

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Febbraio non si sente: traballanti al passaggio del vecchio Santamaria i muri costeggiavano la folla riversa per le strade. Il freddo incrostato sotto i giubbotti non impediva i flussi di parole, che giusto un paio di bicchieri scaldavano i discorsi. Si voleva partire, si parlava di questo. 

Chi scappa si volta, lascia cadere il boccale e scompare tra le nebbie più fitte. Era poi il nostro gioco un tempo: si circumnavigava la periferia sconosciuta; scarpe come scafi a solcare il terreno fradicio e tu ci vedevi poco, ricordo. Già allora sapevi che la nebbia ruba gli occhi e li culla così inerti, per poi sparire d'un tratto. 

La mattina il cielo è scosso. Le grondaie gonfie respirano rumori sordi a parer le urla strozzate di quel cielo nascosto, rapito dal tempaccio. Osservo la strada e i passanti rannicchiati nei giubbotti. Me l'avevi detto e con gli occhi ancora vivi è toccato anche a te: sparita la nebbia tornavi a vederci, non tornasti più a vedermi.

"Se ne sono andati tutti, noi che si fa ancora qua?" Si andava dicendo per le strade che solo qualche anno prima sembravano tanto vaste.  Camminavo per la provincia con un amico, giusto ieri. A tarda sera i nostri occhi rimbalzavano lungo le carreggiate deserte, percorrevano marciapiedi infermi. Mi disse di alzare lo sguardo, che quella notte meno tetra rivelava qualche stella di periferia. 

Davanti alla stazione ci fermammo con un riflesso involontario. Mi chiusi la giacca, mi sistemai e misi in spalla lo zaino. Lui non si mosse, lo strattonai ad un certo punto. "Non è il momento, dobbiamo prepararci prima." Salì in sella alla rossa ed io lo seguii con qualche sussulto - veleggiava gelida aria tra i pensieri. Con le mani in tasca giocherellavo con il tuo accendino convinto che bastasse a scaldarmi le dita. Me l'ero ritrovato in tasca, per sbaglio, come succede sempre. Ma tanto tu non l'avevi mai quando serviva, non lo trovavamo neppure quando ti aiutavo a cercarlo nella borsa, nel giubbotto. "Un buco nero", dicevi, sorridendo, mentre infilavi le mani nelle tasche. 

Provincia meccanicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora