È passato un mese e tutto è tornato alla normalità.
Harry è rientrato nelle nostre vite piano piano, facendo un passo alla volta.
I miei figli sono stati felici di rivederlo, ma soprattutto mi vedono calmo e rilassato quando lui è con noi.
Purtroppo a volte ricordo ancora l'Harry di prima. Quello spietato e violento, ma vederlo giocare con i miei figli con quelle adorabili fossette mi fa scaldare il cuore.
Harry purtroppo sta ancora con Grimshaw, anche se mi ripete sempre che non stanno bene insieme, che lui non lo guarda più e che vuole lasciarlo. E io, come ogni volta, gli credo e ci cado come un pollo.
La verità è che Harry non è il mio fidanzato e quindi è libero di fare ciò che vuole, ma io mi sono affezionato a lui e lo vedo come più di un amico.
Sospiro chiudendo la sciarpa ad Alex.
Siamo in un campetto da calcio poco lontano da casa. Mio figlio stravede per il calcio, proprio come me, e appena può mi prega di portarlo a fare una partita tra di noi.
Naturalmente anche Ellie è venuta con noi ed è seduta su una panchina poco distante con Harry.
Entrambi hanno dei pon pon in mano e fanno il tifo per noi.
Alex mi sorride e mi ruba la palla cominciando a correre, mentre gli altri due lo incitano ad andare più veloce per fare gol.
Io gli rubo la palla facendogli la linguaccia e corro nella direzione opposta con lui che mi urla dietro arrabbiato e Ellie che sbraita "cartellino giallo" dalla panca mentre Harry si tiene la pancia dalle risate.
Continuiamo ancora così per un'oretta finché ad un certo punto Alex non mi salta addosso facendomi cadere a terra.
Sono steso a pancia in su con lui sopra di me che ride a crepapelle e mi da bacini su tutto il viso.
Io gli sorrido e lo abbraccio forte finché non sento un peso ben più consistente addosso e vedo che Harry ed Ellie si sono aggiunti a noi.
-paninoooooooo ! - urla Ellie felice - io sono una fetta! Papà l'altra e Alex e Harry sono il prosciutto e il formaggio!-
Scoppiamo tutti a ridere per la sua affermazione e poi decidiamo di alzarci per andare a prendere qualcosa di caldo in un bar.
Dopotutto è dicembre inoltrato e Londra è famosa per le sue piogge ed il suo freddo.
Entriamo in un piccolo bar che troviamo per strada e ci mettiamo a sorseggiare le nostre bevande.
Alex ed Ellie bevono la loro cioccolata con panna sporcandosi tutti e poi ridono l'uno dell'altro. Harry ha il suo caffè nero e io il mio buonissimo tè senza latte e zucchero.
Mi guardo attorno e sono felice.
Sono felice di aver conosciuto Harry, di avergli dato una seconda possibilità e di aver capito che non è un mostro, ma una persona come un'altra.
Lui mi sorprende a fissarlo e mi sorride felice.
- grazie Lou per avermi dato una seconda possibilità.- mi dice sincero.
- grazie a te che non me ne stai facendo pentire Harry - gli rispondo io sorridendo a mia volta e bevendo un sorso di tè.
Sono appena arrivato a casa dal ristorante e per fortuna i gemelli dormono perché Zayn è venuto a prenderli e li ha portati a casa prima.
Guardo l'orologio e sbuffo, sono le due del mattino e per quanto ami il mio lavoro è sempre noioso rientrare così tardi, quando gran parte delle persone già dormono da ore.
Mi levo la maglia ed infilo la tshirt che uso da pigiama e i pantaloncini da calcio rossi.
Mentre mi dirigo in bagno sento il cellulare che suona e lo afferro prima che possa svegliare i bambini.
Harry mi sta chiamando.
Cosa vuole a quest'ora?
-pronto Harry?-
Sento un rumore strano - Harry stai piangendo?-
- L Lou..- dice balbettando.
- Harry stai piangendo! Che succede? Dove sei?-
- sotto casa tua- dice singhiozzando.
Mi fiondo al citofono e gli apro aspettandolo in cima alle scale.
Arriva con il volto rigato dalle lacrime, un occhio rosso e gonfio e il labbro spaccato.
Rimango a bocca aperta - vieni qua!- allargo le braccia e lui subito mi stringe forte scoppiando a piangere sulla mia spalla. Rimaniamo qualche minuto fermi. Poi chiudo la porta per farlo entrare in casa e lo faccio sedere sul divano.
Gli disinfetto le ferite mentre lui non dice una parola e gli applico una pomata sull'occhio contro il gonfiore.
Poi lo avvolgo in una coperta calda e gli preparo un tè caldo.
Sembra un piccolo roll di sushi quando ho finito e lui mi guarda in silenzio ringraziandomi con gli occhi.
-hai voglia di parlarne?- gli chiedo accarezzandogli la schiena.
Lui sospira e si lascia sfuggire un singhiozzo - ho lasciato Nick..-
- è stato lui a farti questo?-
Abbassa lo sguardo ed annuisce - non l'ha presa molto bene. Mi ha detto che era lui che mi aveva portato al vertice e che se lo lasciavo mi avrebbe fatto del male e mi avrebbe distrutto la carriera. A me non importa nulla. Io non sono più felice con lui Lou.. non penso di esserlo mai stato-
- è la prima volta che alza le mani?-
- n no.. però le altre volte erano solo schiaffi.-
Io sospiro - Harry dobbiamo denunciarlo.-
Lui scuote la testa facendo muovere i ricci - ho paura Lou -
Io lo stringo forte tra le mie braccia e gli bacio i capelli mentre lui singhiozza sulla mia spalla fino ad addormentarsi.
Nonostante sia molto più grande di me riesco a prenderlo in braccio senza svegliarlo e lo porto in camera mia sul letto.
Lo adagio sotto le coperte e mi metto accanto a lui. Sono le 3 e mezza ormai e io mi addormento guardando il riccio steso accanto a me.
STAI LEGGENDO
If this story can work we will be together for the rest of our lives // Larry
RomanceCOMPLETA Louis Tomlinson è uno chef stellato che lavora in un ristorante in mezzo a Londra. Una sera dalla porta entra Harry Styles, un modello famoso e desiderato da tutti. Ma Harry è fidanzato e Louis ha due figli a cui badare. Riuscirà l'amore a...